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CACCIA E PESCA, FIRMA CONVENZIONI PROVINCIA PZ-ASSOCIAZIONI
 
22/11/2009 09.32.41
[Basilicata]

Lunedì 23 novembre, alle ore 15.00 presso la Sala Giunta, in piazza Mario Pagano, la Provincia di Potenza sottoscriverà le convenzioni per il coordinamento della vigilanza volontaria venatoria ed ittica ed ambientale, con le associazioni di protezione ambientale riconosciute con Decreto del Ministero dell’Ambiente ai sensi dell’art. 13 della Legge 8 luglio 1986 n° 349, con gli Ambiti territoriali di caccia 1, 2 e 3 e con le associazioni venatorie presenti e operanti sul territorio.
Le convenzioni rientrano nell’ambito del progetto “Vigilanza volontaria venatoria ed ittico-ambientale per l’annualità 2009/2010” che riguarda l’ impiego ed il coordinamento delle guardie volontarie munite di decreto di nomina rilasciato dalla Provincia per le attività di vigilanza venatoria ed ittica sul territorio. Il progetto rappresenta un importante elemento di coesione tra le attività di fruizione del territorio e quelle di salvaguardia, cui contribuiscono tutte le associazioni sia venatorie che ambientaliste operanti nella Provincia di Potenza.
Alla sottoscrizione saranno presenti, tra gli altri, il Presidente dell’amministrazione provinciale Piero Lacorazza, l’assessore con delega a Caccia e Pesca Nicola Figliuolo, l’assessore all’Ambiente Massimo Macchia e i dirigenti degli uffici interessati.

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quanto contenuto nel passaggio in neretto fa davvero ridere….le associazioni venatorie (che vengono citate prima di quelle ambientaliste, evidentemente considerate in subordine…l’italiano non è un’opinione, ma serebbe storia lunga andare a capire quale reale cultura possegga chi scrive negli uffici stampa) contribuirebbero alla salvaguardia del territorio?…proprio loro, le associazioni venatorie che gestiscono gli atc (ambiti territoriali di caccia e relativi contributi per i permessi) sono i principali responsabili dell’introduzione per caccia sportiva di varietà animali non presenti sul territorio che sviluppano resistenze in grado di farle primeggiare sulle varietà locali, es. i cinghiali dei balcani che senza nemici naturali adatti a competere con la loro taglia ben superiore a quella dei cinghiali appenninici si sono riprodotti in numero tale da costituire un vero problema ambientale?…o vogliamo parlare delle “attività” sviluppate in questi anni contro il parco della val d’agri?…qui siamo all’assurdo!!!