Cm Alto Sinni su bando per rivitalizzazione centri storici

05/04/2011 11:17

BAS   Fondi per l’acqua destinati alla rivitalizzazione dei Centri Storici grazie ad interventi a favore della creazione di impresa: il bando dedicato agli incentivi per le attività commerciali negli antichi borghi e’ stato pubblicato sul sito della Regione Basilicata. E’ la prima esperienza nell’ambito del Programma Speciale Senisese e coinvolge le attività imprenditoriali dei comuni di Calvera, San Costantino Albanese, Carbone, San Paolo Albanese, Castronuovo S. Andrea, San Severino Lucano, Cersosimo, Senise, Chiaromonte, Teana, Fardella, Terranova del Pollino, Francavilla in Sinni, Viggianello, Noepoli.
“Una bella occasione- spiega una nota della Comunità Montana Alto Sinni
– che questo territorio farà propria anche favorendo un sistema di divulgazione per cercare di coinvolgere tutti i soggetti potenzialmente interessati. E’ sicuramente un’esperienza nuova in termini di incentivi volti a favorire lo sviluppo imprenditoriale ma anche il miglioramento delle condizioni di vivibilità nei centri storici che, spesso, soffrono di uno spopolamento dovuto proprio alla mancanza di opportunità di crescita economica”.
Data di scadenza per la presentazione delle domande: 29 agosto 2011.
Nelle prossime settimane – conclude la nota della Comunità Montana – sarà attivata una rete di comunicazione territoriale per favorire la massima diffusione di tutte le informazioni relative al bando.

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io mi fermerei nell’analisi alla bella occasione di cui la comunità montana parla…di quale occasione parla un’ente commissariato per liquidazione in seguito alla creazione delle comunità locali, di recente ricommissariato poichè il progetto comunità locali ha abortito con una certa violenza?…cosa mai potranno gestire di quei fondi e cosa mai vorranno gestire?…perchè di questo si tratta, di gestione a puro fine di creazione di consenso locale da rivendere poi nella “borsa del consenso” regionale…questi fondi andrebbero gestiti con la creazione di uno strumento istituzionale ad hoc che abbia tutti i controlli formali e sostanziali da cui finora le comunità montane sono state “graziate”…rimane poi il problema a monte…facciamo spendere denari alle imprese locali per progetti che sono rivolti al turismo, ma poi sabotiamo di fatto proprio questo con progetti industriali (o sedicenti tali) che si pongono in antitesi alla conservazione dinamica del territorio…un piccolo esempio…la centrale del mercure che pur non rientrando nell’ambito dei confini della ex-comunità montana alto sinni, in quegli ambiti andrà alla ricerca di materiale ligneo da bruciare per i suoi megawatt…ed è solo il primo esempio che mi sovviene