Botta (Crpo) su partecipazione a manifestazione di ieri

14/02/2011 12:38La presidente dell’organismo è intervenuta a titolo personale all’iniziativa denominata “Se non ora, quando?”, e ritiene quindi “del tutto prive di fondamento le polemiche innestate da alcuni esponenti politici”

ACR“La partecipazione alla manifestazione di ieri in difesa della dignità delle donne, che rivendico con orgoglio, è stata una scelta personale che non impegna l’organismo che presiedo”. E’ quanto afferma la presidente della Commissione regionale per le pari opportunità, Antonietta Botta, che ritiene “di conseguenza del tutto prive di fondamento le polemiche innestate da alcuni esponenti politici”. “Il fatto che notizie di stampa – afferma ancora Botta – abbiano scambiato la mia adesione personale per quella della Commissione non è certamente addebitabile a me, visto che la Crpo non è stata convocata e non ha assunto alcuna decisione in merito”.

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bellissima manifestazione, seppur i numeri di potenza (dove sono stato presente) non siano stati enormi, e stucchevole polemica da parte di alcune consigliere destrorse di ques’organo tra le altre del tutto inutile a mio parere…ma a maggior informazione propongo un altro lancio contenente le rimostranze delle consigliere destrorse e che “je rode”…

Crpo, le commissarie Pdl e Mpa chiedono spiegazioni a Botta

14/02/2011 13:49

Missiva delle componenti la Commissione regionale per le Pari opportunità all’organismo consiliare e al presidente del Consiglio regionale nella quale chiedono la revoca ufficiale dell’adesione all’iniziativa “Se non ora, quando” che si è svolta ieriACR

“Revocare l’adesione della Crpo alla manifestazione del 13 febbraio ‘Se non ora quando?’, non essendo stata la stessa mai deliberata all’interno delle sedi deputate, dando alla suddetta revoca adeguata e dovuta pubblicità”. È quanto chiedono, in un documento ufficiale inviato alla Commissione e al presidente del Consiglio regionale, Giuditta Lamorte, Ivana Pipponzi, Chiara D’Altorio, Rosa Giordano, Rosetta Di Stasio, Titti Pizzolla, Katia Giampetruzzi, Giovanna Pepe, componenti della Commissione regionale Pari opportunità, che chiedono inoltre “opportune ed esaurienti giustificazioni scritte, in merito all’accaduto”.

Nei giorni scorsi, le commissarie “hanno appreso, attraverso i mezzi di stampa – si legge nella nota – che la Commissione regionale per le Pari opportunità della Basilicata, aderisce alla manifestazione del 13 febbraio 2011, ‘Se non ora quando?’, promossa a livello provinciale dall’associazione Telefono Donna e dalla Camera del Lavoro territoriale Cgil Potenza”. Nel documento si precisa che “la Commissione Pari opportunità favorisce, incentiva e promuove tutti quegli interventi che a diversi livelli, in diversi ambiti e con diversi strumenti si propongono di riequilibrare i rapporti tra i sessi sotto il profilo delle opportunità concrete offerte alle donne nella vita politica, sociale, economica, familiare”.

Le commissarie firmatarie ribadiscono che “la Commissione Pari opportunità non è un organo monocratico, in quanto composta da 20 donne, e le decisioni della Commissione vengono prese a maggioranza, a seguito di votazioni, nell’ambito di un’assemblea regolarmente convocata e regolarmente costituita. La Presidente della Commissione – argomentano – rappresenta l’intera commissione e nel momento in cui parla, assume iniziative o impegni in qualità di Presidente lo fa non a titolo personale, bensì in nome e per conto dell’intera commissione, sulla base di decisioni regolarmente e legittimamente assunte e non sulla base di decisioni unilaterali, o di pochi, in sedi non deputate”.

A parere di Lamorte, Pipponzi, D’Altorio, Giordano, Di Stasio, Pizzolla, Giampetruzzi e Pepe “quanto appena esposto costituisce una vera e propria ipotesi di abuso di potere: l’esercizio della rappresentanza da parte della Presidente della Crpo deve realizzare un comune interesse, in caso contrario, come quello che qui ci occupa, si risolve in una deformazione dello stesso, che legittima le commissarie, che si reputano lese e non rappresentate, a chiedere le dimissioni della Presidente”

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ci pare che l’inquinamento democratico costituito dalla figura di berluskoni stia facendo fin troppi danni…