il centro olii si rifà il look?

Eni: manutenzione e ammodernamento Centro Oli Viggiano

18/05/2011 17:26

BAS Ferme da oggi (ieri, ndr) le principali attività del Centro Olio di Viggiano per consentire a Eni di effettuare lavori di manutenzione straordinaria e ammodernamento.
In concomitanza con la ricertificazione decennale delle apparecchiature in pressione prevista dalla legge, che comporta l’arresto progressivo della produzione e la Fermata Generale dello stabilimento per circa 25 giorni, Eni, infatti, ha colto l’occasione per realizzare un’intensa attività di manutenzione e ammodernamento su tutte le linee di trattamento, i sistemi e le apparecchiature esistenti.
Queste attività, di particolare importanza per la complessità tecnico-realizzativa e l’impiego di risorse economiche, – spiega un comunicato dell’ufficio stampa dell’Eni – hanno come obiettivo la massimizzazione dell’efficienza ambientale dello stabilimento, mediante l’adozione delle migliori tecnologie disponibili.
Si tratta di lavori, di altissimo profilo tecnologico e specialistico, che vedranno coinvolti sino a 1400 lavoratori e 60 imprese, di cui 24 del territorio e fino a 700 lavoratori lucani impegnati, in aggiunta alla forza lavoro attualmente impiegata.
Gli interventi garantiranno, inoltre, una migliore gestione operativa del Centro Olio e andranno a ridurre ulteriormente le emissioni in atmosfera, quelle acustiche e odorigene degli impianti.
Eni riafferma così la costante attenzione alla sostenibilità delle proprie attività in Basilicata dando ancora una concreta risposta alle esigenze espresse dal territorio.

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lavori programmati da tempo e forse resisi ancor più necessari dopo qualche “inconveniente” (chiamiamolo così!), ma soprattutto lavori che svolgendosi in concomitanza con quelli per l’avvio di un’altra linea produttiva la dicono lunga anche sul memorandum che seppur non ancora firmato con lo stato (figurarsi poi la traduzione di questa “intesa” con la compagnia ed i suoi “bisogni” produttivi), viene considerato ormai cosa fatta…la riduzione poi delle emissioni fa letteralmente ridere, poichè quindi emissioni da ridurre ve ne erano (nonostante il tutt’appostismo che faceva più pensare ad un impianto di produzione di fiori secchi che ad un impianto ritenuto a norma di leggi correnti, pericoloso)…insomma nulla di nuovo sotto il sole, se non che la valle per 25 giorni ricomincerà a respirare…un ulteriore appunto…i posti di lavoro…tutti assolutamente provvisori e legati allo stretto tempo necessario al completamento degli stessi interventi “manutentivi”, ma spacciati in questi giorni di campagna elettorale come “posti di lavoro” utili alle contrattazioni per il voto miserabile di chi ancora crede a queste bufale ed evidentemente non ha mai maturato una specifica sensibilità democratica all’esercizio democratico del voto, ritenedolo una merce di scambio…i soliti miserabili, insomma, quelli che di fatto permettono che in quella valle eni faccia tutto quello che vuole…ma questi sono solo appunti tristi di una regione triste…rimane il fatto che se di lavori di ammodernamento e manutenzione straordinaria si sono resi necessari, qualcosa evidentemente non andava più (o non è mai andata) in quell’impianto, come abbiamo sempre denunciato per anni (ovviamente non ci attendiamo nessun grazie)…rimane il dato di una valle ormai persa e per la quale credo non ci sia più nulla da fare nell’ottica dell’aumento delle estrazioni e dei progetti della “valle dell’energia”…non lamentatevi del pertusillo, quindi, e delle morie di pesci, qualunque ne sia la causa, disastro amministrativo od altro…è uno degli effetti peggiori dell’inquinamento da petrolio, quello del vivere civile!!!