santo-costa alla riscossa

AMBIENTE, APPROVATO DDL PER DIFESA E GESTIONE DELLA COSTA
Santochirico: “Una risposta concreta ad un’emergenza ambientale, sociale ed economica”
11/11/2009 13.06.13
[Basilicata]

(AGR) – “Una risposta concreta ad un’emergenza ambientale che arreca danni ingenti ai sistemi naturali, ai beni storici e culturali, alle abitazioni e alle attività economiche”: così il vice presidente della Giunta regionale, Vincenzo Santochirico, ha commentato l’approvazione all’unanimità del Consiglio regionale del disegno di legge in materia di difesa della costa.
La Basilicata potrà ora dotarsi di un Piano organico per difendere il litorale dal fenomeno dell’erosione, che, sempre più velocemente, sta consumando le spiagge della nostra regione. E’ prevista la costituzione dell’Osservatorio regionale della costa, di un Sistema informativo per la raccolta dei dati e l’elaborazione del Piano regionale dei litorali.
Il programma dovrà prevedere interventi lungo i 63 chilometri di costa della Basilicata, sempre più soggetti a condizioni di rischio legate all’esondazione dei fiumi ed a fenomeni di erosione che hanno portato alla scomparsa di ampi settori di spiaggia e di parte delle dune
. Questi fenomeni, oltre a causare alterazioni degli ecosistemi, stanno producendo danni anche alle attività economiche ed alle abitazioni. Uno degli strumenti cardine per attuare il programma è rappresentato dall’attivazione dell’Osservatorio regionale delle aree costiere. Si tratta di una struttura permanente per lo studio, il monitoraggio e la difesa delle coste jonica e tirrenica che dovrà realizzare un quadro unitario e completo di informazioni. I dati, elaborati dal Sistema informativo territoriale, serviranno ad elaborare proposte progettuali di interventi per la difesa e la valorizzazione degli ambienti, monitorare gli effetti e le modifiche indotte dagli interventi adottati e attivare iniziative di formazione ed informazione rivolte ad amministratori, settori produttivi e comunità locali sulle tematiche dei litorali.
“Il problema della protezione delle coste in Basilicata ha ormai assunto carattere emergenziale e di forte rilevanza sociale – afferma il vice presidente Santochirico – al quale la Regione intende dare una risposta organica, capace di integrare la programmazione dello sviluppo economico, la pianificazione del territorio e delle risorse con la tutela e la salvaguardia degli ecosistemi naturali. Quest’attività di pianificazione richiede una partecipazione attiva dei vari soggetti interessati, attori istituzionali, economici, sociali, cittadini. La novità , rappresentata dalla legge approvata dal Consiglio, consiste nella possibilità di dotarsi di strumenti organici, complessivi, permanenti, capaci di andare oltre soluzioni estemporanee”.
L’Osservatorio regionale delle aree costiere dovrà provvedere ad elaborare ed aggiornare la conoscenza dei sistemi e dei fattori che influenzano le dinamiche erosive, attraverso un quadro conoscitivo unitario ed organico relativo alle caratteristiche fisico-ambientali, insediative ed infrastrutturali dei sistemi costieri, all’uso del suolo, alle attività economiche, alle pressioni in atto, allo stato ambientale dei sistemi costieri ed alle condizioni di rischio naturali (erosione della costa, esondazione dei corsi d’acqua e altri rischi naturali) o derivanti da attività antropiche, ai sistemi di monitoraggio del suolo e delle acque, alle dinamiche evolutive dei litorali ed ai fattori influenti, agli interventi di difesa e salvaguardia delle aree costiere, agli strumenti di programmazione economica, di sviluppo territoriale ed urbanistico, di tutela degli ambienti naturali, di pianificazione e gestione del suolo e delle acque, al quadro normativo comunitario, nazionali e regionale. L’Osservatorio provvede all’organizzazione ed alla gestione del Sistema informativo regionale della costa (Sit Costa) in raccordo con le altre componenti del sistema informativo regionale e con i servizi tecnici nazionali. Il Sit Costa rappresenta lo strumento per la raccolta, organizzazione, elaborazione e gestione unitaria informatizzata dei dati inerenti le finalità e l’applicazione della presente legge. Province, Comuni ed altri Enti ed Agenzie che raccolgono ed elaborano dati sui sistemi costieri in ambito regionale trasmettono all’Osservatorio i dati e le informazioni necessarie per l’implementazione del Sit Costa…….

