pisus

DE FILIPPO: AL VIA I PISUS, 73 MEURO PER POTENZA E MATERA
 
09/11/2009 14.19.54
[Basilicata]

(AGR) – Il Presidente della Regione, Vito De Filippo, ha sottoscritto oggi, nella sala Verrastro della Giunta regionale, con i comuni di Potenza e Matera le rispettive intese per l’attuazione dei Pisus, i Programmi integrati di sviluppo urbano sostenibile, finanziati nell’ambito del programma operativo Fesr 2007 – 2013. La prima dotazione finanziaria è di circa 73 milioni di euro dei quali 33 destinati alla città di Matera e 40 alla città di Potenza.
“Oggi – ha detto De Filippo – presentiamo uno degli atti più importanti del nuovo ciclo di programmazione, non solo per il consistente investimento finanziario, ma anche e soprattutto per la scelta programmatica”. I Pisus, infatti, si inseriscono all’interno del quadro di riferimento comunitario e nazionale per quel che riguarda “La politica di coesione: il contributo delle città e degli agglomerati urbani alla crescita e all’occupazione”. “Tutta la nuova programmazione comunitaria – ha spiegato De Filippo – si muove intorno alla necessità di valorizzare il ruolo delle grandi metropoli urbane come motori dello sviluppo. Noi, non avendo città con altissime dimensioni, tuttavia, nella serrata interlocuzione con la Commissione europea abbiamo evidenziato come Matera e Potenza, pur essendo piccole rispetto alle grandi città, rappresentino per l’intera Basilicata due sistemi urbani di fondamentale importanza per la crescita di tutta la regione”.
Le azioni per lo sviluppo urbano sostenibile in Basilicata sono finalizzate: a promuovere le città lucane come motori dello sviluppo e della competitività regionale; ad accrescere la disponibilità e la diffusione di funzioni e servizi urbani qualificati; a promuovere l’inclusione sociale e la coesione interna delle aree urbane.
“In particolare – ha aggiunto De Filippo – nell’elaborazione del programma per i due sistemi urbani sono stati considerate alcune specificità per Potenza e Matera. La città dei Sassi verrà valorizzata come grande attrattore turistico-culturale attraverso la promozione degli aspetti ambientali, culturali e relazionali anche al fine di attrarre investimenti innovativi. Dall’altra parte vogliamo valorizzare Potenza come la città dei servizi elevati e innovativi partendo da punti di eccellenza come l’università, l’azienda ospedaliera, e così via. Tuttavia – ha continuato De Filippo – con questo non significa che saranno cancellate le altre prospettive sapendo che potranno essere finanziate con altri strumenti”.
Soddisfazione è stata espressa, nel corso dell’incontro, dal sindaco di Potenza, Vito Santarsiero che ha ringraziato il Presidente De Filippo e la Regione Basilicata “per aver favorito nell’ambito dei fondi P.O.Fesr 2007-2013 un canale di finanziamento esclusivamente dedicato allo sviluppo urbano. Utilizzeremo queste risorse – ha detto Santarsiero – per rafforzare il ruolo della città quale centro di eccellenza per la erogazione di servizi, per sostenere la nostra economia e per realizzare significativi interventi di riqualificazione urbana e di potenziamento del sistema di trasporto locale. Avvieremo rapidamente le fasi di approfondimento e consultazione per la definizione del programma di interventi che sarà inserito nell’ambito delle politiche di sviluppo dell’area metropolitana”.
Nel corso della conferenza stampa è stato anche reso noto il cronoprogramma dell’iniziativa imposto dalla Commissione europea anche per evitare il disimpegno automatico dei finanziamenti. Il protocollo d’intesa con la definizione degli interventi da realizzare dovrà essere sottoscritto con i due comuni entro la fine del 2009. I piani di azione dovranno essere completati entro 10 mesi dalla sottoscrizione dei protocolli e, infine, gli accordi di programma dovranno essere firmati entro 2 mesi dall’approvazione dei piani di azione.
“Con i Pisus – ha concluso il presidente della Regione, Vito De Filippo – si valorizzano le peculiarità delle città consapevoli come siamo che, in questo modo, sarà l’intero territorio regionale a raccogliere gli effetti benefici”.

——————————————————————————-

un solo intervento di conseguenza rispetto a quanto affermato?…pare assurdo che si acceda al programma senza ci siano già piani ed idee, ma questi piani e queste idee, quindi questi progetti, quando sono stati discussi con la cittadinanza?…quando si è tentato di interloquire con chi, i cittadini, non è solo dante causa di un mandato, ma referente ultimo e prioritario di ogni azione politica?…se a potenza gli interventi riguardano alcune ideuzze di santarsiero e sodali circa una rimodulazione ancor più volta al cemento della città, rimodulazione ben illustrata nel regolamento urbanistico e nel piano metropolitano (p.u.m.) e da tener ben collegata sia al piano energetico regionale, sia al piano provinciale dei rifiuti della provincia di potenza, ma soprattutto volta a favorire quella “disponibilità” a diventare un annesso del sistema energetico in questi ultimi contenuto, abbiamo tutti già capito di cosa si parla e di cosa si finanzierà con i pisus…la parola sostenibile che chiude l’acronimo del programma europeo indica, o dovrebbe indicare, che le azioni sono volte a far divenire sempre più efficienti, anche energeticamente, le città e questo, traslato nella nostra regione, immagino tutti immaginano, dovrebbe significare avviare un veloce piano di riconversione energetica e di forte risparmio delle enormi quantità di energia che oggi le città consumano, di azioni di ristrutturazione del patrimonio edilizio attraverso l’utilizzo di materiali e tecniche bio-architetturali, di ideazione di interfaccia tra sistemi di trasporto che dovranno sempre più integrarsi in un concetto radicalmente diverso dall’idea di trasporto pubblico finora vigente e che non consideri più l’ambito cittadino separato da un ambito territorialmente più ampio che possa riguardare l’intera regione, dell’idea di città che da luogo della concentrazione diviene ganglio di scambio di valori materiali ed immateriali, di merci e di idee, senza creare scale di valori tra centro e periferia…questo significa lavorare perchè alla logica costruttiva del cemento in accumulazione, si sostituisca la logica della città dinamica che quando serve, riesca anche a decostruirsi ed a sostituire al pieno il vuoto…invece si continua a parlare di attrazione di investimenti, competitività ed amenità del genere in qualche modo incanalando già il flussi finanziari del programma in un’idea di basilicata che si offre al primo venuto e che se fino ad ora non ha funzionato affatto, non capiamo perchè dovrebbe funzionare proprio ora

non la faccio lunga, ma l’impressione è che anche questa sarà un’occasione sprecata!!!