comunicato stampa di comunità lucana-movimento no oil

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Il presepe vivente ed i re magi.

  

Nell’ampia cronaca che il TG3 regionale ha dedicato al presepe vivente da Guinness dei primati che un imbalsamato retore impiegato presso la regione Basilicata ci illustrava a partire da una etimologia della parola presepe di cui gli saremo eternamente grati, abbiamo appreso così di avere tale vanto che ci consegna alle cronache mondiali e di cui saremmo altrettanto grati di conoscerne il prezzo a carico della collettività. Ma la giornata riserva altri motivi di giubilo.

 

 

L’impaginazione del giornale certo ha peccato nel non considerare l’importanza connessa al presepe vivente di Matera di un altro avvenimento, la conferenza del PDL lucano, che ci consegna la novità di avere un altro Re Magio, dopo Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, ecco re magio Viceconte che, di certo guidato dalla cometa di Arcore, giunge a noi a recar doni, lo sconto benzina che arriverà presto, ed ancor più gradito, un altro centro olii targato ENI.

  

A caval donato non si guarda in bocca, recita l’adagio, ma dal momento che oro, incenso e mirra non bastano ad apparecchiar desco per i lucani, i doni del quarto Re Magio di sicuro apparecchiano una bufala mediatica, dispersiva economicamente e diseducativa energeticamente che questo sconto sui carburanti rappresenta per la nostra regione nonostante l’iter procedurale da legge costituzionale che di sicuro lo ha accompagnato, visti i suoi tempi ed il grande impegno profuso dai parlamentari, ma ad aumentare le portate del lauto pasto ci pensa il nuovo centro olii promesso dall’ENI per bocca del re magio, come se uno non bastasse già con il suo carico di veleni che ancora ci si ostina a considerare come allarmismo di esasperati ideologici ambientalisti.

  

A dar ascolto al canto dell’ENI – e come non credere che gli organismi regionali non cantino anche loro visti i precedenti – la nuova nuvola all’essenza di uova marce scaturita dal centro olii di Viggiano è l’ennesima prova che tutto funziona davvero bene in quell’impianto e che non ci sono rischi per la salute umana. Un semplicissimo calo di tensione elettrica avrebbe causato il non trattamento di una piccola quantità di residui subito dirottati dal sistema verso le torce per essere combusti, questa la motivazione che ci porta anche questa volta in regalo l’ENI – ma che vogliamo sindacare sui regali? – tutto va bene a Viggiano come recita il salmo natalizio.

  

Capita allora che ci arrivi anche un altro regalo, una Società Energetica Lucana acchiappa-tutto che l’accordo siglato tra Regione e Province di Potenza e Matera, mette al centro della scena energetica locale, delegandogli funzioni di privativa per le forniture senza alcun organo di controllo a sindacarne gli atti che non sia la Presidenza della Giunta Regionale, ed affidandogli la gestione di fatto dei rifiuti a scopo di incenerimento (CDR) nell’ennesimo scavalco delle procedure, dovendosi prima approvare linee guida sui rifiuti e sulla gestione del ciclo dei rifiuti che non esistono, con una sostanziale surroga delle potestà AATO rifiuti regionale che, pur già morta da decretazione nazionale, istituzionalmente avrebbe dovuto gestire il ciclo stesso.

  

Si realizza con questo accordo una forzatura procedurale che affida surrettiziamente la gestione del CDR alla SEL senza che alcuna pubblica e democratica discussione sia avvenuta in sedi istituzionali competenti, tale almeno il senso dell’affidamento alla società energetica della potestà di concludere accordi aventi ad oggetto la produzione energetica da fonti non fossili attraverso la cogenerazione e la trigenerazione con soggetti privati di cui non si fatica ad intuire le intenzioni di realizzare impianti di termovalorizzazione in questa regione atti alla combustione delle eccedenze di rifiuti campani.

  

Certo è che se questo movimento vede il male ovunque, alcuni soggetti politici trasversali non fanno molto per nasconderlo e per rendersene conto basta dare un’occhiata al consiglio di amministrazione SEL, fotocopia della spartizione clientelare di una terra che qualcuno vuol ridotta a pila elettrica.

  

Il presepe vivente più grande del mondo, la scoperta di un quarto Re Magio con i suoi doni, l’accordo sulla SEL, per una regione dai piccoli numeri sono davvero troppi regali in un solo giorno.

Miko Somma, coordinatore regionale Comunità Lucana – Movimento No Oil