Comunicato stampa di Comunità Lucana – Movimento No Oil

Un presidente del consiglio regionale di garanzia democratica

  

Comunità Lucana – Movimento No Oil, all’approssimarsi del primo consiglio regionale della nuova legislatura consiliare, invita tutti i consiglieri regionali di Basilicata, la giunta, il suo presidente Vito De Filippo ed i relativi partiti a voler procedere in pieno accordo alla nomina di un rappresentante della minoranza alla carica di presidente del Consiglio Regionale.

  

Ciò allo scopo di rendere pienamente realizzato quel sistema di garanzie e tutele democratiche, che se nel passato trovava forma di realizzazione nella consuetudine di eleggere a tale importante carica proprio un rappresentante delle minoranze, è oggi purtroppo del tutto disattesa, sia a livello nazionale, che a livello locale, in favore di una soluzione tutta interna alle maggioranze che se non è palese ostacolo al libero dibattito politico, certo ne pregiudica potenzialmente lo svolgimento se e quando alla carica super partes debba prevalere la logica della casacca.

  

Tale pratica ci pare non possa portare, nonostante il formalismo di un’imparzialità purtroppo solo presunta del presidente dell’organo elettivo, che ad una forma di controllo della libertà degli eletti di poter giudicare ed esprimere i propri convincimenti secondo coscienza ed autonomia di giudizio, nell’ossequioso accordo al mandato senza vincoli che pur continuando ad essere un caposaldo del nostro sistema democratico, trova oggi limite sostanziale in una dittatura delle segreterie politiche dei partiti e nella redazione di ordini del giorno strettamente legati alle esigenze di queste ultime e non mai alla necessità che l’eletto sia il rappresentante di tutti i cittadini.

  

Pur sideralmente lontani dalle pratiche politiche delle minoranze presenti nel Consiglio Regionale di Basilicata alla data odierna, chiediamo quindi che ad un rappresentante di queste venga affidato dall’Assemblea stessa l’incarico di presiedere l’organo legislativo regionale, evitando al contempo che tale carica venga assunta da chi in passato, già presente nella stessa, abbia ingenerato dubbi morali sul proprio comportamento da consigliere, ancorché essi stessi non possano essere definiti colpevoli di alcun illecito fino al pronunciamento di merito degli organi giudicanti.

  

Chiediamo inoltre che si avvii a cura dello stesso presidente eletto la pratica dell’audizione sia in commissione che in consiglio di esponenti di associazioni, movimenti, gruppi politici sia pur non rappresentati nelle istituzioni quando costoro e le relative strutture ne facciano richiesta su temi di rilevanza generale ed in particolare su temi di carattere ambientale ed energetico.

  

Chiediamo ancora che venga istituito dal presidente eletto un ufficio di garanzia del cittadino, atto a più celere consegna agli interessati delle documentazioni da questi richieste e riguardanti gli atti del consiglio, della giunta e delle dirigenze di dipartimento se e quando l’argomento sia di carattere generale e tale da non potersi attendere la pubblicazione sul BUR ad onta di possibili obiezioni ed osservazioni da presentarsi nei termini previsti dalle vigenti leggi, tutto ciò in piena osservanza di convenzioni internazionali a cui il nostro paese e la nostra regione aderiscono.

  

Chiediamo quindi che tale carica rappresenti i cittadini prima ancora che gli eletti nell’assise.

  Miko Somma, coordinatore regionale