CEA: PARCO MURGIA, LUOGO DA FERIRE IN LIBERTÀ
Il Centro di educazione ambientale denuncia episodi di incuria nell’aera Murgia Timone
17/04/2010 11.09.38
[Basilicata]
Con una lettera indirizzata al Prefetto di Matera, al Procuratore della Repubblica, alle forze dell’ordine, ed al dirigente dell’ufficio ambiente del Comune di Matera, il Centro di Educazione Ambientale di Matera ha denunciato alcune problematiche relative all’area di Murgia Timone nel Parco della Murgia Materana.
“In piena area parco – si legge nella nota a firma di Paolo Montagna, Direttore del Centro – in una zona di eccellenza per il valore ambientale, culturale e turistico, oltre al sistematico e consistente abbandono di effetti personali intimi, è in consistente aumento il rilascio di bottiglie di alcolici e superalcolici, oltre che di scarti di rosticceria.
E’ evidente e dimostrato che responsabili di questi illeciti, non siano i tanti turisti che affollano durante il giorno l’area protetta e che raccolgono il messaggio della cartellonistica istallata che invita a non sporcare ed a conferire i rifiuti negli appositi cassonetti.
Al contrario questi illeciti, sempre più difficili da tamponare per il centro di educazione ambientale che a titolo volontariato se ne fa carico da diversi anni, si verificano puntualmente durante le ore notturne da parte di nostri concittadini in quello che diventa non uno spazio da vivere in libertà, ma uno spazio da ferire in libertà.
Ma ancora più mortificante – si legge ancora nella nota – è stato aver raccolto la testimonianza fra gli altri di una coppia di esperti camperisti che in sosta notturna sul piazzale belvedere di Murgia Timone, dopo essere stati destati in modo molto turbolento in piena notte, hanno dovuto subire per circa 15 minuti ripetute violenze verbali da parte di un gruppo di giovani materani in cerca di divertimento.
Un triste episodio annotato nel lungo diario di questi viaggiatori con alle spalle esperienze in tutto il mondo: guardati a distanza e protetti e rispettati nel Kurdistan dai guerriglieri, e sbeffeggiati nella città Unesco, ovviamente da parte di una minoranza attiva non rappresentativa della intera pacifica e accogliente comunità”.