ODG SALVATORE (PSI) SU DECRETO PRIVATIZZAZIONE ACQUA
 
23/11/2009 10.11.32
[Basilicata]

  (ACR) – Il consigliere regionale del gruppo Socialista, Donato Paolo Salvatore, ha presentato un ordine del giorno da sottoporre al Consiglio regionale della Basilicata con il quale si impegna la Giunta a “farsi promotrice di iniziative tese alla modifica del testo legislativo (Decreto Ronchi) approvato dalla camera dei Deputati il 18 novembre 2009 e comunque ad adottare tutto quanto nelle proprie competenze per la tutela della gestione pubblica del ciclo delle acque”.
Nell’ordine del giorno, il consigliere Salvatore riferisce che “l’acqua sulla Terra è il 40 per cento in meno rispetto a trent’anni fa e, nel 2020, tre miliardi di persone ne resteranno senza. L’Acqua – continua – è un bene primario……….
La tutela di questo diritto – afferma il consigliere socialista – sia mantenuta facendo restare in proprietà del Pubblico, sia le fonti di produzione, ovvero ogni tipo di sorgente, sia la rete di trasporto e quella di distribuzione dal momento che, solo mantenendo nel pubblico la proprietà e la gestione dell’intero sistema, saremmo in grado di riconoscere il diritto e la sua concreta fruibilità…………Salvatore ritiene, invece, che “nell’ipotesi pubblica, alle spese di investimento si farebbe fronte con risorse generali ed in bolletta andrebbero unicamente le spese relative alla gestione oltre, naturalmente, a quelle relative ai consumi e uno dei modi per tutelare il potere di acquisto di famiglie e cittadini sarebbe quello di contenere i costi delle tariffe, soprattutto, evitando che siano gravate da costi impropri del tutto indipendenti dal costo di erogazione dei servizi”………………………………
Il consigliere Salvatore “pur non esprimendo contrarietà, in via di principio, alla liberalizzazione dei servizi pubblici locali” sottolinea che “il servizio idrico, per la sua natura di garanzia per il cittadino ad un bene primario ed essenziale, non possa che essere assicurato mantenendone una gestione pubblica”.

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consigliere salvatore, l’odg è comunque meritorio, ma vi sono ancora molti punti poco chiari…l’acqua non è solo un bene primario, ma un bene comune, piccola differenza che attiene però alla cura del bene stesso…ancora, non si può parlare solo di sorgenti, ma bisognerebbe includere nella questione gli invasi…mantenere nel pubblico è dizione troppo vaga, dovendosi definire per gestione veramente pubblica non quella attuale basata su società per azioni a capitale pubblico, ma su enti pubblici e stop…apprezziamo comunque l’intervento!!!