formatori di cavalieri

APOF-IL: PIÙ ATTENZIONE AL RUOLO DEI FORMATORI
 
18/01/2010 10.57.31
[Basilicata]

“Gli incontri itineranti promossi di intesa con l’AIF (Associazione Italiana Formatori) di Basilicata che hanno come tema centrale il ruolo del formatore, rispondono all’esigenza avvertita dall’Apof-Il di innovare il modo di fare formazione a partire dai professionisti del settore per individuare al meglio i suoi beneficiari e le sue finalità”. (????????????????????????????????????) 
A sostenerlo è il presidente dell’Apof-Il di Potenza, Antonio Giansanti aggiungendo che “è indispensabile spostare l’attenzione dai fattori di input della formazione ai risultati delle esperienze di apprendimento, comunque si siano realizzate. Non solo, la nuova concezione della formazione supera i vincoli formalistici dei luoghi, delle modalità e dei tempi in cui essa si svolge.(???????????????????????????) Per affrontare questa sfida – continua Giansanti – serve la messa a punto di coerenti e duraturi strumenti di monitoraggio e valutazione degli esiti dell’apprendimento da certificare secondo la logica dell’occupabilità e dell’adattabilità, oltre della maturazione educativa delle persone.(???????????)
L’Apof-Il – continua Giansanti – nel programmare la nuova attività 2010, in sintonia con l’Assessorato provinciale alla Formazione, non parte da zero ma piuttosto dalla vasta e differenziata offerta di iniziative formative che hanno coinvolto i diversi territori della provincia di Potenza, attraverso numerose opzioni ed occasioni importanti per un adeguato inserimento nel mondo del lavoro a molteplici soggetti, dal mondo giovanile a quello femminile, da chi ha perso il lavoro a chi si è avvicinato ad esso per la prima volta. (???????????)Un’attività complessa contenuta nel Piano di Attività Formative 2009, in attuazione del Piano di Formazione Provinciale 2008-2009, che ha coinvolto poco meno di un migliaio di allievi in un centinaio di corsi. I settori toccati – conclude – hanno privilegiato qualitativamente e quantitativamente aspetti più tradizionali come l’artigianato, pur affrontato in maniera innovativa, e quelli ultimamente più richiesti dal mercato del lavoro”. (??????????????????)

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a tutti i miei punti interrogativi so non esistere alcuna risposta, viste le logiche che sono dietro al business formazione professionale, ma almeno una domanda mi sia concessa….poco meno di un migliaio di allievi (se non sbaglio erano 950 o giù di lì) per un centinaio di corsi?…al costo di….. e con risultati?…ed anche qui maledettamente non c’è, nè ci sarà alcuna risposta 

2 pensieri su “formatori di cavalieri

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