CENTRO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE, FIRMATO IL CONTRATTO |
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22/03/2010 18.51.51 [Basilicata] |
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(AGR) – E’ stato sottoscritto questa mattina a Potenza il contratto per la realizzazione del Centro di monitoraggio ambientale della Basilicata, che sarà costituito dal Centro di monitoraggio e prevenzione dei rischi naturali e di inquinamento e dal Sistema di monitoraggio ambientale della Val d’Agri. Ad aggiudicarsi la gara, per un importo complessivo di 4.917.934 euro, è stato il Raggruppamento temporaneo di imprese che ha come capofila Sma – Sistemi per la meteorologia. L’investimento sarà in parte sostenuto dall’Eni, in virtù del Protocollo d’intesa sottoscritto con Può essere avviato, così, un progetto che risale all’anno 2000 e che ha subito una serie di rallentamenti di carattere burocratico. L’appalto è stato affidato sulla base della qualità tecnica delle forniture proposte, sull’offerta economica e sulla qualità della gestione del servizio per un periodo di avvio di 18 mesi. Saranno forniti laboratori mobili, realizzate stazioni di monitoraggio, un centro di controllo e coordinamento che saranno collocati presso l’Arpab. Le stazioni di monitoraggio dovranno essere dotate di sensori per la misura dei parametri ambientali di diversa natura, per consentire l’analisi e la caratterizzazione dell’aria e dell’acqua. Per quanto riguarda, in particolare, l’area della Val d’Agri, è previsto un sistema di controllo dello stato qualitativo e quantitativo delle acque del fiume Agri, dei suoi affluenti e dell’invaso del Pertusillo. Saranno monitorati anche i movimenti del suolo: per il controllo delle frane sono stati individuati i siti di Maratea e di Miglionico. I laboratori mobili, invece, dovranno eseguire il controllo degli inquinanti atmosferici e l’analisi delle acque. I dati provenienti dalle diverse fonti (stazioni di monitoraggio, laboratori fissi e mobili, fonti informative esterne) saranno raccolti e organizzati dal Centro di controllo, che si occuperà anche di metterli a disposizione anche di altri utenti; si tratta, in sostanza, di un terminale i cui dati potranno essere utilizzati da altri soggetti secondo modalità e procedure proprie dei loro compiti istituzionali. Ai terminali del sistema, infatti, potranno collegarsi tutti gli attori del sistema economico, produttivo e di servizio: non solo i centri informativi e le reti di monitoraggio dei servizi pubblici per la sanità, l’ambiente, la formazione e l’educazione, i servizi tecnici dello stato e della pubblica amministrazione, ma anche imprese industriali, agricole e di servizio, enti per il sostegno e lo sviluppo dell’innovazione e le organizzazioni del lavoro: una strategia che si basa sull’esigenza di evitare sprechi e duplicazioni e di consentire al centro di interfacciarsi con altre iniziative, svolgendo un ruolo di razionalizzazione e coordinamento. In questo modo, il sistema potrà fornire un’informazione organizzata, che costituisca la base su cui può innestarsi l’attività conoscitiva di soggetti pubblici e privati. Il Centro di monitoraggio ambientale della Basilicata, fornendo gli elementi di conoscenza, consentirà di individuare le strategie ottimali di gestione del territorio, per determinare i legami causa-effetto. Si tratta di un processo dinamico: dalla conoscenza mirata del territorio, all’individuazione delle procedure di intervento, al monitoraggio dei risultati e, quindi, alla revisione critica degli obiettivi e degli interventi stessi. Sulla base delle disposizioni dell’Assessorato all’Ambiente della Regione – per consentire il massimo grado di trasparenza e di competenza per l’assegnazione di un appalto, nonché per la particolare importanza che questa attività riveste per la tutela e la salvaguardia ambientale del territorio – le offerte del bando la per la realizzazione del Centro di monitoraggio ambientale sono state valutate da esperti dell’università di Basilicata insieme ad un dirigente regionale. |
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e così dopo soli 10 anni (per motivi burocratici, s’intende) dalla data prevista parte un costoso monitoraggio di cui personalmente, visti i precedenti, esprimo tutti i dubbi, anche perchè a pochi giorni dal voto…palese l’intenzione di edulcorare la pillola per i riottosi ambientalisti che come il sottoscritto hanno sempre battuto sulla non esistenza di controlli che altri (l’assessore santochirico, che mi augurerei di non rivedere in consiglio) invece millantavano esistere…staremo a vedere…soprattutto l’intenzione di condividere i dati…io non mi fido affatto!!!…mi riservo ulteriori commenti