Fondamentalismo o buonsenso?

Copio e incollo dal sito Basilicatanet un comunicato di qualche giorno fa

Mazzeo Cicchetti su estrazioni petrolifere

23/08/2010 12:

Quando si tratta di petrolio – sottolinea il consigliere regionale dell’Idv – viene meno anche quell’impegno ambientalista registrato per altre vicende”.

ACR“Diversi sono gli aspetti che creano dubbi ed allarme sulle problematiche che riguardano il ciclo del petrolio. Per esempio, gli effetti delle quantità ‘minime’ di sostanze tossiche immesse nell’ambiente dalle attività estrattive, sebbene tollerate dalle leggi vigenti, meriterebbero verifiche a distanza. Qualche autorevole ricercatore porta avanti un’ipotesi di lavoro secondo la quale, nel tempo, anche la presenza ‘minima’ di sostanze tossiche crea conseguenze negative all’ambiente ed alle persone”. Lo afferma il consigliere regionale Enrico Mazzeo Cicchetti del gruppo Idv, sottolineando che “il fatto incontrovertibile è rappresentato dall’incremento di alcune malattie, a partire da quelle tumorali e respiratorie. Più sconcertante è la scelta di posizionare un pozzo di estrazione a breve distanza dall’Ospedale di Villa d’Agri. Preoccupa il pozzo e non può che preoccupare e sollevare interrogativi il silenzio per questa decisone adottata impunemente dalle compagnie petrolifere.
Quando si tratta di petrolio, purtroppo, viene meno anche quell’impegno ambientalista registrato in altre occasioni, come nella vicenda di Scanzano e in quella della centrale del Mercure”.

“Deve essere chiaro – sottolinea l’esponente dell’Idv – che le estrazioni petrolifere, malgrado sofisticati meccanismi di salvaguardia, creano danni di vario genere. Nel Texas si fa una distinzione tra aree destinate ad estrazione e quelle destinate all’agricoltura e al turismo. Si preferisce limitare le aree di estrazione alle zone meno abitate. Bisogna prendere atto che il contesto internazionale e nazionale invogliano le compagnie petrolifere a scegliere l’Italia, la Basilicata, addirittura le coste, per le condizioni più favorevoli. Royalties basse e vincoli limitati”.

“Gli Usa, dopo la brutta esperienza del Golfo del Messico – fa notare Mazzeo Cicchetti – hanno posto maggiori vincoli e limitazioni, molto simili a quelli posti nel resto dell’Europa. Purtroppo la crisi finanziaria, che ha colpito soprattutto i comuni come quelli lucani, fa accettare qualsiasi attività che può realizzare un minimo d’introiti. A fronte delle necessità dei Comuni, di fare a tutti costi ‘cassa’, corrisponde l’arroganza delle compagnie petrolifere che hanno come unico scopo la produzione del petrolio. Non possiamo ignorare che le esigenze economiche fanno accettare i danni piccoli e grandi, a breve e lungo termine, che si determinano per le attività estrattive. Si finisce, così, per compromettere lo sviluppo agricolo ed agrituristico della Val d’Agri.Tante volte si è affermato che agricoltura, turismo e ambiente costituiscono risorse strategiche per la nostra regione.
I danni prodotti dalle attività estrattive rappresentano un’eredità ‘pesante’ che noi consegniamo alle future generazioni; un ‘boccone’ avvelenato!”.

“Restano ancora continua il consigliere – punti non chiariti; ad oggi nessuno ci ha detto quando e come si realizzerà lo smaltimento (non solo lo stoccaggio) delle scorie prodotte dai sondaggi e dalle estrazioni. Un’informazione più accurate e diffusa andrebbe fatta sullo stato delle falde acquifere. Pur volendo fare un ragionamento cinicamente economicistico, i conti non tornano.
Le attività estrattive, nella Val d’Agri, non hanno prodotto l’atteso sviluppo, con nuove attività economiche e con un aumento significativo dei livelli occupazionali. Tanti giovani della Valle, laureati e non, sono stati costretti, ieri ed oggi, ad emigrare. Una situazione, per molti aspetti. di precarietà che rende il futuro sempre più incerto”.

“In sintesi – conclude Mazzeo Cicchetti – i pochi vantaggi per le casse di alcuni Comuni della zona, non giustificano i danni all’ambiente e alle persone, che comprometteranno ogni processo di crescita alternativo. Il pozzo a pochi metri dall’Ospedale non è solo una violenza verso coloro che soffrono e si vanno a curare nella struttura, ma rappresenta una vergogna per tutti noi che non abbiamo saputo tutelare adeguatamente gli interessi dei più deboli”.

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Insomma, viene da dire: quando tutto ciò che il Consigliere Mazzeo Cicchetti ha illustrato in questo comunicato eravamo noi del Comitato no oil lucania e di Comunità Lucana – Movimento no oil a dirlo, qualcuno ci additava come “fondamentalisti”. Oggi, leggendo questo comunicato, verrebbe da pensare che tanto fondamentalisti, noi, non lo fossimo affatto! Le considerazioni del Dott. Mazzeo Cicchetti sono considerazioni dettate dalla sua competenza professionale: noi non dimentichiamo che il dottor Mazzeo Cicchetti vanta un curriculum professionale di tutto rispetto. Allora la domanda sorge spontanea: Fondamentalista anche il Consigliere del gruppo IDV (non dimentichiamo che esponenti di questa parte politica non hanno avuto remore ad appore la firma in tutte le delibere riguardanti le estrazioni petrolifere)? Immaginiamo che qualcuno possa pensare che un avallo, da parte nostra, di ciò che ha dichiarato il consigliere del gruppo IDV, possa essere un tentativo di difendere a tutti i costi quella che da sempre è stata la nostra posizione, ma crediamo che il Dott. Mazzeo Cicchetti non sia un fondamentalista; semplicemente, siamo convinti del fatto che ciò che mette sul tavolo politico altro non è che Buonsenso e, ovviamente, la sua esperienza pluriennale di medico.

Meditiamo gente, meditiamo.

Antonio Bevilacqua.