Progetto laboratorio di buone pratiche di sostenibilità ambientale

oggi, giovedì 14 febbraio alle 18.30 presso i locali annessi alla chiesa di s.cecilia a p.ggio tre galli parte la prima fase dei nostri “laboratori di buone pratiche di sostenibilità ambientale”, un esperimento di incontro e di partecipazione con la popolazione, in cui confrontare con elementi pratici quanto ciascuno di noi può fare direttamente per l’ambiente a partire dai nostri comportamenti…forse non sarà del tutto inutile ricordare che la sostenibilità inizia proprio da ciò che ciascuno di noi fa e potrebbe fare diversamente…vi aspettiamo! 

2 pensieri su “Progetto laboratorio di buone pratiche di sostenibilità ambientale

  1. ciao miko, ecco l’ultima grave notizia dal WWF, ciao da Enrico – fermiamoli prima che sia troppo tardi !!:

    Dopo Monte Grosso è il momento del Monte Li Foi nel Comune di Picerno

    Una nuova richiesta di permesso di ricerca idrocarburi piove sul già martoriato e trivellato suolo lucano: l’ENI, non paga dei propri investimenti in Basilicata, ha fatto istanza al Ministero dello Sviluppo Economico per effettuare nuove prospezioni sul Monte Li Foi, area molto vicina al capoluogo e di grande valenza naturalistica, tanto da rientrare nella rete di aree protette dell’Unione Europea come SIC (Sito di importanza comunitaria), per la sua ricca e rara fauna (lupo, gufo reale, biancone, picchi, salamandrina) e l’altrettanto ricca flora (faggeta con essenze di abete bianco, cerro, acero, tiglio).

    Questa nuova richiesta conferma i timori più volte denunciati dal WWF negli anni sino al recente allarme con cui ha dato l’avvio al Comitato No Oil: la Basilicata, oggi che il prezzo del petrolio è alle stelle, rischia di diventare un grande campo petrolifero, scelta dalla compagnie per la scarsa conflittualità sociale, la scarsa densità abitativa e il facile consenso della propria classe politica.

    Dinanzi a questo scenario il WWF non ci sta, nella certezza che se la Basilicata prendesse definitivamente questa strada comprometterebbe il proprio futuro in maniera irreversibile, svendendo il territorio ad una delle industrie più inquinanti del pianeta, quella petrolifera, con gravissime conseguenze sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. Sembra inverosimile, ha dichiarato Luigi Agresti, responsabile per l’Italia meridionale del progetto WWF “Ecoregione mediterranea, “che nell’era dei cambiamenti climatici e con gli obblighi derivanti dal rispetto del protocollo di Kyoto, in Basilicata si punti ancora sul petrolio che oramai rappresenta il passato e non su un razionale sviluppo delle energie rinnovabili e più in generale della promozione dei processi di sostenibilità sociale, ambientale ed economica.”

    Il WWF quindi annuncia che seguirà la vicenda del pozzo del Monte Li Foi sin d’ora scrivendo ai Ministeri competenti per richiedere il diniego del permesso; invita caldamente il Presidente della Giunta De Filippo e l’Assessore all’Ambiente Santochirico a prendere posizione da subito contro la richiesta che ricadendo in area SIC può anche portare a procedure di infrazione da parte dell’Unione Europea con ingenti sanzioni economiche a danno della Regione; rinnova la richiesta per una moratoria regionale contro nuove attività di ricerca ed estrazione petrolifera in Basilicata; invita tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione contro i pozzi di Monte Grosso e Monte Li Foi organizzata dal Comitato No Oil Potenza e dai comitati studenteschi che si svolgerà a Potenza il 20 febbraio con partenza dal piazzale antistante la stazione Superiore alle ore 9.30.

    Ufficio Stampa WWF tel 0971 411382

  2. OK, leggendo il manifesto sottostante ho visto che era nominato anche il Monte Li Foj. Che quella del 20 febbraio sia la manifestazione decisiva, penso che la gente si stia seriamente cominciando a stancare !!!! saluti da Enrico

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