lo statuto regionale

Rosa, Pici e Venezia su revisione Statuto in I Ccp

 

22/02/2011 16:00Per i consiglieri regionali riscrivere la ‘Magna Charta Lucana’ è una “decisione che, per la valenza politica, istituzionale e sostanziale, deve essere condivisa ed esclusivamente decisa in seno all’organo principe: il Consiglio regionale”

 

ACR   “Apprendiamo dagli organi di informazione che nella Conferenza dei capigruppo di ieri si è deciso di riprendere i lavori per la revisione dello Statuto regionale, cercando di colmare il decennale ritardo accumulato in anni di letargo istituzionale. Apprendiamo, anche, che i lavori saranno svolti in seno alla I Commissione consiliare permanente, certamente contesto istituzionalmente adeguato”. Lo dichiarano i consiglieri regionali del Pdl, Gianni Rosa, Mariano Pici e Mario Venezia che, nel ricordare che “siamo una liberal-democrazia con organi elettivi di rappresentanza” chiedono che “si rispetti tale natura politica, demandando le scelte che implicano ‘riforme istituzionali’ a chi è stato votato dai cittadini lucani”.

“Abbiamo sempre sostenuto – proseguono Rosa, Pici e Venezia – la necessità di una rapida approvazione di un nuovo Statuto. Ne sono prova i nostri interventi nei lavori del Consiglio regionale e le varie dichiarazioni agli organi di informazione. Però, data l’estrema importanza della ‘Magna Charta Lucana’, riteniamo che tale decisione, per la valenza politica, istituzionale e sostanziale, debba essere condivisa ed esclusivamente decisa in seno all’organo principe che è e resta il Consiglio regionale di Basilicata. Solo così tutte le sensibilità, le anime politiche, le esperienze di tutti i colleghi consiglieri potranno apportare il maggior contributo politico possibile e di rappresentanza dei cittadini lucani che ‘liberamente’ ci hanno eletti”.

Lo Statuto regionale deve rappresentare ed essere la simbiosi tra gli organi istituzionali e la società civile lucana. Pertanto necessita – concludono i Consiglieri di opposizione – di un ampio dibattito che trova solo ed esclusivamente luogo unico e deputato nell’Assemblea consiliare affinché, dopo aver fissato le linee guida, possa procedere ad una ampia e reale consultazione con le strutture organizzate del lavoro, delle professioni, del volontariato, della cultura e dei cittadini, compreso anche le forze ed i movimenti politici non rappresentati in Consiglio regionale, data la valenza universalistica che assume lo Statuto regionale”.

 

Pd, Idv, Api, Sel, Udc e Pu su avvio lavori Statuto

 

22/02/2011 16:12

I presidenti dei gruppi consiliari Viti, Mazzeo Cicchetti, Singetta, Romaniello, Ruggiero e Scaglione esprimono “soddisfazione per la decisione di affidare alla I Ccp il compito di riavviare il lavoro di elaborazione dello Statuto regionale”

ACR“Piena soddisfazione per l’intesa raggiunta in seno all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale dai Capigruppo di affidare alla prima Commissione consiliare il compito di riavviare il lavoro di elaborazione dello Statuto regionale”. È quanto dichiarano, in una nota congiunta, i presidenti dei gruppi consiliari Pd, Vincenzo Viti, Idv, Enrico Mazzeo Cicchetti, Api, Alessandro Singetta, Sel, Giannino Romaniello, Udc, Vincenzo Ruggiero e Pu, Luigi Scaglione, i quali confermano che l’avvio della discussione sullo Statuto regionale è “un impegno rilevante cui daranno il loro contributo, insieme con i componenti della prima Commissione, tutti i capigruppo consiliari, anche attraverso il coinvolgimento di tutte le energie intellettuali e morali, politiche e sociali della comunità regionale”.

“Il Presidente della prima Commissione, Vincenzo Santochirico (Pd), metterà a punto ed esporrà nei prossimi giorni le linee organizzative e metodologiche che ispireranno i lavori della Commissione, secondo una scansione che dovrà, in tempi realisticamente contenuti, pervenire alla stesura redigente di un progetto che formerà oggetto del più largo confronto nella comunità regionale e nelle Istituzioni. Alla decisione – concludono i consiglieri firmatari – si è pervenuti al termine di un ampio confronto che ha registrato una larghissima convergenza”.

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bene, allora dovrei aspettarmi una convocazione in tal senso, avendo il sottoscritto più volte dato ampie prove di conoscenze approfondite di architetture istituzionali e di materie costituenti…ma siamo sicuri che arriverà?

aspettiamo che questi signori scendano dal piedistallo di uno spirito di sufficienza beota ed accettino di confrontarsi con la società civile e quindi anche politica della regione…

io avrei qualcosa da dire al riguardo dello statuto…