il mercure

I lavori del Consiglio regionale


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Il Consiglio ha, poi, approvato a maggioranza, con 22 sì, e l’astensione del consigliere Rosa (Pdl), una mozione sottoscritta da tutti i capigruppo sulla Centrale del Mercure. Il documento, che riformula un testo presentato in precedenza dai consiglieri Autilio e Benedetto (Idv) e Mollica (Mpa), esprime “un orientamento contrario alla riattivazione della Centrale del Mercure, un progetto che stride con le scelte della Regione Basilicata in materia energetica e di sviluppo delle fonti rinnovabili contenute nel Piear”, e impegna la Giunta regionale “ad adottare ogni idoneo atto per proporre impugnazione, nelle pertinenti e competenti sedi giudiziarie/amministrative, entro termini utili, avverso il provvedimento autorizzativo al progetto Enel relativo alla Centrale elettrica della Valle del Mercure, pubblicato sul Bur della Regione Calabria in data 5 ottobre 2010, al fine di ottenerne l’annullamento e l’immediata sospensiva.

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bene, pare che la ragione abbia avuto accesso per una volta nel consiglio regionale…rimane il punto nodale però che nel piear nostrano sono state approvati 50 mw da bio-masse, peraltro già ampiamente superati dalla somma dei mw delle centrali di tricarico, stigliano, ferrandina e da tutte le altre che affollano il panorama del “brucia che ti passa” lucano…la contraddizione è forte e necessita di un’ampia discussione sul tema che non può fermarsi al no consiliare con cui “si impegna la giunta” per la centrale del mercure (in territorio calabrese solo per pochi metri) la cui riattivazione è stata autorizzata dalla regione calabria, ma che deve svolgersi serenamente nella certezza che se la legge nazionale (decreto lunardi) e regionale lucana autorizzano di fatto la combustione di cdr (combustibile da rifiuti) nelle centrali, avendo reso equipollente lo stesso alla legna ecologica, si può star certi che rifiuti saranno bruciati…la basilicata retroterra “caldo”, anzi rovente, delle eco-balle accumulate durante l’eterna crisi campana, questa è la realtà di cui la giunta de filippo e lo stesso consiglio si son fatti carico con l’approvazione ad occhi chiusi del piear…vedremo quale sarà l’atteggiamento reale della giunta “impegnata” contro il si calabrese alla centrale del mercure e ci auguriamo che simile atteggiamento, del resto tutto da verificare nella pratica degli “spondismi” politici (qualche dubbio a riguardo lasciatemelo nutrire, visti molti precedenti) sia preludio ad un vero e proprio ripensamento che annulli le scelte lucane sulle centrali a bio-balle e che riporti il tema della combustione di bio-masse nel suo vero alveo di discussione, quello di una fonte residuale che va pensata e realizzata solo in dimensioni ridotte ad 1-2 mw e solo in quelle realtà dove il cippato ed i residui vegetali siano realmente locali e frutto non di “coltivazione industriale” dei boschi, ma di manutenzione attenta degli stessi, non di agricoltura no-food, ma di attenzione alla intera filiera agricola e zootecnica, non di promesse di occupazione a fondo perduto, ma di reale ed attenta valutazione di ciò che si guadagna in rapporto a ciò che si rischia di perdere…

una nota, anzi due, a margine…mi son preso da una agente del corpo forestale dello stato l’appellativo di “fomentatore”, quando chiedevo di poter accedere come cittadino ed esponente politico ai lavori del consiglio, poichè di fatto l’accesso allo stesso era ancora bloccato nel pomeriggio, quindi oltre il ragionevole blocco che era stato opposto durante la mattina visto il numero di persone presenti (quando comunque ero riuscito facilmente ad entrare per assistere)…avevo semplicemente fatto osservare che come cittadino avevo diritto ad entrare e visto che la capienza dell’angusto spazio riservato agli “pettatori” era terminata, c’era comunque un televisore in una sala di disimpegno attiguo in cui poter far accedere le persone che volevano assistere…giudicate voi se il sottoscritto è un fomentatore o non piuttosto uno che chiede ciò che ragionevolmente gli spetta in quanto portatore di diritti soggettivi…al mio appellativo poi di “questi si son piazzati qui davanti” (erano di fatto disposti in manipolo di fronte al cancello semichiuso”), mi è stato obiettato dalla stessa che avevo usato la parola “questi”…ho fatto osservare che fino a prova contraria la parola questi è una parola del vocabolario italiano e basta…piccoli e normali battibecchi…non me ne voglia l’agente in questione, ma una divisa a me suggerisce qualcuno con cui collaborare per il bene comune (sarò un ingenuo credulone, ma voglio ostinatamente continuare a crederlo), e non certo un avversario seppur solo dialettico…seconda nota, non mi fido dei sindaci e di alcuni sindaci, punto!!!