il bilancio

CONSIGLIO REGIONALE, APPROVATO BILANCIO DI PREVISIONE 2010
 
24/12/2009 00.44.28
[Basilicata]

  (ACR) – Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato a maggioranza (17 voti favorevoli del centrosinistra, 3 voti contrari dei consiglieri Lapenna, Napoli e Pagliuca, e 3 astensioni dei consiglieri Mancusi, Ruggiero e Fierro) il bilancio di previsione per il 2010 ed il bilancio pluriennale per il triennio 2010/2012. L’ammontare complessivo della manovra, così come viene definita dalla legge finanziaria e dalla legge sul bilancio di previsione per il 2009, al netto delle contabilità speciali, è di circa 3 miliardi e 622 milioni di euro, a fronte dei 3 miliardi e 544 milioni del 2009.
L’ammontare delle risorse regionali disponibili nel 2010 risulta pari a 243 milioni di euro, mentre i trasferimenti dell’Amministrazione centrale dello Stato iscritti nel bilancio 2009 sono pari a 988 milioni di euro
.
Il limite massimo di indebitamento è di circa 109 milioni di euro.
Quanto alla specifica destinazione delle risorse del bilancio 2010, viene ancora una volta confermata la dotazione di 10 milioni di euro al Fondo di coesione interna destinato ai piccoli Comuni per interventi infrastrutturali o di sostegno di servizi essenziali, mentre lo stanziamento per l’Università degli studi della Basilicata quest’anno è di 8,5 milioni di euro. Per le politiche di sostegno all’occupazione ed all’inserimento lavorativo le risorse ammontano a circa 15 milioni di euro (di cui circa 9 milioni di euro per la stabilizzazione degli Lsu), per l’istruzione e formazione professionale sono previsti circa 46,3 milioni di euro.
Per il completamento del Programma operativo Val d’Agri, sono stati stanziati circa 76,5 milioni di euro, mentre 30 milioni saranno utilizzati per interventi di valorizzazione delle risorse turistiche, storico – ambientali, culturali e sportive del Senisese.
A sostegno dei settori produttivi sono previsti 611 milioni di euro, di cui 99 milioni di euro per l’industria (di questi, 45 milioni di euro sono destinati all’incentivazione dell’imprenditoria artigianale, industriale e commerciale e all’infrastrutturazione delle aree industriali e 34 milioni di euro alla reindustrializzazione della Valbasento) 66 milioni di euro per l’agricoltura, 34 milioni di euro per il turismo, 18 milioni per la ricerca e 163 milioni di euro per la gestione dei servizi di trasporti.
Per le politiche di protezione dell’ambiente lo stanziamento è di circa 60 milioni di euro (di cui 44 per la forestazione).
Il finanziamento complessivo per le politiche sanitarie è pari a 1 miliardo e 140 milioni di euro, mentre alle politiche sociali sono destinati 49 milioni di euro, di cui 14 per le azioni connesse al sistema integrato dei servizi sociali, 4,6 milioni di euro per il sostegno alle persone affette da patologie croniche (neuropatici e talassemici), 3 milioni di euro per il finanziamento del fondo per la non autosufficienza e 6 milioni di euro per il programma regionale di contrasto della povertà e dell’esclusione sociale.
A favore delle politiche abitative e territoriali sono stati stanziati 104 milioni di euro; per la protezione civile 208 milioni di euro. Per quanto riguarda, infine, le politiche energetiche, sono previste misure volte alla riduzione del costo dell’energia che ammontano a 39 milioni di euro. Per il sostegno alle attività sportive sono stati destinati 4,5 milioni di euro.
Agli stanziamenti ordinari vanno ad aggiungersi i fondi della programmazione comunitaria 2007/2013. Per i programmi finanziati dal Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) sono previsti 442 milioni di euro, di cui 32 milioni di fondi regionali, mentre per quelli finanziati dal Fse (Fondo sociale europeo) lo stanziamento è 185 milioni di euro, di cui 21 milioni di fondi regionali.

