cia

avevamo già narrato del convegno in oggetto, leggfiamoci adesso delle proposte della cia…

LEGNO ENERGIA SUD, LE PROPOSTE DELLA CIA

 
13/04/2010 16.06.24
[Basilicata]
La Cia è presente con un proprio stand e con la propria associazione AIEL struttura di consulenza sull’energia da fonti rinnovabili, all’iniziativa denominata “Legno energia 2010, sud Italia” organizzata a Venosa nei giorni dal 16-18 Aprile. La nostra adesione, il patrocinio ed il sostegno convinto intende rimarcare la scelta strategica che la Cia ha fatto in materia di produzioni di energie da fonti rinnovabili”. Lo afferma, in un comunicato stampa, la stessa confederazione degli agricoltori. “Intendiamo affermare e praticare una rinnovata centralità del settore e delle aziende, dare un contributo alla produzione di energia e al nostro ambiente privilegiando l’oggetto “energia pulita”, ma anche i soggetti “azienda agricola” costruendo un protagonismo e ricadute positive per il mondo agricolo, e quindi reddito a favore degli Agricoltori. In questo contesto intendiamo sostenere la microcogenerazione, cioè la generazione diffusa di energia rinnovabile che vede protagonisti le PMI dei nostri settori economici tradizionali e gli imprenditori produttori e fruitori di questo importante prodotto. In ragione di queste valutazioni, riteniamo che questa iniziativa, possa essere l’occasione per fare il punto sul versante delle politiche agro-energetiche nella nostra regione, cosa si intende attivare, quali scelte fare, quali programmi e progetti realizzare in Basilicata. Su questo versante, come CIA ribadiamo che non è più rinviabile un puntuale approfondimento, un confronto di merito a livello regionale. Riteniamo necessario che il Governatore De Filippo, la nuova Giunta, il nuovo Assessore all’agricoltura, si adoperino per dare vita ad alcune importanti strumenti tesi a favorire e sviluppare in materia di agro-energie che rafforzino e consolidino il nostro sistema produttivo, imprenditoriale ed economico”. La Cia sostiene la necessità di definire il “piano ed il distretto agro-energetico regionale di Basilicata”.
La Cia, inoltre, chiede di modificare i contenuti dell’ultimo bando di attuazione del PSR 2007/2013 relativo alla misura 311 az. C “Investimenti per la produzione, utilizzazione e vendita di energia da fonti rinnovabili”.
Quattro le proposte principali di modifica della CIA: Prima di emanare un nuovo bando è opportuno capire come ha funzionato quello precedente per potervi apportare eventuali correzioni; La priorità accordata nel precedente bando ad impianti che consentono la cogenerazione (energia elettrica + termica) pur se giusta sul piano teorico, potrebbe portare al risultato pratico di finanziare solo e soltanto impianti a biogas, con esclusione degli impianti per la produzione di energia termica a biomassa legnosa; I microimpianti eolici, fotovoltaici ed idrici potrebbero essere di fatto non candidabili al bando; Tra le modifiche da apportare al nuovo bando si potrebbe prevedere l’assegnazione di una percentuale minima della disponibilità finanziaria complessiva del bando per ogni tipologia di investimento (ad es., 40% biogas, 40% centrali termiche biomassa etc.) nonché il riconoscimento di un punteggio aggiuntivo in favore delle iniziative proposte da due o più imprese associate”.

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ed è proprio quell’azione, la 311 gestita dall’ufficio di cui è dirigente, guarda caso, un certo di mauro, meno noto fratello del più famoso gabriele (arbea – erogazioni in agricoltura), che genera grossi dubbi (diciamo cosi)…senza allungarci ora sul tema, ma ci torneremo a breve e con qualche clamore, la cia che pur partecipa alle manifestazioni contro le centrali a bio-masse, proprio non vuol rendersi conto che le imprese interessate agli investimenti sulle bio-masse non lo sono affatto ai piccoli impianti a cogenerazione che pur sarebbero la strada per un utilizzo corretto delle bio-masse?…sono le bio-masse legnose ad interessare e con centrali a molti mw, non certo il microreddito delle aziende agricole…sono i rifiuti in ecoballe che si potranno bruciare ad interessare, non certo il bio-gas delle deiezioni animali…

prevediamo male o tra qualche anno la delinquenza organizzata avrà messo le mani sull’affare bio-masse (finte) in lucania?