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CRISI ECONOMICA, DEC: OCCORRONO MISURE REALI

 
19/11/2009 16.26.48
[Basilicata]

“L’economia lucana è sempre più stagnate se non in crisi. A dirlo è il rapporto semestrale della Banca d’Italia sulla Economia in Basilicata da gennaio a giugno 2009. Lo studio, che pure consola quando riscontra un’attenuazione della fase recessiva, consegna al lettore un quadro economico allarmante in Lucania. I dati più preoccupanti riguardano l’occupazione”.
Ad affermarlo è il vice segretario regionale dei Dec di Basilicata, Carmine Lombardi.
“Infatti – prosegue – sono circa 4.000 (2 per cento) i posti di lavoro persi in Basilicata. A questi vanno aggiunti i lavoratori che usufruiscono della Cassa Integrazione Guadagni, aumentata del 244,5 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008. Il settore che ha contribuito maggiormente alla crescita di Cig e alla perdita di posti di lavoro è quello industriale: comparto meccanico e metallurgico in prima fila.
Preoccupanti anche i dati relativi all’indice di natalità netto delle imprese e dell’industria che risultano negativi (saldo – 05 per cento) e che si sommano a quello, ulteriormente a segno meno, delle imprese del commercio al dettaglio.
Se a tale quadro aggiungiamo i numeri relativi alla povertà: la Basilicata risulta insieme alla Sicilia la regione con il più alto tasso di indigenti (28,8 per cento). Se teniamo conto del precariato lavorativo e sociale presente in regione, del lavoro nero e del costante calo della popolazione per emigrazione e invecchiamento della stessa, il quadro è assolutamente catastrofico.
Ci vuole uno sforzo importante da parte del Governo regionale e centrale – dice Lombardi – per fare uscire il tessuto socio economico della Basilicata, strutturalmente debole, da questa fase di stagnazione al fine di evitare un tracollo recessivo.
A tal proposito occorre dare un sostegno reale alle imprese lucane, attraverso misure che mirino alla riduzione del costo del lavoro, del danaro, dell’energia e della mobilità. Provvedimenti che vadano ad integrare le opportunità messe a disposizione dalla Regione Basilicata. 50 Mln di euro a sostegno delle PMI lucane che rappresentano un primo timido ma positivo segnale nell’affrontare questo stato di crisi. Sostegno al settore primario, attraverso una semplificazione e un riordino del sistema a supporto del mondo agricolo, per risollevare un settore in crisi strutturale liberando con decisione tutte quelle energie positive che possono sprigionarsi dai fondi PSR tutt’oggi non utilizzati.
Occorrono misure reali al sostegno delle famiglie e dei disagiati, con strumenti che assicurino l’inserimento degli stessi nella società e nel mercato del lavoro, evitando interventi una tantum da milioni di euro e attuando un programma formativo, costruito con il mondo delle imprese, del commercio e dei servizi, per reintrodurre i soggetti beneficiari nel tessuto lavorativo lucano.
Diciamo no, alle nuove sacche di precariato e d’illusioni alimentate dai Tirocini Formativi banditi dalla Regione, un provvedimento – conclude – che non affronta con serietà la materia dell’occupazione e del ricambio generazionale nella Pubblica Amministrazione. Se la Pubblica Amministrazione ha realmente bisogno di nuove energie, bandisca dei concorsi trasparenti e dia risposte in termini occupativi e in merito ai servizi per i cittadini”.

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eccola dunque una dichiarazione del movimento politico più tranquillo che esiste in regione, i dec-affeinati di falotico…bene, bravi!!!…peccato che la relazione della banca d’italia ci sia stata almeno cinque giorni fa (ma il ritardo è da imputare alla placidità che consegue alla non assunzione di sostanze dopanti quali appunto il caffè) e che questi dati li abbiamo anticipati ben prima della banca d’italia anche noi che siamo l’armata brancaleone e che per mettere insieme cinquanta euro per uno striscione dobbiamo fare la colletta tra di noi

da notare poi che poche sere fa ad un incontro convocato dalla grande lucania e da io sud e a cui eravamo invitati e presenti anche noi (ne ho vagamente accennato commentando un precedente lancio), la presenza dei dec si è fatta notare proprio per un carmine lombardi (per altro mi è molto simpatico) che in risposta ad uno dei miei interventi al vetriolo e senza mezzi termini sui nomi e cognomi e che tirava in ballo proprio falotico, prima assessore all’agricoltura nella giunta de filippo, poi transfuga nel centrodestra, ha bellamente commentato nella sua replica che “falotico è andato nel centrodestra perchè lo hanno cacciato dal pd, mica perchè era diventato berluskoniano”…viva la sincerità!!!