le energie ir-rinnovabili lucane

Fonti rinnovabili, approvate linee guida per gli impianti

29/12/2010 13:42

L’assessore Restaino illustra gli obiettivi del disciplinare predisposto dal Dipartimento Attività Produttive

AGR Su proposta dell’assessore alle Attività Produttive Erminio Restaino la Giunta regionale di Basilicata ha approvato la disciplina per l’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e le linee guida tecniche per la progettazione degli impianti.
“Il disciplinare – spiega l’assessore Restaino- ha come obiettivo quello di consentire di accedere alla libera attività di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in condizioni di uguaglianza e senza discriminazioni nelle modalità, condizioni e termini per il suo esercizio”.
Sono soggetti ad autorizzazione unica regionale le seguenti tipologie: impianti per la produzione di energia elettrica da fonte eolica con potenza superiore a 1000 kW; impianti solari termodinamici; impianti fotovoltaici con potenza superiore a 1000kW; impianti per la produzione di energia elettrica da biomasse con potenza elettrica superiore a 999 kWe ; impianti idroelettrici con potenza elettrica superiore a 250kW.
Sono soggetti alla disciplina della Denuncia di Inizio Attività: impianti per la produzione di energia elettrica da fonte eolica con potenza non superiore a 1000 kW; impianti fotovoltaici non integrati con potenza non superiore a 1000kW; impianti fotovoltaici per autoconsumo; impianti per la produzione di energia elettrica da biomasse con potenza non superiore a 999kW; impianti idroelettrici con potenza non superiore a 250kW; rifacimento di impianti fotovoltaici ed eolici esistenti che non comportino variazioni della potenza; varianti non sostanziali ai progetti approvati.
Sono soggetti a semplice comunicazione: gli interventi di incremento dell’efficienza energetica che prevedano l’installazione di singoli generatori eolici e l’installazione di impianti solari termici o fotovoltaici nei tetti.
L’assessore Restaino ricorda inoltre che “in seno alla Conferenza dei servizi potranno essere prescritti interventi di miglioramento ambientale finalizzati alla mitigazione degli impatti riconducibili alla realizzazione del progetto”.
L’assessore evidenzia che “nel caso di costruzione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili di potenza superiore a quella prevista nell’appendice A al Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale, sarà valutato un progetto di sviluppo locale. Tale previsione – spiega Restaino – si rende necessaria per favorire positive ricadute sullo sviluppo regionale e locale, sul miglioramento della coesione sociale e sull’incremento della competitività territoriale. La Regione Basilicata – conclude Restaino- renderà pubbliche, anche tramite il proprio sito web, tutte le informazioni sulle autorizzazioni suddivise per tipologia, potenza dell’impianto e localizzazione”.

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nulla di nuovo quindi rispetto a quanto questo movimento ed il sottoscritto (e solo e soltanto noi, purtroppo) hanno denunciato il giorno stesso dell’approvazione del PIEAR (da leggere il nostro lunghissimo commento alla notizia)…il far west puro e semplice sulle rinnovabili che invece avrebbero potuto (e per certi versi ancora potrebbero) una grandiosa occasione per questa regione…ciò che ci ha sempre proccupati è quella parte degli impianti soggetti alla sola DIA (dichiarazione di inizio attività), una semplice comunicazione firmata anche da un geometra o da un perito, presentata agli uffici tecnici comunali, di inizio delle attività di costruzione dell’impianto…l’ufficio tecnico del comune ha pochi giorni di tempo (60) per esprimere un parere, ma ciò non comporta il non inizio del lavori fino a quella data, data alla quale in mancanza di pareri negativi il progetto si intende per il silenzio-assenso approvato…ora, capiamoci bene, se una ditta vuol costruire un impianto, per maggiore facilità sceglierà la taglia fino ad 1 mw che non comporta i problemi burocratici di autorizzazioni preventive, ma essendo l’impianto a quel punto poco appetibile economicamente (gli incentivi più che la produzione in se stessa), la possibiltà che si scelgano trucchetti è palese…come?…progetto più impianti uno vicino all’altro e presento tante DIA per quanti sono gli impianti, prefigurando una sostanziale indipendenza degli uni rispetto agli altri…l’importante è che la distanza tra gli impianti non sia inferiore a 500 metri, come da leggi regionali approvate…una surettizia inadempienza della regola che li vorrebbe soggetti ad autorizzazione preventiva, un trucco, una scappatoia…ora è probabile che qualche “moderato” (abbondano soprattutto tra le fila del PD – ahimè! – quelli che ti oppongono un “non è così”, ma non ti dicono mai perchè non è così, probabilmente perchè non lo sanno neppure loro) dica che siamo noi a vedere le cose tanto malvagie…beh, ora hanno elementi per giudicare se quanto diciamo sia vero o meno!!!…da ricordare cmq che solo per l’eolico le previsioni sono per 981 mw più quota SEL, che a conti fatti e viste le regole dell’assessore restaino (l’anuro), è facile diventino 981 pale più 60-90 presiste come quota SEL…da non dimenticare però che solo le domande giacenti in regione e presentate prima dell’approvazione del PIEAR e sottoposte alla moratoria sull’eolico alla data attuale sono per 1346 mw…vogliamo che non si trovi una scappatoia anche per quelle?…una foresta di pale eoliche, ecco ciò che ci si deve aspettare

queste saranno si energie rinnovabili, ma consumano il territorio per regalare soprattutto certificati verdi al mercato delle emissioni…

di fatto ora abbiamo le energie ir-rinnovabili lucane