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saltiamo il resto del comunicato che come al solito è un elenco di quei bizantinismi a cui ci ha abituati l’assessore…passiamo ai fatti di cui tratta questo pomposo comunicato stampa…pochi, molto pochi…anzi quasi nulla…qui non si parla affatto di interventi in larga misura già individuati dalle prassi ordinarie di tutela del territorio e delle coste tendenti all’erosione da parte del mare (abbattimento degli argini cementizi e ripristino delle golene naturali dei fiumi che consentono afflusso di materiali sabbiosi al mare e di ritorno poi sulle spiagge, divieto al prelievo di materiali ghiaiosi e/o sabbiosi dagli alvei dei fiumi, controllo delle quantità di acqua minime alle foci, etc. etc.), ma si parla di unddl che autorizza la nascita di nuove strutture, cioè enti, cioè clientele per assunzioni e contratti e tutto l’ambaradam che ognuno di noi ben conosce e che è facile capire sarà riportato nelle stesse strutture dell’osservatorio e del sistema informatico…in quanto poi alla raccolta di dati, non si cita affatto a queli metodologie ci si dovrà affidarsi e soprattutto chi sarà poi incaricato della materiale raccolta degli stessi (forse l’assessore non sa che non sarà possibile dall’assessorato!)…in quanto ai piani per il litorale credo che si potrebbe semmai dare incarico all’università della basilicata che possiede competenze che andrebbero pur sfruttate, piuttosto che ricorrere ad enti di cui, dopo quanto accaduto all’arpab, pochi di noi si fiderebbero, e ad assessori che invece di controllare, parlano e parlano e parlano e scrivono e scrivono e scrivono…ma è normale che si assista ad una riscossa dell’assessore dopo la figuraccia rimediata sull’arpab e nel migliore degli stili di deviazione dell’attenzione pubblica invece di parlare di questa “faccenda”, si finisce per parlare d’altro 

7 pensieri su “santo-costa alla riscossa

  1. Il primo articolo della Costituzione Italiana (quel pezzo di cartaccia che ultimamente e più di prima è stato messo sotto i piedi) dice che la sovranità appartiene al POPOLO.Ultimamente in Italia non esiste più un popolo:primo perchè noi italiani non siamo un popolo visto che ci lasciamo scivolare tante cose alle spalle senza far niente e secondo perchè i politici ora come ora non amministrano un popolo allo sbando come noi ma amministrano gli interessi loro…a parte questo perchè non si scrive un comunicato stampa e si organizza un piccolo incontro con questi personaggi (perchè è semplice nascondersi dietro fasulli comunicati stampa pieni di belle parole per far sognare coloro che sono ancora capaci di sognare).Si organizza un incontro e visto che noi siamo il Popolo e dobbiamo esserlo perchè l’Italia è NOSTRA, ci facciamo un pò valere e chiediamo al sign. Viti di fare una piccola prova,UNA PICCOLA SFIDA, noi chiediamo di aprire un piccolo progetto in cui si sfidano popolo e politici.
    NOI POPOLO CHIAMIAMO L’UNIVERSITA’ DELLA BASILICATA E QUALCUNO DEI TANTI INGEGNERI LUCANI CHE SI LAUREANO NELLE ECCELLENTI UNIVERSITA’ ITALIANE (così li facciamo tornare pure indietro) E LORO APRONO IL LORO NUOVO ISTITUTO FATTO DI GENTE COLTA E SCELTA PER MERITOCRAZIA. Si scelgono due fiumi e ognuno mette in atto le proprie strategie…noi abbattiamo gli argini dei fiumi e i fiumi ricreeranno le loro foci naturali e ad esempio dopo due anni vediamo chi ha guadagnato più metri o cm chi vince si aggiudica oltre che il merito anche non il diritto ma il dovere di mettere in atto queste tecniche lungo tutta la costa salvandola dall’erosione…perchè se anche i NOSTRI POLITICI si sono accorti del problema significa che è davvero grave ma Loro purtroppo non sono in grado di risolvere questa questione….

