aò, c’hai na piot-ta?

TURISMO, COSTITUITI I PARTENARIATI PER I PIOT
 
25/11/2009 10.40.37
[Basilicata]
                                                                                                                         

Le Organizzazioni nazionali della Provincia di Potenza, Api, Confesercenti, Cia, Coldiretti, Confartigianato, Cna hanno dato vita alle Partnership di progetto previste dalla deliberazione della Giunta regionale con l’obiettivo di configurare i Piot previsti dal Piano regionale del Turismo intorno ai seguenti cinque poli di attrazione turistica: Maratea, Melfi e Vulture, Pollino, Val D’Agri, Dolomiti Lucane-Potentino.
La scelta di istituire insieme e contemporaneamente 5 partenariati di Progetti integrati di offerta turistica, in grado di interessare l’intera Provincia di Potenza ha una importanza strategica nella progettazione dei Piot: una visione di prodotto turistico che per essere forte nei mercati deve essere in rete, deve essere integrato, deve declinarsi in molteplicità di offerte, deve essere concepito come pacchetti e prodotti di aree significative interconnesso anche a destinazioni deboli in modo da rafforzare, migliorare ed ampliare l’offerta esistente e dare possibilità di sviluppo turistico alle aree con meno “seduzione” o comunque di nicchia. L’istituzione di singoli partenariati non avrebbe avuto questa sostanziale visione d’insieme, per questo motivo le organizzazioni Nazionali di categoria della Provincia di Potenza hanno deciso di farsi promotori di tutti i Piot sul territorio provinciale, dando un’omogeneità di programmazione degli interventi da candidare a finanziamento regionale.
Una scelta storica con la quale le Associazioni di categoria hanno testimoniato di comprendere l’importanza di sostenere questa nuova fase di procedure innovative scegliendo di condividere, in stretta sinergia d’azione, logiche e strategie di sviluppo, di favorire le singole imprese turistiche e gli interpreti pubblici; una sfida da percorrere insieme a tutti i protagonisti del settore turismo.
I partenariati che si sono appena costituiti, sono aperti ad ipotesi ed idee progettuali e intendono aggregare operatori, consorzi, associazioni, organizzazioni, fondazioni, pubbliche amministrazioni ed enti locali, nell’insieme capaci di esprimere la comune volontà per la costruzione di un percorso in grado di condurre verso la costruzione di un Sistema Turistico Locale. In tal senso si è scelto di articolare un metodo fortemente innovativo di azione attraverso un sistema di inclusione, condivisione e trasparente partecipazione.
Il presidente della Cia lucana Donato Distefano commentando l’iniziativa – che è la prima del genere nel comparto turistico – sottolinea “il doppio significato: il turismo rurale entra a pieno titolo nella programmazione delle attività turistiche; si realizza una rete di cooperazione tra associazioni agricole ed altri soggetti dell’impresa”.

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quante belle parole, ma parole appunto!!!…dove stia l’idea di turismo in lucania non è data percepirla nè in questi allegri consessi, in cui tutti insieme allegramente si spartiscono la gestione degli accessi a qualche milione di euro, nè da altre parti, perchè fino a prova contraria il turismo necessità di un concetto e di un nesso causale tra luogo (la nostra regione) ed arrivi dei turisti…perchè la gente dovrebbe venire a trascorrere le proprie vacanze in basilicata?…per un’idea di nuovo, di genuino, di non visto, di “naturale”, se vogliamo di incontaminato…su questo molti potrebbero concordare, ma in un panorama mondo in cui ogni paese finisce per somigliare a tutti gli altri se le logiche turistiche sono quelle dei villaggi e delle formule all inclusive, del turismo di massa e del mordi e fuggi, proporre quelle stesse logiche significa ridurre l’essenza stessa della regione a “luogo come gli altri”, senza esaltarne invece il senso del tempo che vive nello spazio fisico…ciò significa valorizzare una condizione estetica e psichica che vive in un trascorrere del tempo che deve essere percepito diversamente per essere poi, legato al territorio, sentito come intimamente lucano ed apprezzato nella sua interezza per essere degno di fare la “differenza” rispetto ad ogni altra meta del divertimentificio vacanziero

e piot o meno, partenariati o meno, provincia di potenza o di matera, le logiche predominanti saranno quelle di via anzio e di giampiero perri, spettacoli, attrattori, grandi infrastrutture, accordi con grandi agenzie “contractor” per la gestione di grandi flussi…tutte cose ribadite in tanti incontri e kermesse, tutte cose che guarda caso tendono proprio a quella formula di rapido consumo del territorio e della sua fruizione per fare quel cash politico che fa tanta governance e ben poco governo del turismo