Mollica: azione forte di contrasto alla povertà
ACR “Negli ultimi anni in Basilicata il numero dei poveri è drammaticamente cresciuto”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Movimento per le Autonomie, Francesco Mollica.
“Ai poveri di sempre si sono aggiunti i tanti senza lavoro, le famiglie numerose, senza contare tutte quei nuclei familiari monoreddito che, a causa della crisi, hanno dovuto modificare il proprio tenore di vita, privandosi di beni e servizi, di cui precedentemente usufruivano con un forte ribasso dei consumi con il relativo danno all’economia generale. Il fatto che tanti vivano alla soglia o in assolutà povertà – continua Mollica – provoca un disagio psicologico causa, spesso, dell’ aumento delle conflittualità familiari e sociali, delle violenze domestiche, della dipendenza da alcool e droghe, nonché dal gioco d’azzardo. Nostro compito è quello di contrastare la povertà, di far uscire dal disagio chi versa nello stato di bisogno ed offrire ai giovani la possibilità di costruirsi un futuro. Sono state messe in campo varie azioni, ma ultimamente, invece di incrementare i fondi a disposizione con destinazione il settore del sociale, sono state tagliate le risorse, ne è esempio l’ultima graduatoria Copes, azione che prevede un’integrazione al reddito per le famiglie più bisognose, parallelamente ad un programma di inclusione sociale per uno dei componenti del nucleo familiare. Facendo riferimento all’ultima graduatoria – precisa Mollica – a fronte di oltre 7500 richieste, i beneficiari sono solo poco più di 1300, quindi in misura notevolmente ridotta anche rispetto alla graduatoria precedente in base alla quale erano state soddisfatte più di 4000 richieste”.
“La povertà non è solo scarsità ed indufficienza di reddito ma è, soprattutto, marginalità ed esclusione dal tessuto produttivo e sociale. Bisogna, dunque, urgentemente incrementare gli stanziamenti perché la politica deve preoccuparsi di mettere al centro le famiglie ed il lavoro per invertire al più presto la tendenza recessiva che stiamo attraversando. Non è possibile – conclude Mollica – che a beneficiare di stanziamenti, anche consistenti, non siano i bisognosi, ma tutto il mondo che gira attorno a questi programmi e che drena più del 60 per cento dei finanziamenti”.
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