    Mi scuso con i lettori se ho scritto un pò incasinato ma per qualsiasi cosa accetto critiche

    Nicola

  2. Carissimo Nicola, ritengo che siano più che giuste le tue considerazioni. Più che una critica, vorrei proporti uno stimolo al “ragionamento” (virgolette d’obbligo, dal momento che non sto mettendo assolutamente in dubbio la tua capacità di utilizzare l’intelligenza): la tua proposta di incontro pubblico sarebbe la via “maestra” per ogni rappresentante istituzionale. Se ci si barrica dietro comunicati stampa, evidentemente, si è perlomeno intimoriti dal confronto! Allora, consentimi, la strada potrebbe essere quella di continuare a pensare con la propria testa (come hai dimostrato abbastanza bene con il tuo commento) e cominciare a guardarti intorno: quando non esiste la possibilità di avere un confronto con i rappresentanti (chiamiamoli così) del “popolo”, vi sono altre strade… noi di Comunità Lucana – movimento no oil ci stiamo provando a tracciarne una che abbia finalità differenti; ma senza l’aiuto di coloro che ancora sono in grado di discernere tra “Politica” (maiuscola) e propaganda, probabilmente, non saremo in grado di percorrere molta strada. L’esortazione, pertanto, è quella di seguire, soprattutto dalle pagine di questo blog, quali sono le proposte che andiamo elaborando e, partecipando ai pubblici dibattiti ed incontri (ai quali, finora, non ci siamo mai sottratti) portare anche le tue proposte ed idee!
    Siamo un contenitore di proposte e di uomini: e c’è bisogno di riempirlo ogni giorno di più, questo contenitore.
    Grazie.

  3. Ammiro molto i vostri sforzi di organizzare e di partecipare a dibattiti pubblici e di tutte le persone che ci mettono anima e cuore per cambiare le cose e per ottenere cose che sono basilari…come vedersi l’arrivo di multinazionali che arrivano distruggendo tutto e la gente del posto non può far altro che star zitto e vedere i propri figli e i propri amici andar via perchè il lavoro lo perdono, l’agricoltura perde colpi, puzze insopportabili, ambienti incontaminati che crollano sotto i colpi di sostanze altamente tossiche come la salute delle persone…posso farLe una domanda?dopo tanti incontri pubblici emanifestazioni avete ottenuto qualcosa?apertura da parte dei politici e delle istituzioni?spero che Lei mi smentisca perchè ho paura che la Sua risposta sarà negativa

  4. Premesso che puoi tranquillamente darmi del “tu”, cerco di rispondere alle domande: non ho intenzione di smentirti, e la risposta è alquanto negativa. Dico “alquanto” perché, dal mio punto di vista, non sono interessato alle risposte da parte dei politici (almeno io personalmente) e questo non per presunzione o supponenza: semplicemente perché, probabilmente, i politici e le istituzioni non hanno nulla da poter rispondere alle mie personali istanze. Hai parlato di persone che sono andate via da questa regione, hai parlato di “figli”… io sono stato per anni fuori regione (dal 1997 al 2002) e sono ritornato con un bagaglio d’esperienza maggiore e con una rabbia ancora più forte. Da tre anni (poco più) sono padre di una bimba; e l’aver deciso di combattere lo status quo mi pesa non poco! Perché avrei voglia di passare qualche ora in più con lei, avrei voglia di occuparmi delle tante piccole cose di cui, da quando ho intrapreso la strada dell’impegno per questa terra, non posso più occuparmi. Ormai, sappiamo benissimo che c’è poco tempo per cercare di porre rimedio ad una situazione prossima alla catastrofe. Per cui non mi pongo più certe domande. I politici non hanno nè la voglia nè l’intenzione di ascoltare? A me interessa che la gente di questa terra cominci ad ascoltare e, soprattutto, ad insegnarmi cosa posso fare per non lasciar morire questa nostra terra. E, dopo due anni di Comitato no oil, e pochi mesi di Comunità Lucana – Movimento no oil, con mezzi (economici e finanziari soprattutto) a disposizione praticamente nulli, siamo riusciti a “rimediare” 1.196 voti (e non abbiamo voluto conteggiare i probabili voti annullati) alla provincia; abbiamo ottenuto che, proprio oggi, in “Commissione Ambiente” della Provincia di Potenza, il nostro coordinatore regionale, Michele Miko Somma, terrà un’audizione circa il Piano Provinciale dei rifiuti (cosa che non è mica facile da ottenere). Abbiamo ottenuto che qualche organo di informazione ci pubblichi comunicati stampa che siano non solo obiezione al sistema, ma anche proposte.
    E’ ovvio che la strada da percorrere è appena agli inizi… ma questi risultati, che per qualcuno potrebbero sembrare poca roba, per noi sono uno stimolo ulteriore a proseguire e, probabilmente, un segnale che le cose possono muoversi verso altre direzioni. Sappiamo benissimo che il percorso è irto di ostacoli, e che non siamo certamente in possesso della verità assoluta (tutt’altro). Infatti, il nostro scopo è quello di continuare a incontrare la gente proponendo ciò che abbiamo in mente ma, soprattutto, raccogliendo idee e spunti di riflessione e di elaborazione di idee nuove.
    Spero di essere stato abbastanza chiaro su come la penso. Ma ho la presunzione di credere che a pensarla in questo modo, sia una buona parte del gruppo.
    Un caro saluto.

