13/03/2011 

in italia si escludono sisma disastrosi come quello giapponese, ma a messina e reggio c. ci fu un maremoto originato da un terremoto di 9 gradi richter stimati (all’epoca si usava la scala mercalli che si basava sulla valutazione dei danni)..ricordo come in val d’agri vi sia una faglia attiva (volturino) che nel 1857 fece 20.000 vittime..lì c’è il centro olii di viggiano, ma di piani di emergenza non si ha notizia

miko somma

2 pensieri su “

  1. Io ho scritto qualcosa circa la faglia irpina (che è toccata pure a noi). La passo:

    SONO INQUIETO!

    Il titolo di questo post nasce da una riflessione che l’evento sismico verificatosi in giappone (seguito da onda anomala) ha acuito non poco, ma la riflessione ritorna, occasionalmente, da anni. Sono uno dei “fortunati” ad aver vissuto un evento sismico devastante in prima persona: Il terremoto verificatosi nel 1980, il 23 di novembre, tra Basilicata ed Irpinia. L’evento sismico fu valutato di magnitudo 7,2 (anche se, a dire il vero, l’entità della magnitudo oscilla tra i 6,9 ed i 7,4… misteri della scienza!!!). E fu una vera ecatombe tra danni ai fabbricati e vittime (2.914, per essere precisi). Oggi, tutto questo susseguirsi di immagini della furia della natura, fa ritornare a galla le mie riflessioni che, da un paio d’anni, come ho già sottolineato, ritornano. Il terremoto che mi ha visto spettatore (terrorizzato) poco più di 30 anni fa, fu provocato da una delle faglie più importanti dell’intero sud Italia (forse dell’intera penisola). Faglia che, in questi 30 anni, poco ha fatto sentire la sua presenza (a noi semplici cittadini, immagino, non ai sismologi o geologi che, sono certo, sono in continuo monitorare la situazione). Ciò vuol dire che, almeno per noi “comuni mortali”, la faglia è in fase di accumulo di energia e ne sta scaricando poco o nulla, di questo accumulo. Ieri, mi pare di aver ascoltato un famoso sismologo (di cui non ricordo il nome) che rispondeva alle domande di un giornalista riguardo all’evento catastrofico giapponese. Una di queste domande è stata, più o meno, la seguente: “Cosa succederebbe, nel nostro paese, se si dovesse verificare un evento sismico come quello giapponese?”. Lo scienziato ha risposto in maniera chiara: “Non ci voglio neppure pensare!!!”.
    Ecco, se sommo le due cose, una faglia che se ne sta tranquilla ad immagazzinare energia, e un sismologo che dice ciò che ha detto… ho ragione a dire che sono inquieto?

    A ciò che hai scritto, Miko (o Mirko? 😀 ) e che ho scritto io, si potrebbe aggiungere anche una riflessione sulla eventuale programmazione di adeguamento dei fabbricati, nessuno ha nulla da dire… “Non ci vogliono neppure pensare” anche coloro che dovrebbero!!!

  2. non ci vuol pensare nessuno, antonio, eppure sarebbe un toccasana per l’industria dell’edilizia in italia…ma noi spendiamo decine di miliardi per aerei da guerra senza neppure avere uno straccio di politica estera…vuoi che la principale preoccupazione dei governanti sia proprio la sicurezza degli italiani?

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