ogni tanto si svegliano

Legambiente su illegittimità decreto in materia di nucleare03/02/2011 19:04

BAS Legambiente in una nota stampa sottolinea che per realizzare qualsiasi infrastruttura è necessaria la condivisione con il territorio, a maggior ragione per impianti che condizionano lo sviluppo futuro dell’area che li ospiterà. Questo vale ancor di più per le centrali nucleari che hanno un fortissimo impatto in termini d’inquinamento locale e che sono molto discutibili dal punto di vista della sicurezza.
È quello che Legambiente ha sempre affermato sul nucleare ed è quello che di fatto ha sancito oggi la Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la parte del decreto attuativo della legge delega in materia di nucleare nel punto in cui non prevede che la Regione, anteriormente all’intesa con la Conferenza unificata, esprima il proprio parere sul rilascio dell’autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio degli impianti nucleari.
Nel dichiarare l’illegittimità costituzionale dell’art. 4 del decreto legislativo 15 febbraio 2010 sulla localizzazione delle centrali nucleari e dei depositi di stoccaggio, la Corte Costituzionale ha quindi ribadito, in maniera ineccepibile, quella che è la precisa prescrizione dell’articolo 117 della Costituzione, secondo cui la produzione, il trasporto e la distribuzione dell’energia fanno parte delle materie che la Carta definisce di legislazione concorrente.
La sentenza della Corte – dichiara Legambiente – stabilisce dunque in maniera inequivocabile che le Regioni dovranno fornire il loro parere preventivo sulla possibilità di costruire una centrale atomica sul loro territorio e che il Governo non potrà “centralizzare” la scelta.

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ogni tanto si svegliano, dunque, ma dicono cavolate di propaganda fluff-flaff nel perfetto stile “morfeo” che li contraddistingue…la corte non può dire nulla nel merito della legge, ma solo esaminare la congruenza di questa ai principi costituzionali (tra i quali infatti viene giustamente ricordato l’art.117) e nello specifico ha parlato di parere obbligatorio, ma non vincolante da parte delle regioni in materia di impianti nucleari…un dettaglio non da nulla, poichè se da un lato stabilisce che deve esserci comunicazione e sinergia tra stato e regione sull’allocazione degli impianti stessi, dall’altro stabilisce una gerachia di valori che in nulla tocca la sostanza della legge che tale rimane, una legge, e che come tale monocraticamente lo stato potrà applicare nello specifico…attenti quindi non solo a scanzano (sito storico ma che le tecnologie attuali di deposito in superficie escluderebbero dalla lista), ma soprattutto alla zona di irsina (dove tra l’altro il pd del materano fa battaglia contro il vincolo paesaggistico che il ministero dell’ambiente voleva inporre…una cosa che fa supporre che una certa sinergia si sia creata tra pd e governo sulla materia) ed alla zona tra palazzo s.gervasio e montemilone che presenta molte caratteristiche di idoneità all’allocazione…per la centrale vera e propria, attenzione alla zona craco-peschiera (e per chi crede che sua l’acqua il problema per il funzionamento di una centrale nucleare, vorrei sottolineare che c’è la condotta del frida che ne porterebbe quantità massicce)