Comunicato stampa di Comunità Lucana – Movimento No Oil

incompatibilità e statuti.

In questo strano paese che è il nostro paese assistiamo ormai da molti anni a conflitti di interessi irrisolti che crediamo appartengano ad una sola persona, additata a ragione come un male frutto di cure mai fatte, dimenticando però che tali conflitti sono traversali agli schieramenti, alla geografia, alle istituzioni. Ed insieme ai conflitti di interesse, le incompatibilità tra ruoli.

Accade così che alla provincia di Potenza, con una delibera della giunta Lacorazza su una proposta di deliberazione di giunta a parere dell’ufficio affari generali ed istituzionali, venga modificato un articolo del regolamento di Polizia Provinciale, il n. 7, integrato con un comma che prevede testualmente “In caso di assenza o impedimento temporaneo del Comandante, qualora il Vice Comandante non sia stato nominato o sia a sua volta impedito, le funzioni relative sono temporaneamente assunte dall’Ufficiale di Polizia Provinciale più alto in grado. A parità di grado, varrà la maggiore anzianità di servizio nel Corpo. A parità di anzianità di servizio nel Corpo, varrà la maggiore anzianità di servizio presso l’Ente”.

 

Ora, a parte che ci si è dimenticati di provvedimenti di legge nazionali che prevedono che i parametri di attribuzione di competenze non possano basarsi sulla sola anzianità, ma su valutazioni curriculari e di competenze, assistiamo ad una palese violazione dell’art. 59 dello Statuto Provinciale ove si prevede al comma 1 che “I regolamenti e le relative modifiche, ove non sia stabilito diversamente dalla legge sono approvati con voto favorevole dei 2/3 dei consiglieri assegnati. Qualora non si sia raggiunta detta maggioranza, i regolamenti sono approvati, con votazione da tenersi, di norma, in una seduta successiva, a maggioranza dei consiglieri assegnati” – ed in questo caso l’approvazione è stata della giunta e non del Consiglio che è e rimane l’organo legislativo – ed al comma 2 che “I regolamenti sono pubblicati sull’albo pretorio per 15 giorni consecutivi ed entrano in vigore dal mese successivo alla pubblicazione, ove non sia stato stabilito diversamente dal Consiglio provinciale” – ed in questo caso l’applicabilità immediata del provvedimento di modifica del regolamento confligge ancor più palesemente anche rispetto al D.Lgs  267/2000 art. 134 comma 4 che prevede l’urgenza per l’immediata esecutività a fronte della non urgenza di dover modificare un articolo dello Statuto Provinciale in presenza di nome esistenti e che permettevano di individuare un comandante basandosi su principi generali ancorché non espressi nello Statuto stesso.

 

Spiace quindi notare che sia stata operata una forzatura che di fatto stravolge assetti di un organo importante per il controllo del territorio e della legalità, particolarmente in campo di reati ambientali.

 

Ma ben oltre le forzature, il comandante effettivo scelto in seguito alla modifica statutaria, il tenente Sangiacomo Michele, ufficiale della cui virtù e dedizione alla divisa ed al ruolo non ci sentiamo di dubitare affatto, rappresenta uno di quei casi di conflitto di interesse che all’apertura del comunicato denunciavamo, e più specificatamente di incompatibilità tra il suo ruolo di ufficiale di polizia giudiziaria, in questo caso addirittura di comandante di un corpo, e quello di assessore con delega alla viabilità ed al territorio nella giunta comunale di Satriano di Lucania, centrosinistra, il cui sindaco, Michele Miglionico, persona degna di rispetto, non può non tener conto di questa palese violazione – magari è una semplice dimenticanza? – delle leggi dello stato e delle leggi regionali.

 Che si provveda quindi subito all’accoglimento delle immediate dimissioni dalla giunta comunale di Satriano di Lucania che il tenente Sangiacomo vorrà consegnare al sindaco di detta comunità, o che sia il sindaco stesso a voler sollecitare tale atto di rispetto non solo formale delle normative.

Ma a guardar bene, tale incompatibilità riguarda anche un altro agente della stessa Polizia Provinciale, l’agente Vignola Daniele, assessore con delega ai trasporti, lavori pubblici, politiche ambientali ed energetiche presso la giunta comunale di Marsico Nuovo, centrodestra.

 

Anche in questo caso l’invito è alle immediate dimissioni dalla carica di assessore che l’agente vorrà presentare al sindaco ex pd, ora pdl della cittadina della val d’agri, Domenico Vita, che è invitato a sollecitare anch’esso il ristabilimento della legalità formale e non.

 Ed a guardar bene chissà quanti altri casi di incompatibilità potrebbero esserci in questa strana regione di questo strano paese, e ad un cittadino come gli altri, il sottoscritto, non resta che l’ingrato compito di ricordare ai presidenti di giunta, come agli ufficiali di polizia giudiziaria, come eventualmente a chiunque dovesse ricoprire ruoli pubblici viziati da incompatibilità, che il rispetto della Legge da parte di chi ne sia garante e custode sia alla base è la primaria base per il sereno e democratico vivere civile. 

Miko Somma,

 coordinatore regionale Comunità Lucana – Movimento No Oil