Incontro a Teano.

Il titolo del post non tragga in inganno… non si tratta dello storico incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II! Si tratta di questa “chicca” scovata sul Basilicatanet:

ANCI: SANTARSIERO PRESIDENTE COORDINAMENTO ANCI DEL SUD

13/07/2010 18.21.55
[Enti locali]

E’ nato oggi a Teano il Coordinamento delle Anci meridionali. Presidente è stato nominato Vito Santarsiero, presidente Anci Basilicata e delegato Anci per le Politiche per il Mezzogiorno. L’iniziativa vuole favorire una riflessione sui problemi del Sud e sostenere un’azione comune degli Enti Locali meridionali. Presenti a Teano, per la Basilicata, oltre a Vito Santarsiero, anche i due Vice Presidenti dell’ANCI Basilicata, Nicola Lopatriello, Sindaco di Policoro, ed Enzo Francomano, Sindaco di Rotondella, Presidenti e rappresentanti delle ANCI regionali del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia), il Presidente della Commissione ANCI “Mezzogiorno e Cooperazione”, Roccaldo Osanna, e il Delegato ANCI alle Politiche Comunitarie, Micaela Fanelli.
“Le politiche per il Sud devono essere politiche nazionali a favore dell’intero Paese. Non vogliamo creare una nuova ANCI meridionale, ma ribadire che l’unità d’Italia rappresenta un valore assoluto, all’interno del quale inserire le politiche a favore del Sud” ha detto Vito Santarsiero. Il compito del coordinamento, che si riunirà almeno una volta ogni tre mesi, sarà da un lato quello di sviluppare azioni e riflessioni su ciò che compete ai Comuni, in particolare cercando di migliorare la qualità della pubblica amministrazione, sviluppando azioni amministrative locali contro ogni forma di criminalità organizzata, e di lavoro sommerso. “Abbiamo altresì bisogno -ha aggiunto Santarsiero- che i Comuni svolgano un ruolo altrettanto forte nel definire le politiche per il Mezzogiorno, da qui la necessità di un’ azione di confronto con il governo nazionale e le Regioni affinché ci sia un protagonismo delle autonomie locali, in modo che le peculiarietà delle amministrazioni siano al servizio dei progetti di sviluppo del Mezzogiorno”.
Ogni qualvota l’Italia ha puntato sui Comuni, -ha concluso Santarsiero- non solo è cresciuta a ritmi maggiori degli ultimi 40 anni, ma il Sud è cresciuto più del resto del Paese. Ecco perché c’è bisogno di un grande protagonismo degli enti locali meridionali”. (bas – 04)

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Ci sia consentita una battuta sdrammatizzante: possiamo affermare che esista, comunque, un nesso tra l’incontro storico risalente all’epoca risorgimentale, e l’incontro attuale: questo continuo riferimento ad una unità nazionale che, probabilmente, preoccupa non poco i nostri uomini politici (preoccupati dai mal di pancia della Lega e, magari, preoccupati dei tanti movimenti “insorgenti” meridionali che rischiano di portare non poco scompiglio nel nostro beneamato sud?). Per il resto, c’è poco da aggiungere. Se la preoccupazione di sottolineare che “L’unità d’Italia rappreseenta un valore assoluto” fosse soltanto uno degli argomenti per non confessare, finalmente, che all’orizzonte non sono visibili spiragli di speranza? Se fosse solo una ammissione di incapacità progettuale della politica anche locale? Perché, caro Sindaco Santarsiero, il problema, secondo noi, è proprio questo: Se non si ha idea alcuna di dove si vuol andare a parare, si potrà organizzare tutti i coordinamenti di questo mondo… di strada se ne farà poca!

La lotta alla criminalità e al lavoro sommerso, siamo convinti di ciò, si può fare soltanto cominciando ad elaborare progetti per il futuro! Cominciando a pensare, magari, che il bene comune viene prima di qualunque altra cosa!

Ecco: progettualità. E noi di Comunità Lucana – movimento no oil, di progettualità non ne vediamo affatto!

Fermo restando il fatto importante che “Il compito del coordinamento, che si riunirà almeno una volta ogni tre mesi, sarà […]quello di sviluppare azioni e riflessioni su ciò che compete ai Comuni“, sarebbe ora che gli amministratori locali cominciassero a progettare il futuro delle città (meridionali e non) proprio partendo da ciò che compete ai comuni… preoccupandosi, una volta elaborati i progetti, di andare a fare lavoro di “lobby” presso il governo centrale. Perché una buona amministrazione la prima cosa che dovrebbe conoscere, è proprio ciò che serve alla comunità locale; una volta stabilito ciò che serve alla comunità locale, si ha il diritto di “pretendere” dai governi centrali di mettere in campo tutto ciò che può servire alla realizzazione di tali progetti.

Ma i comuni meridionali – e il Comune di Potenza, che è quello che ci interessa in particolare – hanno questa capacità di progettare il futuro? Alla luce di ciò che si è visto finora, possiamo affermare che ci sono fortissimi dubbi in proposito da parte nostra.

Meditiamo gente, meditiamo!

Antonio Bevilacqua

Responsabile di Comunità Lucana – movimento no oil per la città di Potenza e per le politiche sulle acque.