  5. Sono d’accordo con te su molte questioni e sono felice e ammiro che tu e il tuo gruppo di compagni avete raggiunto tutti questi traguardi e ti faccio i miei complimenti.Mettiamo però le cose su un altro piano:comitato no oil,giusto?quindi contro tutto il macello che stanno combinando l’eni, le compagnie petrolifere e tutta la lobby che sta dietro. Abbiamo capito che ultimamente la Basilicata si sta munendo di tutti questi istituti (se così li vogliamo chiamare perchè il loro nome vero è:enormi baracconi partitici) per pararsi il culo da critiche e per rallentare i controlli che altrimenti farebbero crollare nel giro di poche ore questi inutili baracconi, tutto ciò è scontato e lo sappiamo noi che giriamo su internet e lo sanno anche tutte le persone con cui lei parla di questi problemi. non per criticare il vostro operato ma voi praticamente cosa fate? Mi spiego meglio, torniamo al discorso della costa, nel primo commento è stato criticato la sbagliata via che come al solito prendono i nostri politici per non risolvere i problemi, a te che leggi i giornali girano le palle e sai che non verrà risolta la questione. Cosa fai?una persona ti consiglia di mettere in atto un progetto – sfida tra popolo e politico e sai che se scriverai una mail o una lettera non avrai mai risposta?allora cosa fai?io ti consiglio una cosa siccome a quelli non gliene frega niente tu vai di persona da lui senza prendere tanti appuntamenti e gli fai vedere questo progetto firmato da associazioni e cittadini e “minacciandolo” che se non si farà così lo tirerai giù da quel comodo posto. A questi stronzi che guadagnano soldi su soldi sulla pelle della gente bisogna far rizzare i peli dalla paura, bisogna fargli muovere il culo facendo muovere il culo al popolo che sembra non sappia fare più il suo lavoro e cioè quello di ribellarsi alla strapotere di questi bastardi che siano di destra o di sinistra. Iniziamo a far saltare in aria le strade che portano i camion pieni di petrolio da corleto perticaia a viggiano, iniziamo a raccogliere i dati sull’inquinamento dell’acqua e dell’aria in val d’agri e portiamoli a lega ambiente al wwf, facciamoli arrivare al commissario dell’ambiente europeo blocchiamo i cantieri delle centrali a biomasse e termoelettriche che vogliono costruire gli dobbiamo far paura perchè solo facendogli paura e mettendogli i bastoni tra le ruote questi abbasseranno la testa.Ieri ho letto i dati dell’inquinamento idrico della fenicie………..Sfogliando le tabelle arriviamo nello specifico e troviamo, sempre in tutti i pozzi, metalli pesanti come cadmio, cromo, rame, nickel, mercurio, piombo e zinco. La cosa che lascia ammutoliti è che si rileva un’elevata presenza di Mercurio e Nickel. ben oltre la norma e riferendoci in particolare a campioni effettuati nel mese di febbraio del 2008, nel pozzo 5 troviamo una quantità di Nikel pari a 1445 ug/l, il valore limite oltre il quali il prodotto diventa pericoloso per l’uomo è di 20 ug/l mentre avvicinandoci di più ai giorni nostri in particolare luglio 2009 sempre nel pozzo 5 il Nickel rilevato era 2195 ug/l (limite 20 ug/l). Stesso discorso dicasi per il Mercurio, dove si rileva un valore di 270 ug/l contro il limite massimo di 1 ug/l 269 volte oltre il limite…………………………ma sai a me cosa cazzo me ne frega di leggere questi dati?niente…tanto i politici locali lo sanno la gente lo sa e chi se ne frega.Questi dati bisogna farli arrivare a Bruxelles al quotidiano della repubblica all’Espresso al signor Pittella inondare di volantini la casa di quel bastardo di Sigillito che merita semplicemente di morire di tumore come tutti quelli che già ne muoiono nel vulture melfese …appoggio il vostro lavoro e vi faccio di nuovo i miei complimenti ma secondo me con riunioni e 1500 voti la realtà non si cambia

