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Carretta (Pd), rispettiamo il Codice etico

22/01/2011 12:45BAS“Sempre più spesso invece si sente parlare di “questione morale”, associata all’etica che in politica dovrebbe guidare i comportamenti di coloro che ricoprono ruoli di responsabilità. È fondamentale infatti che vi sia un’etica a regolare i comportamenti dei politici, si tratta di una necessità di cui un paese civile non può fare a meno”. Lo afferma, in una nota, Gianpaolo Carretta, capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Potenza.
L’idea di proporsi all’elettorato non solo muniti di un programma di governo, ma anche accompagnandolo con la proposta di un codice di comportamento etico fatto di regole scritte che ogni membro della coalizione è tenuto a rispettare, getterebbe delle ottime basi tra l’elettorato e la politica”. Inoltre, “L’adesione a un sistema etico avente il carattere della volontarietà o meglio della non obbligatorietà, al contrario delle leggi aventi un carattere vincolante per tutti i suoi cittadini, – aggiunge Carretta – determinerebbe a maggior ragione quel senso di appartenenza al partito politico che si sceglie”. A questo riguardo “il Partito Democratico, già da tempo ha approvato un Codice Etico al quale i suoi aderenti si attengono, fondato prima di tutto sul riconoscimento della Costituzione italiana come fonte primaria delle regole della comunità politica, ma fondato in linee generali su di una politica basata sull’ascolto dei bisogni della società, sul contrasto di ogni forma di discriminazione nel nome dell’uguaglianza sostanziale, sul confronto democratico, sull’impegno politico vissuto con responsabilità, sul rinnovamento dei gruppi dirigenti, che devono ispirare il proprio stile politico all’onestà e alla sobrietà, utilizzando i mezzi di comunicazione per favorire una informazione corretta dei cittadini sulle questioni politiche ed istituzionali”. “Adesso la sfida è nel far rispettare – conclude Carretta – in modo puntuale, rigoroso e democratico i principi contenuti nel Codice Etico del Partito Democratico, in quanto gli elettori ci giudicheranno per le capacità e la coerenza rispetto agli impegni declamati ed assunti in nome di una politica migliore, meno cinica e più idealista”.
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riporto non per una precipua carica etica che il personaggio in questione detenga (ricordo che si prese un bel vaffa in un incontro durante le comunali per potenza quando invitò al voto utile per il pd…ehehehe), ma per sottolineare l’ipocrisia di dichiarazioni che chiunque di noi nella pratica sa non appartenere affatto alla generalità degli uomini pd che gestiscono potere, ma semmai solo ad alcune eccezioni lodevoli…dovrei allora allungarmi sulla pratica delle consulenze che attraverso municipalità “amiche”, taluni referenti di partito usano per crearsi un reddito per la loro stessa attività in quelle organizzazioni…non so, ma mi pare poco etica come pratica!!!…e soprattutto pone una problematica di ipocrisia che non mi pare nella sostanza molto dissimile da certe pratiche berluskones, a sottolineare il fatto che il berluskonismo è una malattia che affonda le sue radici ovunque e per qualunque parte politica, ponendo forte la questione dell’eticità reale della gestione e non solo dello sbandieramento di un tema in questi giorni molto à la page