sbarramenti

EMENDAMENTI PDL A TESTO LEGGE ELETTORALE LICENZIATO IN I CCP
 
18/12/2009 13.41.26
[Basilicata]

  (ACR) – Si è svolta questa mattina, presso la sede del Consiglio regionale della Basilicata, la conferenza stampa dei consiglieri del centro destra di presentazione degli emendamenti al testo riguardante la modifica della legge elettorale licenziato in Prima commissione consiliare permanente “Affari istituzionali”. Presenti i consiglieri regionale Franco Mattia, Nicola Pagliuca, Sergio Lapenna, Antonio Tisci e Michele Napoli. All’incontro ha partecipato l’on. Vincenzo Taddei del Pdl……“Il primo emendamento – hanno spiegato i consiglieri – prevede la presenza di due schede elettorali, la prima per l’elezione del Presidente della Giunta regionale, la seconda per l’elezione del Consiglio regionale. Tale emendamento va nella direzione del rafforzamento del bipolarismo e del presidenzialismo, senza spazi inopportuni per vari poli di imprecisata provenienza. Non si comprende infatti, per quale motivo il voto dato al consigliere sul proporzionale venga dato automaticamente al candidato Presidente. In realtà, la possibilità del voto disgiunto già esiste, ma per fare chiarezza occorrono le due schede che danno più visibilità alla volontà del cittadino. Il cittadino si schiera con la visione programmatica del candidato presidente e meno spazio viene dato alle liste civiche costituite con il solo obiettivo di recuperare un consenso da trasferire al presidente stesso. Importante, in tal modo, diviene la semplificazione del quadro politico attraverso il meccanismo della separazione del voto. Il secondo emendamento – hanno esplicitato i consiglieri – riguarda le soglie di sbarramento. Pur essendo bipolaristi convinti – hanno spiegato – non intendiamo, di certo, togliere spazio alle varie forze politiche rappresentative, purchè queste riescano a catalizzare un consenso concreto e tangibile che possa realmente influire sulle sorti della regione. Prevista, pertanto, una soglia di sbarramento per la coalizione sulla base del 15 per cento dei voto validi nell’intera regione, questo al fine di spingere le forze all’aggregazione per fare sintesi politica. All’interno della coalizione che ha superato il 15 per cento, saranno ammesse alla ripartizione dei seggi le liste provinciali che hanno ottenuto almeno il 4 per cento dei voti validi nell’intera regione. Oggi – è stato specificato – esiste una soglia di sbarramento, me è riconducibile all’1 per cento e, dunque, l’innalzamento trova giustificazione nel fatto che è giusto che trovino rappresentanza solo quelle formazioni radicate sul territorio che non hanno, quindi, difficoltà a raccogliere il consenso e che, soprattutto, non scaturiscano da accordi estemporanei senza una reale base elettorale, tanto meno capacità programmatiche e rappresentative. Questo porterà ad un risparmio di spesa, giungendo ad una riduzione dei gruppi consiliari con l’eliminazione della eccessiva frammentazione oggi esistente. Il tema dell’abolizione del listino – secondo gli esponenti del centro destra – è inserita in questa più vasta riforma progettuale. Va bene l’abolizione del listino, purchè si rispettino i principi enunciati”. ……………………..

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l’antidemocraticità è palese, intendendosi con la soglia del 15% e del 4% impedire a migliaia di lucani di votare per chi li rappresenta….chi stabilisce quale sia il limite di rappresentanza?…anche l’1% è una rappresentanza e come tale va considerata, che abbia poi o meno dei seggi in consiglio, ma evidentemente la tentazione di mettere il bavaglio a chi non ci sta a questa dittatura delle maggioranze e delle opposizioni uniche è tanto forte quanto forte è la protervia di continuare a gestire la politica come fosse “cosa loro”…in quanto al listino, pur cancellato, con questi emendamenti si avrebbe un peggioramento della situazione, riversandosi sulle liste maggiori percentualmente molto più di quanto già non accadeva…ma leggiamo il testo dell’emendamento….

Emendamenti alla proposta di legge recante “Norme relative al sistema di elezione del Presidente della Giunta Regionale e dei Consiglieri Regionali, ai sensi della Legge 2 luglio 2004, n. 165, “Disposizioni di attuazione dell’art. 122, primo comma, della Costituzione”

  

All’art. 1, comma 3, dopo le parole della lista regionale” e prima delle parole “i rimanenti seggi”,

aggiungere: “ed al candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale che ha conseguito un numero di voti validi immediatamente inferiore a quello del candidato proclamato eletto Presidente,”.

 

Dopo l’art. 1 aggiungere i seguenti articoli:

art. 1 bisSchede elettorali

  1. La votazione per l’elezione del Presidente della Giunta Regionale e per l’elezione del Consiglio Regionale avviene su due schede.
  2. La scheda per il candidato alla carica di Presidente della Giunta Regionale è composta da tanti rettangoli quanti sono i candidati a tale carica. Al suo interno è riportato il nome e cognome del candidato Presidente e dei soli contrassegni dei gruppi di liste riunite in coalizione.
  3. La scheda per l’elezione del Consiglio Regionale è composta da tanti rettangoli quanti sono i candidati alla carica di Presidente della Giunta Regionale, al cui interno è riprodotta la seguente indicazione: “Coalizione per l’elezione alla carica di Presidente della Giunta Regionale” seguita dal nome e cognome del candidato. Nello stesso rettangolo sono riprodotte di seguito i contrassegni del gruppo di liste ed al margine di ciascun contrassegno lo spazio per l’espressione del voto di preferenza in favore del candidato.

Art. 1 terSoglie di sbarramento

  1. Non è ammessa all’assegnazione dei seggi la coalizione che ha ottenuto meno del quindici per cento dei voti validi nell’intera regione.
  2. Non è ammessa all’assegnazione dei seggi la lista provinciale che ha ottenuto meno del quattro per cento dei voti validi nell’intera regione, anche se appartenente ad una coalizione che ha superato il quindici per cento

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qui stiamo arrivando alla follia di voler eliminare chiunque non sia in un percorso bipartitico che si schiaccia su pd e pdl e contribuisca così a far emergere quella parte della società che non si riconosce nel pensiero unico di cui entrambi questi schieramenti sono due facce della stessa medaglia…in questa regione, poi…ci attrezzeremo per superare quella soglia con le uniche armi di cui disponiamo, la voglia di gridare forte che il sistema potere si chiude su se stesso e sul suo malaffare e la passione del continuare a pensare che si possa fare altro, che si debba fare altro per il bene di questa terra!!!