Progetto “Verdino”, interrogazione di Rosa, Pici e Venezia 21/03/2011 10:35  I consiglieri del Pdl chiedono, tra l’altro, di chiarire “i molti dubbi evidenziati nell’interrogazione e come il progetto sia compatibile per la sua natura con tutti gli specifici criteri previsti dalla misura europea”

ACR   “La Giunta regionale con la delibera n. 2219 del 29 dicembre 2010 proposta dal Dipartimento Ambiente guidato dal vice presidente, Agatino Mancusi, nonché segretario regionale dell’Udc, ha approvato con un finanziamento di 83mila euro il progetto ‘Verdino’, proposto dall’associazione ‘Ameno’ il cui presidente è Giovanni Pelliccia. Ma è lo stesso Giovanni Pelliccia che ricopre l’incarico di segretario regionale giovanile dell’Udc?”. E’ quanto chiedono i consiglieri regionali del Pdl, Gianni Rosa, Mariano Pici e Mario Venezia.
“Abbiamo presentato un’interrogazione – riferiscono i consiglieri del Pdl – chiedendo al presidente De Filippo di sciogliere l’arcano, nel caso affermativo se fosse consapevole di tale rapporto, se ha intenzione di sospendere la delibera e quali inevitabili ‘provvedimenti politici’ intende adottare. La stessa velocità con cui è stata approvata la pratica è emblematica, la proposta dell’associazione è stata protocollata al Dipartimento Ambiente della Regione il 13 dicembre, ed in soli 16 giorni compresi i giorni di festa, ha acquisito il parere favorevole dell’Autorità di Gestione PO FESR 2007/2013 Basilicata (22 dicembre) e l’approvazione della Giunta, appunto proprio il 29. Un regalo di fine anno, in meno di 12 giorni lavorativi, e vista la notoria lentezza della burocrazia regionale è un vero miracolo. Un atto che chiaramente evidenzia una gestione personalistica della cosa pubblica, dove le ‘cose che interessano’ procedono a vele spiegate, contraddistinte, in questo caso, dal gonfalone dell’Udc. Ma i dubbi sorgono anche rispetto alla natura del progetto ‘Verdino’ che si concretizza in un video-gioco su temi ambientali da distribuire nelle scuole, finanziato interamente da Fondi europei previsti dalla misura IV.2.1 che si prefigge la ‘Valorizzazione della Rete Ecologica della Basilicata a fini turistici attraverso azioni di Marketing territoriale’ con l’obiettivo specifico di ‘Accrescere la fruibilità delle risorse naturali della Rete Ecologica della Basilicata’ e che ha quali soggetti beneficiari: Ente Regione, Enti Locali, Ente parco ed altri organismi gestori di ‘emergenze’ naturali”.
“Il vice presidente Mancusi – sostengono Rosa, Pici e Venezia – deve chiarire i molti dubbi evidenziati nell’interrogazione, iniziando dalla circostanza se l’associazione ‘Ameno’ rientra tra gli ‘altri organismi gestori di emergenze naturali’ e come il progetto sia compatibile per la sua natura con tutti gli specifici criteri previsti dalla misura europea. Deve chiarire, se al Dipartimento esiste una cabina di regia, se sono stati presentati altri progetti e se gli stessi hanno avuto la medesima procedura per l’approvazione. Deve, inoltre, dare spiegazioni politiche all’intero Consiglio regionale ed a tutti i lucani, sul suo comportamento nella gestione ‘trasparente’ della cosa pubblica, e sulla propensione a privilegiare soggetti che hanno la sua stessa ‘affinità politica’. Al presidente De Filippo, chiediamo gli immediati approfondimenti che il caso richiede, e di chiarire rapidamente a tutta l’opinione pubblica, la genesi di questa particolare e sostanziosa regalia in favore dell’associazione ‘Ameno’. In Basilicata la gestione della cosa pubblica fa sorgere continuamente tanti dubbi, è notorio l’uso di pesi e misure differenti a seconda dei casi e che, nello stesso centrosinistra la morale pubblica e l’etica politica sia interpretata diversamente in relazione alle singole circostanze. Ne sa qualcosa – continuano i consiglieri – l’ex assessore provinciale, Vito Di Lascio, che ha perso al fiducia di Lacorazza (almeno ufficialmente) per una determina di 3.000 euro di fornitura di carburante. In Regione ogni giorno si osa di più, a discapito della trasparenza, del merito, della progettualità e della libertà intellettuale, sempre nella convinzione più assoluta di rimanere impuniti”.
“Chiediamo al presidente De Filippo – concludono Rosa, Pici e Venezia – se la fiducia verso il suo vice presidente è rimasta immutata, o dobbiamo pensare che, in Regione, ogni singolo potentato gestisce in maniera indipendente ed indisturbato il suo orto pubblico-privato?”.

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interrogazione estremamente pregnate e che riporto per stigmatizzare l’operare allegro di molte pratiche che, al netto di informazioni che il più delle volte non sono praticamente di pubblica conoscenza, hanno comode autostrade al posto di normali iter burocratici…bene hanno fatto dunque i consiglieri pdl (di cui non mi stancherò però mai di ricordare che l’opera di denuncia è benemerita se riguarda tutti, indistintamenete, e non solo a seconda di una più o meno strumentale tattica politica)…l’udc, di fatto si conferma sempre più come il partito che ha ereditato le pratiche dell’ex udeur, facendole del tutto sue…