Un “eco-sviluppo” molto discutibile.

VAL D’AGRI, AUTILIO: PIOT E GAL STRUMENTI PER ECO-SVILUPPO

L’esponente dell’Idv auspica che le risorse istituzionali e finanziarie vengano utilizzate in modo efficace e coordinato

18/07/2010 17.38.24
[Basilicata]

(ACR) – “L’approvazione del Piot Val d’Agri Appennino Lucano – Lagonegrese e il finanziamento a favore del Gal ‘Akiris’ (Alto e Medio Agri e Alto Sauro) sono gli strumenti di spesa e di programmazione di interventi in grado di avviare, in concreto, la realizzazione del modello sostenibile di eco-sviluppo che abbiamo da tempo indicato per la Val d’Agri”. E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio regionale Antonio Autilio (Idv) per il quale “è necessario che i programmi sia nel settore turistico che in quello delle aree rurali rispondano ad una logica comune di obiettivi riferiti alla promozione, valorizzazione e fruizione delle risorse naturalistiche e dei beni culturali e contestualmente a quelle del territorio rurale e quindi ai prodotti alimentari e di qualità. L’approdo finale di questo lavoro – aggiunge – è la istituzione di un Distretto turistico – culturale Val d’Agri che ha nelle risorse storiche, archeologiche, artistico – monumentali, religiose (chiese e monasteri) e paesaggistico – naturalistiche gli attrattori di maggiore richiamo, e nel quale il fattore ruralità, anche per gli intrecci con l’agriturismo, ha grande rilievo”.

Nel sottolineare che “a differenza di altri segmenti turistici, il filone culturale nel nostro Paese sembra non conoscere crisi, come testimoniano i dati statistici sulle presenze e gli arrivi nelle città e nei comprensori d’arte e cultura”, Autilio evidenzia che “diventa indispensabile un coordinamento più stretto tra i vari soggetti istituzionali e privati che si occupano a vario titolo di turismo per evitare la dispersione di risorse e di energie. Per la Val d’Agri è finalmente matura una programmazione di azioni che coinvolgono direttamente la piccola e media impresa di settore, gli operatori, ristoratori, albergatori e commercianti con benefici positivi sull’economia locale e sull’occupazione diretta ed indotta. Per questo, il Parco nazionale Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese può diventare quella opportunità di sviluppo dell’economia locale che le popolazioni interessate si aspettano e pertanto diventa necessario riflettere sulle ragioni e gli ostacoli ancora esistenti per individuare in un’azione di cooperazione istituzionale tra Regione, Provincia di Potenza, Comuni ed Ente Parco un cronoprogramma di interventi. Le istituzioni – continua – devono intervenire concretamente, con azioni mirate, per ridurre le perplessità che ancora esistono in merito alle potenzialità di sviluppo innanzi indicate al fine di poter contribuire alla creazione di una vera e propria ‘cultura del Parco’ nelle cittadinanze interessate”.

”In Val d’Agri e nell’area del Parco – conclude Autilio – vi sono le condizioni giuste per consentire uno sviluppo omogeneo anche sotto il profilo turistico che può consentire di intercettare i nuovi flussi: le strutture ricettive, alberghiere e di servizi, sono notevolmente migliorate in qualità ed offerta di ospitalità, oltre che in quantità di posti-letto. Alle opportunità di richiamo, il Pertusillo, Monte di Viggiano, gli scavi di Grumentum, itinerari enogastromici, patrimonio artistico-religioso, centri storici, si aggiungerà il Parco dell’Energia che sarà finanziato con le royalties e che a breve sarà definito negli aspetti progettuali e di contenuto. E’ auspicabile che vengano indirizzate risorse istituzionali e finanziarie, pubbliche e private, in ottica di Public and Private Partnership (basti pensare alle straordinarie attività e potenzialità del sistema delle Fondazioni Bancarie in Italia) in modo più efficace e coordinato. Investendo sui settori primari, come avverrà con i Piot e i Gal, è infatti possibile dare avvio a un processo virtuoso che coinvolgerà con ricadute positive specie in termini occupazionali, anche settori sinergici quali infrastrutture, artigianato, industria ed altri servizi”.

__________________________________________________________________________________________________

Eco-sviluppo? Sembrerebbe una battuta di spirito, se non fossimo assolutamente certi del fatto che le dichiarazioni del consigliere di IDV, Antonio Autilio, sono di una serietà a dir poco sconcertante. La lettura dell’articolo sembrava una di quelle dichiarazioni di intenti che, bene o male, potevano far ben sperare in qualcosa di positivo. Ma alla fine, si è capito benissimo che tutto il disquisire di siti di importanza culturale, ambientale e naturalistico-agricolo, altro non erano che il classico specchietto per allodole! Infatti, il “Parco dell’energia” che, a detta di Autilio, “a breve sarà definito negli aspetti progettuali e di contenuto” ci fa capire quanto la politica non sia per nulla interessata alle bellezze artistico-culturali o alle bellezze naturalistico-ambientali di questa regione. Il “Parco dell’energia”, di cui già sentimmo parlare in una riunione del PO Valdagri l’anno scorso, è nelle intenzioni sia della giunta regionale, sia nei piani di qualche consigliere!

Bene: vedremo cosa hanno intenzione di “propinarci” quando avremo definiti gli aspetti progettuali e di contenuto. Ma abbiamo più volte ribadito la nostra contrarietà ad un progetto del genere!!!! E il perché è presto spiegato: se in tanti anni non si è riusciti ad attrarre visitatori, nonostante il patrimonio artistico-culturale e le bellezze naturalistiche e ambientali di cui la nostra regione è ricca – e questo perché, evidentemente, la volontà politica non c’è stata affatto- come possiamo sperare di attrarre visitatori con il parco dell’energia? Di più non vogliamo aggiungere, poiché è perfettamente inutile: chi vuol capire, ha già capito che si tratta dell’ennesima “trovata” per provare a sperperare soldi pubblici; chi non vuol capire…

Meditiamo gente, meditiamo!

Antonio Bevilacqua