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fa sempre molto piacere che le royalties del petrolio non trovino mai una voce, anche se sono desumibili in una parte di quei 243 milioni a disposizione della regione…continuiamo allora la critica precedentemente avviata sul lancio della finanziaria…15 milioni per il sostegno all’occupazione di cui nove per gli lsu (e quanti saranno mai questi lsu?…cifra assai sospetta) quindi 6 milioni di cig straordinaria, e 43 milioni al sistema formazione professionale regionale (un vero comparto su cui occorre indagare a fondo per capire dove finiscano tanti denari che ovviamente chiunque abbia un minimo di intelligenza critica e capacità di lettura del reale sa perfettamente dove ed in quali comparizie vadano)…del completamento del programma operativo val d’agri abbiamo spesso detto, ma quella cifra dei 30 milioni da destinare alla valorizzazione delle risorse turistiche, etc etc, del senisese serve per i progetti folli dell’apt e quindi di giampiero perri di fare spettacoli costosissimi sulla diga di senise (una fotocopia della grancia, dunque e di quella stessa gestione che vide perri intascare denari per la scrittura del testo e la gestione con una sua società dello spettacolo e dell’area, solo stavolta molto più lucrante), in un progetto turistico denominato “valle dell’energia” che guarda caso ha lo stesso nome di una sezione del piear, valle dell’energia appunto, che prevede la val d’agri come serbatoio in cui realizzare la gran parte del piano energetico e dei suoi impianti (tutta roba che ebbi occasione di vomitare in faccia a de filipppo ed a perri in un comitato tecnico del p.o. val d’agri questa estate a tramutola)…sostegno ai settori produttivi, 611 milioni (mica pizza e fichi!!!), di cui 99 industria (34 val basento sono contributi per le installazioni energetiche delle centrali termoelettriche sorgenia e basento energia per 1200 mw fuori dal piano energetico e per geogasstock e la reimmissione di gas nei pozzi esausti, per il plesso ecoil di recupero di oli esausti ed altre attività, 45 altre iniziative e 20 milioni sui 50 previsti e non nominati nel lancio tass per il piano di reindustrializzazione e la legge di accompagnamento), agricoltura 66 (annualità del psr con tutte le criticità che questo presenta a partire dal no food agrienergetico e dalle azioni di generazione energetica), 34 milioni turismo (sostanzialmente gli sciamannati piot e la loro gestione pubblico privata, compresi gli inutili gal che pur potrebbero sparire dopo i progetti leader plus ed i loro “incredibili” risultati), 18 milioni per la ricerca sono denari per il metapontum agrobios (denari buttati al vento se non cambia la gestione di quell’ente) e per nuove aziende del polo scientifico da installare a matera, ma quei 163 milioni per i trasporti sono una cosa folle!!!…già regaliamo di fatto con una “tangente” di stato obbligatoria per ogni regione italiana qualcosa come 20 milioni di euro a trenitalia per un trasporto locale inesistente, in più continuiamo a foraggiare consorzi locali e non per un sistema di trasporti da terzo mondo su cui non si vuole intervenire strutturalmente perchè altrimenti per molti finisce la pacchia (vogliamo fare dei nomi?…liscio, gambioli, marozzi, sita, tutto il comparto cotrab, etc etc)…i 60 milioni per l’ambiente sono una barzelletta…44 finiscono al piano forestazione e forestali che serve rispettivamente a completare il piear sulla bio-massa ed a fare clientele sulle 151 giornate  ai lavoratori fornendo il legname (dovrei anche indicare quali ne sono i maggiori beneficiari politici?), gli altri 16 sono il costo dell’inutilità (solo per l’ambiente) dell’arpab e dei vari strumenti lanciati dall’assessorato all’ambiente (monitoraggio delle coste, etc etc)…sul miliardo e 140 milioni delle politiche sanitarie, tolti circa 900 milioni di costo effettivo del servizio sanitario (e già ci sarebbe tanto da dire su convenzioni ed incarichi, su sanità privata e consulenze, oltre che sull’efficienza stessa del servizio) sarebbe interessante capire dove finisca il resto, visto che l’assistenza pare delegata a quei 49 milioni di euro di cui 6 sono la cittadinanza solidale, che in ben altrri capitoli andrebbe inserita…politiche abitative 104 milioni di euro che devono coprire le spese ater (certo non tutte per la costruzione o ristrutturazione di nuovi alloggi popolari) ed i contributi ai fitti per i redditi più bassi…208 milioni per la protezione civile? (di questi tempi settore su cui pare non si possa dire nulla per non incorrere in strali, ma oggettivamente occorrerebbe anche qui capire quali siano le spese per investimenti in piani di emergenza e strutture, quali invece i soldi spesi in altri settori)…39 milioni per il risparmio energetico?…abbiamo più volte detto che i venti milioni per la riduzione della bolletta del gas sono una inutile elemosina che andrebbe spesa molto meglio per le identiche finalità, gli altri 19 speriamo che vadano in finanziamenti per abbattimenti reali dei consumi sulle infrastrutture e non in convegni e materiali video-cartacei decisamente brutti oltre che inutili e nella creazione di tavoli, conferenze, gruppi, consulenze e tutto il ciarpame che il denaro pubblico sembra portarsi dietro in termini di parassitismo…sui programmi fesr ed fse, su cui la regione posta 43 milioni staremo a vedere, anche se le speranze sono quelle che sono

in ultimo un gesto di comprensione per gli esausti consiglieri regionali al termine della lunga maratona (tre giorni) che ha portato al varo della finanziaria…bisogna capirne la stanchezza…non facendo praticamente una cippa tutto l’anno, tre giorni di lavoro sono davvero massacranti