ancora ci sono nemici?

come mi viene spesso riportato, pare che in seguito ai miei articoli “i nemici di comunità lucana” molta gente si sia sentita offesa e serbi per il sottoscritto un profondo rancore…

bene, mi duole dire che tale rancore esisteva anche prima, latente, strisciante ed ipocrita ed esattamente come il rancore attuale non fondato su alcun elemento politico in quanto tale, bensì molto spesso usandosi una mia presunta volontà di primeggiare in tutto come foglia di fico per coprire ben altre inadeguatezze che non riescono ad esprimersi in un convinto e convincente percorso umano, prima ancora che dialettico e quindi politico…

io non serbo e non ho serbato mai alcun rancore per alcune delle persone citate, semmai mi sono chiesto se esisteva qualche motivo che portava invece al loro rancore…il personalismo, il protagonismo, il senso di auto-sufficienza di cui mi si accusa spesso lo lascio al giudizio delle persone che criticamente possono giudicare il mio operato che da anni non lesino alla conoscenza di tutti coloro che leggono questo blog e che incontro nei miei lunghi giri attraverso questa terra in appoggio a rivendicazioni locali che vorrei solo si inserissero in una rivendicazione del territorio a più ampio raggio…

ma alla luce delle cose che denunciavo e che si sono svelate con chiarezza nella portata di alcuni avvenimenti, non mi sento di spostare una virgola al mio racconto, che è e rimane la più pura verità cronistica…certo le cose si possono leggere e devono leggersi da più parti, ma sfido chiunque degli “offesi” a dire che le cose non andarono così…

io non accetto patenti di verità o di democrazia da nessuno che usi l’arma del parlare alle spalle, così chi ancora rifiuta di ammettere che ciò che accadde (ed io ho denunciato) furono  errori anche in buona fede, tattiche sbagliate, percorsi in cui sentimenti umani, ancorchè disdicevoli, presero il posto di ragioni politiche poste a difesa di questa terra, si faccia un serio esame di coscienza prima di osare ancora aprire bocca per una strategia del fango che è troppo facile condannare all’esterno senza prima essersi guardati le mani lorde…

non penso al passato, come appare chiaro suppongo da tutto ciò che dico, ma se il presente è il fondamento del futuro, quel presente su ragioni di verità anche storiche va fondato…perciò basta con le “cazzate da cortile” e chi ha voglia di lavorare con i fatti e non con le parole, con l’impegno e non con gli slogan, si faccia pure avanti!!!