  6. beh, nicola mi permetto di risponderti io…è ineccepibile quello che dici sul sistema, ma ti invito a riflettere su un semplice dato…quando non si ha voce in capitolo, ed i lucani ne hanno ben poca, o ci si “affida personalmente” al politicante di turno – e non mi pare nè il tuo, nè il mio caso – o ci si organizza democraticamente
    ora è vero che con i piccoli numeri ben poco si fa, ma è da quel punto che si parte…per fare cosa, diventare come gli altri?…o piuttosto per seminare criticità reali e capacità di critica, senza mai dimenticare che sarebbe folle pensare ad un movimento politico come il nostro senza un movimento reale tra la gente, un’aria o un clima, chiamalo come vuoi?…forse ti ho già risposto…il fatto che esista questo blog, che esistano manifestazioni, riunioni e 1500 (in realtà 1094) voti non legati al sistema è figlio dell’azione diretta di questo comitato e se mi consenti anche della caparbietà del sottoscritto che ha continuato a bombardare il sistema senza mai dimenticare di informare la gente…il fatto che tu possa sfogarti senza farti rodere il fegato nella solitudine, nella paura o nei soliti circoletti da bar dello sport che rinchiudono la vita in un bicchiere tra amici, è già un primo effetto di quella che deve essere una catena di eventi democratici dove chi conta non è certo il candidato, il partito o la postazione, ma la gente che di quel percorso “deve” essere espressione, la gente che non può pensare che delegando acriticamente con il voto qualcuno o qualcosa abbia terminato quella attività che si chiama politica poichè è della polis, della città, quindi della comunità, e che non termina nell’urna, ma prosegue nell’attività critica di ogni giorno…quello è il potere del popolo e quello è l’unico dante causa di ciò che invece definiamo comunemente politica, dovendola invece definire rappresentanza…i dati che citi sono già patrimonio comune e se non fanno ancora saltare per aria i “colpevoli” di tali situazioni è un po’ colpa anche di certa atavica rassegnazione che affligge i lucani (che l’abbiano nel sangue, come non credo affatto, o che l’abbiano dovuta imparare per istinto di sopravvivenza alle sopraffazioni dei potenti), rassegnazione che però comincia a cedere visibilmente e cede anche perchè tu scrivi un commento su questo blog e gli abitanti di tricarico scendono in piazza e fischiano chi li prende in giro (mentre a scanzano molti ancora plaudivano a bubbico e soci) ed io continuo a scrivere di tutto su questo sito e migliaia di altri a leggere – beh, se dai un’occhiata alle statistiche del blog, te ne renderai conto di non essere solo!!!
    credo di averti risposto, nicola…riunioni e pochi voti non bastano, ma da qualche parte bisogna iniziare…noi abbiamo iniziato..tu che fai, vieni con noi o te ne stai solo soletto a rimuginare e bestemmiare?
    con un sincero abbraccio, ti saluto fratello
    miko somma

  7. Certo che vi appoggio, appoggio tutti coloro che tengono come me alla Nostra terra e la vogliono vedere crescere e non affondare nell’oblio…
    un sincero saluto e alla prossima chiacchierata

    Nicola

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