Governance territoriale, prosegue l’iter della riforma12/04/2011 13:27A breve le osservazioni degli Enti locali e dei sindacati sulla proposta della Regione di attuazione delle Aree programma

AGR     Va avanti il processo di riforma per la governance territoriale lucana. E’ stata presentata questa mattina, in una riunione presieduta dal presidente della Regione, Vito De Filippo, alle rappresentanze di Anci, Uncem e Upi e dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, l’ipotesi di attuazione della riforma della nuova governance locale. Un nuovo modello senza “entificazioni”, ma che vede nelle Aree programma, chiamate a svolgere un ruolo di cerniera a livello sovra comunale, nell’associazionismo e nell’unione dei Comuni i punti di snodo per un rapporto più virtuoso tra il centro e le periferie.
Il documento consegnato questa mattina agli Enti locali e ai sindacati definisce le modalità delle convenzioni (sarà una convenzione-quadro a mettere a sistema le relazioni esistenti finora tra i Comuni), individua l’Ufficio comune o unico, inteso non come luogo di accentramento di funzioni ma erogatore di servizi per le Amministrazioni locali, e sancisce la costituzione delle Conferenze dei Sindaci.
In questo quadro, sono a disposizione dei territori le strutture e il personale delle ex Comunità montane, che sarà inserito senza soluzione di continuità nella dotazione organica dei Comuni aderenti all’Area programma o all’eventuale Unione dei Comuni ma a totale carico della Regione.
Anche il Fondo di coesione, attualmente “congelato”, diventerà una voce definitiva nelle norme della finanza pubblica a sostegno di questa nuova governance, in cui è esaltato il protagonismo delle Amministrazioni locali per intensificare le azioni in vari temi, dall’assetto e dal governo del territorio, alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente, dei beni culturali, e fino ai servizi alla persona, alla famiglia e alla comunità, ai servizi scolastici e formativi e ai trasporti locali.
Le rappresentanze degli Enti locali e dei sindacati si sono riservati di presentare a breve le proprie osservazioni e valutazioni alla proposta della Regione.

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completamente calato dall’alto dunque e non concertato assolutamente…vedremo quale sarà il testo e soprattutto il contenuto della convenzione-quadro in un’ottica che ancora poco si conosce rispetto agli effetti del federalismo…quello che perprime molto è questa “traslazione di salma” con cui le comunità montane commissariate diventano aree programma (che ovviamente necessiteranno di rappresentanti), lasciando del tutto invariato il problema di enti non eletti democraticamente dal basso e che tuttavia prenderanno decisioni che “spostano” molte competenze oggi dei comuni…