Tariffe per servizi: nel 2009 aumenti.

Dal sito del quotidiano “La Repubblica”:

Dall’acqua potabile ai rifiuti tariffe alle stelle nel 2009

I dati del ministero dell’Economia sull’anno della crisi dei consumi e dell’inflazione a livelli bassissimi: si va dal +4,5% della raccolta dell’immondizia al +7,3 dei traghetti 

ROMA – Pesanti aumenti delle tariffe nel 2009, anno in cui gli italiani hanno stretto la cinghia riducendo i consumi e in cui i rincari sono stati tra i più bassi degli ultimi cinquant’anni. “In controtendenza rispetto all’evoluzione dell’inflazione complessiva, i costi dei servizi pubblici hanno fornito al sistema impulsi inflazionistici di una certa rilevanza”, comunica il ministero dell’Economia nella Relazione sulla situazione economica del Paese. Tra gli aumenti più consistenti quelli per l’acqua potabile (+5,9%) e i rifiuti (+4,5%). Più cari anche i biglietti dei treni e dei traghetti.

I prezzi delle voci sottoposte a regolamentazione (tariffe energetiche escluse) “hanno registrato fin dall’inizio dell’anno – si legge nella Relazione di via XX Settembre – una ripresa della dinamica di crescita, con tassi saliti da poco meno del 2% al 3,5% circa di fine 2009”. I rincari hanno riguardato sia quelle “controllate a livello nazionale, sia quelle regolate localmente”.

Se l’aumento generale può risultare contenuto (+1,3%) perché comprensivo del calo delle tariffe energetiche, spiccano gli aumenti di molte delle voci: dal +7,3% dei traghetti al +4,6% dei treni, dal +5,6% dei servizi postali al +4,4% per l’ingresso nei musei.

“Tra le voci più importanti per i bilanci delle famiglie – si legge nel dossier del ministero – la dinamica inflazionistica si è confermata notevolmente sostenuta, oltre che in accelerazione, per gli esborsi relativi all’acqua potabile e ai costi della raccolta dei rifiuti urbani: nel caso della prima la crescita media annua è risultata appena inferiore al 6%, mentre per la seconda voce è stata del 4,5%”.

Infine il Tesoro rileva che nella media del 2009, la crescita dei prezzi per l’insieme delle tariffe non energetiche è stata del 2,5%, in aumento rispetto al 2,1% del 2008 e oltre un punto e mezzo più elevata rispetto a quella dell’indice generale.

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Cosa si può aggiungere? Ce ne sarebbero di cose da dire, ma una su tutte rimane la seguente: se ci facciamo caso, tutto ciò che è aumentato, a livello di tariffe, riguarda un po’ quella serie di servizi che viaggiano verso la privatizzazione (come Servizio Idrico e Raccolta rifiuti urbani) e quei servizi che hanno conosciuto la privatizzazione (ma Bersani amava chiamarla “Liberalizzazione”) negli anni precedenti (come Poste Italiane e Trenitalia). Ora, in un periodo nel quale è stato chiesto di fare sacrifici, un aumento delle tariffe per servizi per lo più essenziali, ci pare una cosa abbastanza irritante! Non osiamo pensare cosa succederà nel momento in cui verranno formalizzate le privatizzazioni di Servizio Idrico e Raccolta rifiuti (anche se si continuerà a “giurare e spergiurare” che non si privatizzerà!!!).

Meditiamo gente, meditiamo!