comparizie energetiche

IRSINA, DI LORENZO: POSITIVO INCONTRO CON SANTOCHIRICO
 
13/01/2010 13.32.00
[Basilicata]

  (ACR) – “Si è svolto questa mattina, su sollecitazione ed alla presenza del consigliere regionale Di Lorenzo e di una delegazione del Pdl di Irsina, un incontro con l’assessore all’Ambiente e Territorio della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico, per esaminare e riflettere sui prevedibili effetti negativi che derivano dal provvedimento di vincolo naturalistico, paesaggistico ed ambientale emanato dal Ministero per i Beni Ambientali e Culturali sull’intero territorio di Irsina che, in sostanza, impedisce di poter installare nel suddetto territorio impianti eolici o altri tipi di impianti destinati alla produzione di energia elettrica proveniente da fonti alternative a quelle tradizionali, attivando altresì rigidi vincoli urbanistici”. A darne notizia è il consigliere regionale del gruppo di An verso il Pdl, Pasquale Di Lorenzo.
Tutto questo – prosegue Di Lorenzo – mentre oggi, il Consiglio regionale si appresta ad esaminare e, con ogni probabilità, ad approvare il nuovo Piano di Indirizzo Enegetico Ambientale ( Piear) che rappresenta, sicuramente, una grande opportunità di crescita e di sviluppo per l’economia lucana, in grado di creare posti di lavoro e dalla quale, sic stantibus rebus, inopinatamente resterebbe esclusa la comunità irsinese. Ci ha fatto piacere ascoltare sull’argomento la voce dell’assessore Sanrochirico – afferma Di Lorenzo – che ha condiviso appieno le nostre ragioni ed aspettative, confermando la sua piena disponibilità per la risoluzione del problema che ha già cominciato a concretizzarsi con l’invio di una comunicazione da parte del suo Dipartimento diretta , tra gli altri, al competente Ministero, nella quale viene espresso parere contrario alla istituzione del vincolo paesaggistico su tutto il territorio di Irsina. Ora però – continua Di Lorenzo – per dare maggiore incisività e concretezza alla risoluzione del problema occorre un’azione forte, condivisa e congiunta da parte tutti i nostri parlamentari , consiglieri regionali, provinciali ed Amministrazione comunale di Irsina finalizzata ad ottenere la revoca del provvedimento di vincolo e l’adozione, eventualmente, di una nuova proposta condivisa e mirata a salvaguardare solo quelle parti del territorio di particolare pregio naturalistico, paesaggistico e culturale. Questo impegno – conclude Di Lorenzo – è dovuto per rispetto verso una comunità, quella irsinese, che in questa vicenda rischia di pagare un prezzo troppo alto per la sua capacità di crescita e per le legittime aspettative dei suoi cittadini”.

——————————————————————————-

incommentabile esempio di comparizie che sembra voler a tutti i costi contrapporre lo “sviluppo” millantato che il piear porterebbe e la difesa del territorio e delle sue peculiarità paesaggistiche (che sono leggi dello stato e non “capricci” degli amanti delle stesse)…qui si gioca a non voler capire (anche se penso che invece capiscono benissimo!!!) che questo piear, così come concepito, renderà il territorio lucano una sorta di terra di nessuno, dove chiunque si sentirà autorizzato ad installare centrali elettriche, seppur da fonti rinnovabili, fuori da ogni logica di soddisfacimento dei bisogni locali e soprattutto fuori da ogni logica di autorizzazione, stante l’aumento delle capacità di installazione attraverso una semplice dia (da 200 kw ad 1 mw) che di fatto renderà possibile fare tante piccole comunicazioni non soggette a particolari controlli per installazioni energetiche che poste una di fianco all’altra saranno centrali molto più grandi?…in un articolo precedente, bio-agiotaggio, ho avvisato su alcune “distrazioni” che potrebbero avvenire e che potrebbero anche riguardare altre forme di produzione da fonti rinnovabili, come l’eolico appunto…se poi, si decide di voler intervenire anche sui vincoli paesaggistici con un’accordo trasversale che mi pare la sintesi di quelle comparizie tra destra e sinistra che da sempre denuncio in questa regione, la frittata non solo sarà fatta, cotta e mangiata, ma rischia pure di andare di traverso all’interesse che i cittadini dovrebero avere per la salvaguardia di paesaggi che ben altre valenze, anche economiche (turismo ed agricoltura), potrebbero e dovrebbero avere