400 alla caserma lucania


Immigrati, Digilio (Fli): Caserma Lucania inadeguata23/03/2011 17:05

BAS “La soluzione della Caserma Lucania, o meglio ex Caserma, dedicata ai militari lucani caduti ad Adua, per i quali non deve mai venire meno la memoria storica e il riconoscimento del servizio per la Patria, non risponde ad alcuna esigenza di ospitalità, dovuta, agli immigrati del Maghreb ed è una sconfitta per la politica che ha creduto in suo riutilizzo come presidio militare permanente e di Protezione Civile”. E’ il parere del coordinatore regionale di Fli sen. Egidio Digilio per il quale “è evidente che l’assessore Martorano non conosce la condizione di emigrato e si è limitato semplicemente al contenitore, al letto e al pasto caldo da garantire. Chi invece ha toccato con mano le condizioni di vita dei nostri emigrati, nei tempi più bui, sa bene invece – aggiunge – che l’esperienza da “caserma” ha lasciato segni profondi in intere generazioni. Si sottovalutano dunque – dice Digilio – troppi fattori che oltre all’accoglienza e all’integrazione sociale, perché la caserma sarebbe quello che è oggi il campo di accoglienza simile ad un carcere, riguardano l’impatto della presenza di 400 immigrati nella struttura ex militare al rione Santa Maria con tutte le normalità attività quotidiane di uno dei più popolosi rioni della città che ospita istituti scolastici, una villa comunale, esercizi commerciali. Per me l’accoglienza va garantita in alcuni comuni dove esiste un patrimonio edilizio pubblico e privato non utilizzato e ci possono essere le condizioni per offrire attività di lavoro agli immigrati. Si pensi solo alla domanda di manodopera agricola o per le aziende zootecniche e alla possibilità di ripopolare centri storici sempre più abbandonati e spopolati. Ci pensino bene dunque De Filippo e Martorano prima che sia troppo tardi e il sindaco Santarsiero tenuto conto che non sono sufficienti, come sostiene, piccoli lavori di adeguamento interno”.

—————————————————————————————————————-

sullo stesso tenore del lancio di molinari, questo intervento del senatore di gilio…portare altrove e non concentrare solo nell’ex caserma i 400 rifugiati eventuali…ma mi piace poco quell’accenno alla manodopera agricola…sa di nuovo schiavismo viste le condizioni in cui già operano in regione gli immigrati regolari che giungono per le varie attività di raccolta