comunicato ola

OLA: A POTENZA PROLIFERANO I RIPETITORI
 
11/01/2010 09.39.03
[Basilicata]

“Nelle ultime settimane sono numerose le segnalazioni che la nostra Organizzazione sta ricevendo da parte di alcuni cittadini di Potenza, i quali lamentano la posa di nuovi ripetitori di telefonia mobile.
L’ultima segnalazione, in ordine di tempo, arriva dal quartiere Bucaletto, dove i residenti denunciano l’innalzamento sulla collina che sovrasta il “rione dei prefabbricati” – dell’ennesimo traliccio e delle relative antenne”. E’ quanto afferma, in un comunicato stampa, la Ola (Organizzazione lucana ambientalista) – Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini.
“Grazie agli accordi trasversali tra le compagnie telefoniche, che si scambiano il favore di ospitare sui propri tralicci le antenne del concorrente, la città capoluogo, negli ultimi anni, è sottoposta ad un vero e proprio “bombardamento elettromagnetico” dato dal proliferare di Stazioni Radio Base, dall’aumento della rete GSM di Trenitalia che nel tratto urbano della ferrovia, in zone densamente abitate, ha installato i propri ripetitori, da numerosi impianti per la diffusione del segnale televisivo, da quelli futuri legati al digitale terrestre, dalle antenne delle tante radio commerciali ed, infine, dai ripetitori che vengono utilizzati dalle forze armate e dalle forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale) a cui, ultimamente, si sono aggiunti ripetitori che consentono l’accesso ad internet in modalità wi-fi.
Di fronte a questo assoluto Far West – rimarca l’Organizzazione – il Comune di Potenza si è ben guardato, nonostante numerosissimi annunci e promesse, di dotarsi del Piano di Localizzazione delle Antenne previsto dalla Legge Regionale n.30/2000. In più di un’occasione il Sindaco della città ed i tre Assessori all’Ambiente che si sono succeduti dal 2004 hanno dato per imminente l’adozione dell’importante strumento di pianificazione, senza poi mantenere fede all’impegno.
La Regione Basilicata – dal canto suo – doveva provvedere all’espletamento di una nuova Legge in materia in quanto il Codice delle Comunicazioni (D.Lgs. 259/2003) ha stravolto le precedenti disposizioni rendendo in gran parte inattuabile gran parte degli articoli della Legge Regionale n.30/2000, invece, oltre a rendere latitante il famigerato Catasto degli impianti, non ha mai fatto nulla per far rispettare le normative vigenti”.
La Ola – si legge ancora nel comunicato stampa – evidenzia come al proliferare degli impianti e delle proteste di tante comunità è seguita la sospensione del monitoraggio attuato dall’Arpab su gran parte degli impianti disseminati sul territorio regionale; le ultime rilevazioni, infatti, sono riferite a circa 3 anni fa, ed in base ai dati riportati non risultano bonificati quei siti ove è stato certificato che i limiti di inquinamento sono stati superati. Parallelamente, non si hanno notizie di iniziative della Magistratura per individuare responsabilità per queste palesi e certificate violazioni di legge”.

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riporto così come lanciato dal sito istituzionale, ma aggiungo che il comune di potenza qualche anno fa, sant’arsiero sindaco ed anna fulgione (verdi-mollica, attualmente federazione di centro se la dizione è esatta, viste le mutazioni mollichiane, ed attualmente presidente ardsu) spese una notevole cifra (più di 60.000 euro) per uno studio di localizzazione delle antenne commissionato ad una docente dell’università federico II di napoli (alcuni maligni dell’epoca dissero trattarsi di una compagna di partito da ricompensare per tanta militanza gratuita, attraverso un incarico…non so, non sta a me dirlo, io semplicemente riporto)….studio poi finito in un cassetto per chissà quali oscure ragioni e che magari oggi poteva tornare utile (tanto lo abbiamo già pagato, si spera) come base di ripartenza per una problematica che non si può far finta di non vedere più ed a cui esistono comunque soluzioni che riescano a coniugare necessità di comunicazione e salvaguardia della salute…in ogni caso così non si può andare avanti, visto che vi sono zone della città (contrada piancardillo, ma ce ne sono tante altre) dove le antenne sono cresciute come funghi, moltiplicandosi a dismisura…sindaco sant’arsiero, oltre alle scale mobili s. lucia (e che avrebbero divuto chiamarsi ponte attrezzato, ma il ponte è rimasto e le attrezzature no) ed ai pasticcini dopo il taglio del nastro, una guardatina in qualche casetto la potremmo anche dare…magari qualche “dipendente” comunale che organizza eventi facebook e relativa comunicazione (ma i tempi cambiano e facebook ormai è nel genoma della pd-politica) una mezz’ora la potrebbe perdere a cercare quel benedetto piano antenne e sapere, prima di commissionarne un altro molto più costoso, se almeno qualche indicazione la dava?