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ENERGIA, DIGILIO (PDL): LA SEL FACCIA SCELTE EFFICIENTI
 
19/11/2009 10.29.05
[Basilicata]

L’audizione in XIII Commissione Ambiente del Senato dell’amministratore delegato dell’Eni Scaroni, a parte la “lezione” sull’importanza dell’efficienza e del risparmio energetico, ormai cavallo di battaglia del “cane a sei zampe”, è stata particolarmente utile per conoscere la strategia dell’Eni sulla vendita dei giacimenti di idrocarburi in Italia, anche in relazione al gasdotto Russia-Italia e alle nostre risorse petrolifere”. A commentarlo è il senatore del Pdl Egidio Digilio, componente della XIII Commissione del Senato, sottolineando che “come è già avvenuto in occasione della “guerra” tra Russia ed Ucraina per gli interessi legati al gasdotto, l’audizione di Scaroni ha nuovamente rivalutato le risorse energetiche lucane – petrolio e gas – come risorse strategiche per gli interessi del Paese. E proprio alla vigilia di scelte importanti che si appresta a fare la Regione Basilicata con l’approvazione del Piear e con la prima vendita del gas lucano da parte della Sel – aggiunge Digilio – è ancora più necessario partire dalla valenza nazionale delle risorse energetiche lucane per avere un orizzonte della questione energetica, per risvolti di politica, di economia e finanza internazionale, molto più ampio di quello assai ristretto che ha caratterizzato sinora la gestione dei Governi Regionali degli ultimi 15 anni. Il valore del nostro patrimonio energetico (senza le fonti cosiddette alternative) – afferma il senatore del Pdl – è calcolato dagli stessi manager dell’Eni, allo stato, e quindi senza gli ulteriori giacimenti di petrolio-gas, in circa 100 miliardi di euro. Di qui le sollecitazioni che da tempo ho rivolto alla Sel – continua Digilio – a scelte quanto più oculate ed efficienti perché sinora le famiglie lucane hanno avuto come unico beneficio diretto una riduzione di poche decine di euro sulla bolletta del gas domestico.
Ma proprio per guardare ad un orizzonte che non si può fermare a casa nostra, il pacchetto clima-energia e gli obiettivi al 2020 sono un’occasione importante per una svolta energetica anche in Italia e sulla quale va superata una posizione di retroguardia che rischia di far perdere un appuntamento storico. Le potenzialità dell’efficienza e delle fonti rinnovabili da prospettiva sostenuta principalmente dagli ambientalisti – conclude Digilio – si sono trasformate in un fattore che caratterizza le scelte di importanti Paesi industrializzati e deve dunque rilanciare l’impegno senza distinzioni di Governo e Regioni”.

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bene senatore digilio, sul petrolio lucano e su tutte le sue “peculiarità” siamo abbastanza d’accordo (sulle ripartizioni condominiali meno…eheheheh….digilio è il mio amministratore di condominio, ndr) e sulle critiche ai vari governi regionali che hanno “trattato” la faccenda in tutti i termini e che si sono succeduti negli ultimi 15 anni altrettanto…il problema rimane sempre quello…l’eni fa ciò che vuole sia con il governo regionale, sia con il governo nazionale!!!

se la sua parte politica nazionale non riesce a far altro che sventolare la bandierina di uno sconto sui carburanti che nessuno ha ancora visto e che nessuno vedrà mai, ma di cui testardamente fa ancora utilizzo propagandistico il suo collega latronico (che non mi pare brilli per acume politico – conoscendo il cattivo carattere dell’uomo evito di dire in quali altri acumi latita la sua “brillanza” o “shining”, come avrebbe detto il compianto stanley kubrick), come la mettiamo a livello locale?…poichè mi pare ovvio che quella sul petrolio non può essere una battaglia di parte politica, ma una battaglia che dev’essere condivisa quanto più possibile dalla popolazione lucana, la sua posizione in merito, al netto delle bandierine, qual’è?

io riconosco il valore delle sue analisi illo tempore fatte e messe per iscritto nel suo dossier consiliare, le sue dichiarazioni ed interviste senza peli sulla lingua sulle malefatte eni e le stranezze di un “contratto” in cui esiste solo una parte, l’eni appunto, ed un silente e remissivo “convitato di pietra” (la tengo contenta con la citazione!), la regione basilicata, ma oggi che cosa propone, non il suo partito, che sull’argomento brilla ancora meno del senatore latronico, ma lei personalmente, il cui giudizio mi interessa molto più di quelli dei vari capibastone e gabellotti pdl?…quali sono le sue vie d’uscita?…come arginare questa colonizzazione?…come fare in modo che il petrolio non diventi la morte per questa regione (dopotutto è stato il suo governo a fare il solito decretino che rimette in quota statale ogni decisione in merito alle estrazioni perdurando la spada di damocle del 70% di territorio regionale interessato alle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi)?…come rendere possibile la convivenza tra una risorsa che abbiamo imparato a considerare “blindata” dall’interesse nazionale (ancorchè affidata ad una ditta privata) e da un lato le legittime ed ormai  ampiamente deluse aspettative popolari di benessere, dall’altro le esigenze di tutela ambientale, sanitaria, economica, di sovranità?

ecco lei in merito non si è mai pronunciato con chiarezza, demandando alle solite minestrine retoriche sugli incapaci governi regionali di centrosinistra l’indicazione di una colpa…ancora oggi non sappiamo cosa farebbe il senatore digilio sul petrolio…e non se il centrodestra vincesse le elezioni (cosa che insufflua di partigianeria ogni dichiarazione in merito), ma come esponente politico della nostra regione che, ben a prescindere dalla sua parte politica di riferimento, per il bene comune della regione lucania e dei suoi abitanti dovrebbe agire?…altro che stimolare la sel a fare scelte efficienti!!! vogliamo farci una serena chiacchierata sull’argomento?