o bei o bei, o la cronaca di un prestito molto speciale

uso questo titolo, che certo fa pensare più alle bancarelle intorno a s. ambrogio a milano nei giorni dell’omonima festa religiosa che all’affaire petrolio in basilicata, per una pura assonanza con il nome di un istituto bancario europeo…ma che c’entra? – direte voi…c’entra, c’entra e tutto centra pure il cuore di una problematica…quella della democrazia mancata o della democrazia negata…ma andiamo con ordine e necessariamente per sommi capi…

sulla base dell’accordo eni-regione basilicata del 1998 le prime anticipazioni sulle royalties del petrolio estratto in val d’agri potevano partire, su richiesta della regione basilicata, dal superamento di una franchigia di estratto pari a 40.000 barili al giorno (che poi è un altro regalo che la lobby dei petrolieri riesce a farsi fare ovunque)…

l’allora presidente della giunta regionale di basilicata, filippo bubbico – lo ricorderete molto di più come il cavalca-tigre di scanzano, ma su questo argomento ci ritorneremo in un altro momento – pressato dai sindaci dei comuni della valle che giustamente richiedevano il pagamento di quanto toccava loro (esattamente l’1,5%) su quel famoso e misero 7% del valore dell’estratto, cioè le royalties percepite dalla regione, richiede dunque all’eni l’anticipazione del pagamento delle stesse, come da accordo sottoscritto…

bene, furbescamente l’eni dichiara che quella quota di 40.000 barili al giorno oltre la cui soglia scattava l’anticipazione dei pagamenti delle royalties non era stata ancora raggiunta, anzi senza il raggiungimento della soglia dei 104.000 barili al giorno, che era l’ammontare poi del suo piano industriale, diveniva difficile quantificare l’ammontare stesso delle royalties e quindi l’anticipazione delle stesse (che era invece già stato sottoscritto nel 1998 come possibile fino alla concorrenza di 200 miliardi di lire dell’epoca)…diamine!…e se lo diceva l’eni, questa grande compagnia internazionale, come opporgli a proprio favore un argomento valido?…dopotutto il contatore dell’estratto lo aveva (e lo ha tuttora!) proprio l’eni e si sa che ubi maior, minor cessat…filippo bubbico non poteva proprio costringere l’eni a pagare perchè non poteva asolutamente stabilire quanto l’eni effettivamente estraesse a quella data…che stranezza!…ma queste sono cose tutte lucane!…

i sindaci si infuriano (e la politica ne deve sempre tener conto in vista di elezioni) e pretendono comunque del denaro che gli era stato promesso e che non arrivando esponeva questi ultimi politicamente a critiche locali ed a problemucci di varia natura…filippo bubbico non sa più come fare…ma è ancora l’eni ad offrire una mano al nostro presidente…l’eni si offre allora di prestare denaro alla regione basilicata…cioè, in cambio del dovuto delle royalties, che l’eni si rifiutava di saldare invocando il non raggiungimento della famosa soglia di estratto e di cui solo lei poteva effettivamente stabilire l’entità (chi controlla il controllato è lui stesso!), l’ente nazionale idrocarburi (che ricordiamo essere una società per azioni, quindi a tutti gli effetti una società privata) si offre generosamente di prestare quel denaro alla regione, di fatto proponendosi come banca (senza neppure poterlo fare, poichè la legge lo vieta) , ma con un tasso di interesse molto maggiore di quello praticato dalle stesse banche…è davvero troppo!!!…

non si può fare, l’eni se ne accorge, bubbico se ne accorge, che si fa ora?…come avere del denaro per soddisfare delle richieste legittime?… se chi quel denaro non vuole dartelo per un tuo diritto, ma si offre invece di prestartelo come un favore, ma ad un prezzo tanto caro da non potere essere giustificato, continuando nel frattempo a trivellare la regione come nulla fosse, è una bella contraddizione…una contraddizione che bubbico neppure tenta di spiegare alla popolazione della basilicata, anzi non ne parla affatto, perchè arriva nel frattempo una soluzione…

ci pensa stesso l’eni a fare da intermediario con una banca molto speciale, la b.e.i. banca europea degli investimenti (di cui pare l’eni essere uno degli azionisti) perchè la regione basilicata ottenga subito un prestito, naturalmente oneroso, per avere quella famosa liquidità finanziaria che pure naturalmente dovrebbe toccargli di diritto…non contenta di aver prima negato l’anticipazione delle royalties, poi offerto un prestito (mi chiedo quanta attinenza ci sia con il triste fenomeno dei cravattari), l’eni infine fa da presentatore praticamente con se stessa per l’ottenimento di quei soldini…

che affare per la basilicata quello delle royalties, se per avere quanto gli spetta deve pure pagarci sopra gli interessi!!!…all’epoca siamo nel 2001 e quel prestito alla b.e.i. lo stiamo ancora pagando oggi che siamo nel 2008…

poi arriva de filippo e tratta lui l’affare petrolio in val camastra con la total, *di cui l’inserto di un giornale nazionale dice esistano patti in base ai quali “il gas estratto viene ceduto alla regione basilicata e questa si impegna a non rendere pubblici i dati sulle estrazioni”…e le cose si fanno sempre più strane…

dopotutto queste e molte altre sono cose contenute esplicitamente nella relazione della commissione speciale di inchiesta del consiglio regionale di basilicata riguardante le estrazioni in val d’agri e val camastra, relazione conclusa e consegnata nel 2005 e mai dibattuta…avremo modo di raccontare molto anche su questa relazione…

come vedete, tante sono le stranezze e le inconguenze che riguardano le estrazioni di idrocarburi in basilicata, stranezze (chiamiamole pure così!) che il comitato no oil potenza denuncia quasi quotidianamente…a proposito de filippo nel servizio di anno zero dice chiaramente che il contatore delle estrazioni è nelle mani dell’eni e di un ufficio dell’unmig che non mi pare stia a via anzio…ma il suo assesore all’ambiente non aveva detto che il contatore dell’estratto (come pure i controlli ambientali) era saldamente nelle mani della regione?…ma perchè de filippo, bubbico e soci non raccontano tutto, ma proprio tutto quello che c’è dietro le trivellazioni, compresa l’umiliazione di questa terra?…ma se questo affare del petrolio è così poco conveniente in tutti i sensi per la nostra regione, perchè qualcuno continua a spingerlo come strategico?…io sono molto, ma molto arrabbiato…miko

p.s. ovviamente per esigenze di brevità ho cercato di fare sintesi estrema, ma sono a disposizione di chiunque necessiti di maggiori chiarimenti…in ogni caso la relazione della commissione è un atto pubblico, richiedibile da ogni cittadino!!!

* ovviamente questa considerazione è tratta da una lettura dell’articolo che è posteriore alla relazione stessa  

3 pensieri su “o bei o bei, o la cronaca di un prestito molto speciale

  1. CHE VERGOGNA!!!

    GRAZIE MIKO PER QUELLO CHE HAI SCRITTO, VORREI PROPRIO APPROFONDIRE… COME SI FANNO AD AVERE GLI ATTI DELLA COMMISSIONE D’INCHIESTA?

  2. caro salvatore, teoricamente dovresti andare in regione e farteli dare come da procedura…sono atti pubblici e come tali vanno consegnati ad ogni cittadino che ne faccia richiesta…come gli atti della delibera di giunta per monte grosso…in pratica è molto più facile consultare le copie che abbiamo noi…un abbraccio

  3. Ok, in uno o nell’altro caso.. come faccio?
    Alla regione dove? A chi mi rivolgo?
    Gli atti che avete voi?

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