l’audizione in commissione ambiente

buon clima oggi durante la mia audizione in commissione ambiente dove ho potuto fare osservazioni a 360° sul piano provinciale dei rifiuti

la commissione e l’assessore all’ambiente macchia hanno espresso non solo disponibilità a valutare le nostre proposte organiche di miglioramento del piano rifiuti e delle sue ottiche di fondo che presenteremo tra una decina di giorni (valido ovviamente l’invito a tutti a collaborare fattivamente a questo fine), ma hanno altresì espresso disponibilità ad un osservatorio partecipato sui rifiuti, al controllo dei meccanismi di affidamento a privati delle discariche e dei processi del ciclo, ad un circuito pubblico di web-cam per il controllo delle discariche e degli impianti, alla pubblicazione dei codici cer e mud delle ditte operanti in basilicata sui siti provinciali, all’individuazione di meccanismi di raccolta differenziata puntuale porta a porta con sistema micro-chippato, alla trasformazione della tarsu da tassa in tariffa di conferimento, all’individuazione delle forme di contenimento a monte della produzione di rifiuti ed alla conseguente riduzione del quantitativo di rifiuti da trattare in cdr, più altre cosette…insomma un mucchio di roba, ma per far si che non rimangano parole, occorre che si cominci subito a lavorare alle osservazioni

nei commenti potrete esprimere anche le disponibilità a collaborare 

3 pensieri su “l’audizione in commissione ambiente

  1. Sono dell’idea che intorno alla questione rifiuti bisogna creare un indulto…le casse della Basilicata sono piene di soldi tra royalties, fondi nazionali e comunitari, dovremmo iniziare a innovarci in fatto di rifiuti,alla fine siamo una piccola regione che produce una quantità modesta rispetto a quello che producono altre regioni, ed è per questo che dovremmo attirare aziende che utilizzino la carta, la plastica, il vetro e tutti gli altri materiali riciclabili per trasformarli in altri oggetti o negli stessi, così da creare un circolo virtuoso…e chiunque a questo punto può chiedere e come facciamo ad attirare le aziende in tempo di crisi?bè io la farò anche troppo semplice ma con i fondi a disposizione della Regione utilizzarli per facilitare la loro creazione,ad esempio:acquisto dei terreni, costi per la costruzione dello stabilimento pagati a metà tra Regione e azienda,far pagare molte meno tasse (non so quante di queste cose sono realizzabili ma almeno ci provo)…e poi come avviene già in altri posti e altri stati europei molto più civilizzati del nostro potremmo mettere in atto questo progetto per incentivare la raccolta differenziata sopratutto nei nostri piccoli comuni:ogni famiglia paga una determinata tassa per i rifiuti giusto?e se per ogni 20 chili di plastica o di carta o di vetro portati in un apposito luogo ci fosse uno sconto ad esempio di un’euro sulla tassa?così diminuirebbero sia i costi di gestione delle discariche per il minor apporto di rifiuti e diminuirebbero sia le tasse da pagare…altre idee?

  2. hai detto tutte cose realizzabilissime, anzi che son molto meno costose di una semplice operazione di reindustrializzazione con fondi regionali (es. la mahle da reindustrializzare costerà 13 milioni di euro dalla sola regione e forse assorbirà solo una settantina di operai)…hai idea che con 13 milioni di euro si potrebbe organizzare l’intera raccolta differenziata spinta porta a porta per la città di potenza ed il relativo trattamento, assorbendo probabilmente molto più di settanta operai?
    per ciò che attiene alle tue altre proposte sono già contenute nella nostra visione oggi appena illustrata in provincia, ma tra una decina di giorni speriamo resa in forma documentale organica…e sai che non sarebbe neppure necessario chiamar ditte da fuori, ma solo stimolare con contributi e soprattutto acquisto di know-how la formazione di cooperative e micro-aziende locali?…la virtù non starebbe solo in paradiso, ma forse anche in questa nostra piccola regione

  3. Allora tienici informati sugli sviluppi della situazione e speriamo che per una volta le cose vadano per il meglio e che si abbia qualche spiraglio di luce per la nostra economia

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