MARGIOTTA (PD): NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA
 
19/11/2009 11.17.17
[Basilicata]

E’ intervenuto questa mattina alla Camera Salvatore Margiotta, vicepresidente della Commissione Ambiente, per annunziare il voto contrario del gruppo del Pd al decreto legge che impone l’ingresso dei privati nelle società di gestione del servizio idrico integrato.
“Va salvaguardata – ha sostenuto Margiotta – la specificità della gestione del bene acqua, per sua essenza stessa vitale ed irrinunciabile, rispetto agli altri servizi. La tariffa deve essere sostenibile, in modo da garantire a tutti l’accesso alla risorsa; in particolare deve essere considerata, per le fasce di cittadini a minore reddito, la possibilità di esenzione fino ad una soglia di consumo minimo vitale. Sbagliato è l’approccio del Governo, ancora una volta centralista, ed antitetico rispetto al federalismo predicato e non praticato. Vanno invece valorizzate le esperienze sin qui maturate sul territorio nazionale, e garantita l’autonomia decisionale dei territori e degli Aato. Questa legge, che purtroppo oggi la maggioranza approverà, impone l’ingresso dei privati nelle società di gestione del servizio idrico integrato: il rischio – ha proseguito – molto concreto, è che ciò determini un aumento delle tariffe, senza al contempo garantire ai cittadini il miglioramento dei servizi. Ci sono esempi in tutta Italia, e non solo al nord, di società a capitale interamente pubblico che svolgono egregiamente ed in modo virtuoso il servizio: tra questi Acquedotto lucano, che in pochi anni ha raggiunto livelli di prestazione qualitativa assolutamente all’avanguardia; la legge imporrà l’ingresso di un socio privato con almeno il 40 per cento delle azioni. Tutto ciò mentre Parigi, dopo decenni di gestione dei privati, crea una società interamente pubblica, “Eau de Paris”, cui affidare il servizio, con un risparmio preventivato di 30 milioni di euro l’anno. Insomma – ha concludo Margiotta – la legge, frutto di pressioni di lobby economiche, risponde ad un solo obiettivo: determinare affari per pochi grandi gruppi, scaricandone i costi sui cittadini”.

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tutto molto bene, on. margiotta, ma è un risveglio tardivo e coccodrillesco…non fu la lady lanzillotta, della sua parte politica, la prima a proporre una privatizzazione di fatto della gestione delle acque, interpretando molto estensivamente la legge galli?