abbiamo articolato la nostra proposta di programma sul ciclo dei rifiuti in un vero e proprio documento che diamo in versione sintetica, non potendo offrirlo in versione documentale intera vista sia la corposità che i dettagli tecnici, avvertendo che la parte sui rifiuti speciali verrà trattata a parte
- Ciclo dei rifiuti solidi urbani (rsu) organizzato su base regionale con formazione di un ambito terrotoriale ottimale (ato) unica e richiesta di liquidazione alle competenti amministrazioni provinciali dei rispettivi ambiti
- Formazione di un Consorzio Pubblico tra comuni, province e regione per la gestione dell’intero ciclo che ne garantisca l’assoluta competenza pubblica
- Assoluto divieto ad ogni forma di termovalorizzazione, anche attraverso impianti potenzialmenete succedanei (centrali a bio-massa) sull’intero territorio regionale e divieto di utilizzo di combustibile da rifiuti per i cementifici od impianti industriali che alla data attuale ne facciano già uso
- Indicazione della raccolta differenziata come volta al solo recupero delle frazioni mercelogiche e delle materie seconde, con esclusione di ogni forma di trasformazione in combustibile da rifiuti (cdr)
- Riduzione a monte della massa del rifiuto attraverso operazioni di incentivo/disincentivo volte ai settori produttivi e distributivi ed attraverso campagne mirate di sensibilizzazione alla racolta differenziata
- Trasformazione della tariffa per i rifiuti solifi urbani (tarsu) da tassa basata sulla consistenza immobiliare ed altri parametri a tariffa pagata per il conferimento
- Organizzazione sul territorio regionale di una raccolta domiciliare spinta con tariffazione puntuale e premiale/sanzionatoria del conferito, atta alla separazione delle cinque componenti merceologiche principali, dell’umido da compost e dell’indifferenziato con obiettivo 60%-70% di differenziazione in un anno
- Processi di recupero e selezione del materiale riciclato volto all’ottenimemto di materie prime seconde da conferire ai consorzi di recupero (in n. 5 impianti)
- Processi di compostaggio dell’umido (in numero 5 impianti associati ai succitati ed attraverso il compostaggio domestico) areobici e di bio-metanazione
- Processi di trattamento dissociativo bio-molecolare per le residue frazioni secche indifferenziate ed i residui di selezione e compostaggio (n. 2 impianti)
- Finanziamento iniziale del sistema del ciclo integrato dei rifiuti attraverso la legge regionale sulla reindustrializzazione ed altri fondi regionali e comunitari e gestione corrente alimentata dalla tarsu premiale, dai corrispettivi per le vendite di materie seconde e compost, dai risparmi dell’utilizzo diretto per le necessità del ciclo di bio-carburanti e bio-gas ottenuti dalla vendita degli stessi ai consorzi e municipalità dei trasporti, dai risparmi sui conferimenti in discarica
- Blocco alla costruzione di nuove discariche od all’ampliamento delle esistenti, messa in sicurezza degli impianti da chiudere, revisione delle gestioni ed impianti di video-sorveglianza delle discariche organizzati su un sito web indipendente ed atto al controllo casuale della popolazione
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