MONACO (UDEUR) SU EX SEDE BIBLIOTECA PROVINCIALE POTENZA

 
12/01/2010 11.01.58
[Basilicata]

“Dopo diciotto anni dalla chiusura del palazzo che ospitava la sede della Biblioteca provinciale a Potenza, la politica si è finalmente accorta dell’importanza di quel plesso e ha deciso di ridarne lustro trasformandolo in un centro congressi”.
E’ quanto afferma in una nota il segretario cittadino dell’Udeur di Potenza, Antonio Monaco…..A decretare la fine di quella sede – ricorda Monaco – alcune perizie frettolose secondo le quali la struttura sarebbe stata instabile per lesioni dei pilastri di sostegno che si allungavano fino alle fondamenta. Era necessario, quindi, evacuare quel palazzo e abbandonarlo a se stesso.
E siccome in Basilicata i paradossi sono sotto gli occhi di tutti, dopo decenni, il palazzo sembra essersi miracolosamente irrobustito e fortificato nonostante l’esposizione totale alle intemperie ed alla mancanza di una minima forma di manutenzione”…………..

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non riporto tutto il comunicato perchè inutile, una sviolinata ad aurelio pace, e soprattutto perchè l’udeur non credo abbia ancora il diritto a parlare di cose che risalgono al periodo di tanino fierro sindaco-duce di potenza…non sapevo che l’udeur fosse sopravvissuto a mastella…il fatto però esiste…quella biblioteca, un pregevole esempio (uno dei pochi) di architettura dei volumi del periodo fascista fu lasciato all’abbandono totale (e molti come me ricordano i pomeriggi passati a studiare nelle sue sale) ed oggi che lo si potrebbe ripristinare e farlo tornare al suo ruolo ed al suo splendore (l’archivio della biblioteca provinciale è un piccolo tesoro editoriale), ricavandone anche altri spazi utili ad una città dove gli spazi mancano quasi del tutto, ecco che qualcuno tira fuori l’idea del centro congressi, una stupidaggine che non sembra tener di conto che, nonostante le scale mobili di fianco, simili strutture necessitano di ben altri spazi, normalmente da ricavarsi in zone periferiche anche per operazioni di riqualificazione di aree degradate (ed infatti sono spesso considerati punti di gravità qualitativi di riqualificazioni urbane)…ma evidentemente l’operazione è volta altrove e quel centro congressi a ben altri interessi deve servire, trattandosi di un palazzo enorme dalla volumetria impensabile a realizzarsi oggi in pieno centro storico ed il cui utilizzo affidato a privati aprirebbe grossi affari