comitato perlacqua-sasso di castalda (pz)

pubblico il seguente comunicato del comitato “perlacqua” di sasso di castalda che si batte per alcune questioni “pratiche” che riguardano l’acqua ed i contenziosi tra cittadini ed acquedotto lucano…pubblico con piacere e convinzione, poichè sono convinto che i diritti universali per cui tutti ci battiamo hanno poco senso se non applicati nei diritti quotidiani dei cittadini…

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Sabato 26  a Sasso di Castalda si è tenuto un importante incontro con la cittadinanza per fare chiarezza sulla questione delle fatture emesse dalla spa AL. Fatture che fino ad oggi hanno riportato sempre un calcolo presuntivo e forfettario. La società, infatti per poter definire i suddetti calcoli, in vista dei ricorsi che molti cittadini di diversi paesi hanno intrapreso, sta cercando delle soluzioni che non sono assolutamente vantaggiose per gli utenti. È questo il motivo per cui a Sasso di Castalda si è costituito un comitato spontaneo di cittadini denominato “Perlacqua” che si sta attivando affinché si faccia chiarezza su tutte le questioni riguardanti la gestione idrica e in modo particolare assiste i cittadini che hanno intrapreso l’azione legale, che a quanto pare, sembra essere l’unica strada da seguire in difesa degli utenti che, dal 2003 si sono visti recapitare fatture con calcoli presunti relativi ad altrettante letture presuntive di contatori inesistenti. Fin dagli albori, la gestione idrica da parte di AL ha destato perplessità di ogni genere, soprattutto nei piccoli centri  lucani; spesso si è cercato di aprire un tavolo di confronto per poter far chiarezza sulle negligenze della società , tentativi che ogni volta si sono rivelati vani. Ed è sostanzialmente per questo che i cittadini hanno optato  per seguire l’iter legale.  All’incontro hanno partecipato l’avv. Molettieri, al quale è stato conferito l’incarico di preparare l’azione collettiva contro i consumi presuntivi e il sindaco di Castelluccio inferiore, dott. Roberto Giordano che, dichiaratosi dalla parte dei cittadini sia nella forma che nella sostanza, ha intrapreso fermamente  questa battaglia.  Infatti l’adozione di criteri presuntivi da parte di AL nelle determinazioni degli importi fatturati era già stata condannata dai giudici di pace del mandamento di Lauria in quanto i cittadini non hanno mai sottoscritto alcun contratto con la spa AL. pertanto l’utilizzo di ulteriori criteri presuntivi , anche se meno gravosi rispetto a quelli utilizzati in precedenza, non potrebbe mai eliminare l’illegalità delle fatture emesse sulla base degli stessi. La necessità di indire questo incontro, dunque,  è nata in seguito  ad una riunione tenutasi presso AATO Basilicata il 17/02/2011 alla quale furono invitati  i sindaci dei comuni di  Sasso di Castalda, Episcopia, Castelluccio inferiore e Paterno (caso strano solo i comuni nei quali si sono avviati i ricorsi) per una semplice presa d’atto di una intesa raggiunta tra A.L. e le ASS dei consumatori  che definiva  i criteri per la ricostruzione dei consumi passati riconoscendo agli utenti un consumo forfettario di 40mc pro capite. Tale accordo è stato  rigettato ad un’unanimità da tutti i presenti, in quanto è chiaro che la proposta non tiene conto dei diritti di tutti i cittadini. Tuttavia, il sindaco di Paterno in quella sede  avanzò la proposta di riconoscere  un consumo forfettario nella misura di 25mc pro capite all’anno. Tale proposta in seguito, presentata anche agli altri sindaci, viene sottoscritta solo dal sindaco di Sasso e respinta dai sindaci di Castelluccio inferiore ed Episcopia in quanto, anch’essa, determinerebbe una forte disparità tra i cittadini: sarebbe a vantaggio solo per i nuclei familiari composti da 1 o 2 persone che potrebbero ricevere dei rimborsi, mentre tutti gli altri dovrebbero pagare ulteriori somme oltre a quelle già pagate ad Al. Tra i tanti aspetti negativi che sono emersi durante l’incontro in merito alle suddette trattative, ancora rimangono forti dubbi, per esempio come mai a Paterno il sindaco e il comitato Sor’acqua vantano di aver stipulato un accordo vantaggioso con AL, se alcuni cittadini paternesi hanno avviato comunque la procedura legale? Perché il sindaco di Sasso di castalda, assente all’incontro, ha preso in considerazione la proposta di paterno, senza consultare il comitato che aveva già avviato le procedure legali e al quale aveva dato in una precedente assemblea pieno appoggio?

Nell’attesa di avere risposte a queste domande ci auguriamo che gli accordi di cui sopra vengano al più presto  esplicitati  ai cittadini, se potrebbero avere aspetti vantaggiosi che né il comitato perlacqua, nè i sindaci di Castelluccio e di Episcopia e né l’avv. Moletttieri sono riusciti a cogliere.  Certo è però, che se anche gli  ACCORDI sono  PRESUNTI, come le fatture emesse fino ad oggi, siamo ancora  al punto di partenza!

comitato spontaneo di cittadini  “Perlacqua” – Sasso di Castalda (pz)