comunicato stampa comunità lucana-movimento no oil

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Questa regione non è sua, presidente De Filippo

  

Presidente De Filippo,

devo ammettere che non costernano più le Sue ultime dichiarazioni rilasciate alla stampa nazionale sulla volontà di richiedere la creazione di un hub energetico nazionale in Basilicata, tanto sono in linea con molte altre dichiarazioni che rilascia ed atti monocratici che attua sulla questione petrolio ed energia nella nostra regione.

 

 

Presidente De Filippo,

che questa regione possa o debba divenire pila elettrica, damigiana petrolifera, forno per i rifiuti in forma di eco-balle e rubinetto d’acqua da piazzare sul mercato della sete – tutto quello che da anni rimprovero a Lei ed alle sue giunte coloniali – stravolgendo così ogni indicazioni programmatica di gestione del territorio che pure la Basilicata si è data, non sta a Lei deciderlo (a meno non creda che il voto sia un suffraggio estensivo ad imperium), ma ai cittadini lucani, gli unici “proprietari” del territorio, per via indiretta attraverso l’organo legislativo, o diretta attraverso referendum.

Presidente De Filippo,

sulla materia petrolifera Lei ha già impegnato la nostra regione con un accordo su Tempa Rossa le cui conseguenze sono sotto gli occhi di tutti in termini giudiziari e con gestioni a dire poco ambigue sugli organismi monitoranti in Val d’Agri (la nomina del direttore ARPAB dipende dal Suo ufficio) ed ora con un tavolo di concertazione non autorizzato preventivamente dal consiglio, come pur prassi democratica e ragion pratica vorrebbero.

Presidente De Filippo,

Lei, in campagna elettorale si era impegnato ad ottenere un aumento delle royalties per idrocarburi quantificato al 14% (il doppio di quanto all’epoca previsto dalla legge attraverso il d.l. 625/96) e non aveva parlato direttamente di uno scambio tra investimenti ed estrazioni a maggior compensazione delle stesse, con ciò ponendo serie domande su quale sarà la merce di scambio per tale eventuale baratto tra legittime aspettative economiche della popolazione e tutela del territorio.

Presidente De Filippo,

Le ricordo che la situazione delle istanze e permessi di ricerca, di coltivazione e di stoccaggio per idrocarburi nella nostra regione è in ulteriore peggioramento rispetto a quanto già fissato da questo movimento in una mappa degli idrocarburi che abbiamo inviato sia a Lei che a tutti i consiglieri per ricordare il pericoloso stato esponenziale di servaggio del territorio al sistema petrolifero, servaggio a cui contribuiscono i continui pareri favorevoli degli uffici regionali proposti per legge all’esame ed alle concessioni di nuove procedure.

Presidente De Filippo,

lo stoccaggio di gas in Val Basento e le infrastrutture per il gasdotto che attraverseranno quasi per intero la regione, i progetti della valle dell’energia in Val d’Agri e le estrazioni e raffinazioni oggi in atto, l’avvio delle estrazioni in Val Sauro e la continuazione di quelle minori in altre zone, tra cui Le ricordo la costa ionica, l’estensione sul territorio delle domande di costruzione di impianti di energie rinnovabili, i termovalorizzatori di fatto previsti dalle attuali programmazioni regionale e provinciali, i progetti di costruzione di centrali a molto sospette bio-masse ed i collegati agri-forestali presenti in PSR e piano di forestazione produttiva, ci paiono già abbastanza per poter tollerare il peso di altre attività di natura energetica con relative infrastrutturazioni.

Presidente De Filippo,

nel ricordarLe la non reversibilità di scelte che poste in essere colliderebbero con numerosi principi di legislazione vigente a cominciare da quelli di precauzione, di tutela ambientale, del paesaggio e della salute umana ed animale, La invito ad avviare subito quella seria attività di informazione che di certo non può essere rappresentata dagli stati generali dell’energia e delle estrazioni di prossima rappresentazione tutt’appostista a Matera e Viggiano ed a cui il contraddittorio è del tutto assente, contraddittorio, se permette, che il sottoscritto le ricorderà dicendole che “questa regione non è sua!”

  

Miko Somma, coordinatore regionale di Comunità Lucana-Movimento No Oil

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