non se ne parla più…

Giappone: Tepco, combustibile fuso anche in reattori n.2 e 3

Lo dice la Tepco. In corso missione Aiea, indagini su Fukushima

24 maggio, 15:09

 TOKYO – In aggiunta al reattore n.1, anche le barre di combustibile delle unità n.2 e 3 della centrale di Fukushima hanno accusato la parziale fusione per effetto dei danni seguiti al sisma/tsunami dell’11 marzo scorso. E’ la Tepco, gestore dell’impianto nucleare, ad annunciarlo e, aggiornando la precedente valutazione secondo cui solo il reattore n.1 era interessato “da criticità”, estende adesso il danneggiamento a tutti e tre i reattori con combustibile attivo al momento della catastrofe.

A metà maggio, Tepco aveva spiegato che, sulla base dei dati raccolti, il reattore n.1, a causa dei sistemi di raffreddamento fuori uso, aveva registrato “la fusione della maggior parte del combustibile al fondo del recipiente di contenimento”. Lo scenario aveva sollevato timori, ora confermati, che anche i numeri 2 e 3 avessero subito la stessa sorte.

ESPERTI AIEA A TOKYO, INDAGINI SU FUKUSHIMA– E’ da ieri aTokyo la missione investigativa di esperti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), che oggi ha avviato le indagini sulla crisi nucleare della centrale di Fukushima n.1, innescata dal sisma/tsunami dell’11 marzo. Il team dell’Aiea, composto da sei ispettori, si unira’ ad altri 14 esperti internazionali, sotto la guida del britannico Mike Weightman. La missione durera’ dieci giorni, durante i quali gli esperti atomici visiteranno l’impianto disastrato che si trova a 230 chilometri a nordest di Tokyo e avranno incontri con esponenti del governo nipponico. I risultati preliminari dell’indagine sull’incidente nucleare, il piu’ grave dopo quello di Cernobyl del 1986, saranno presentati in un vertice ministeriale sulla sicurezza atomica in programma a Vienna il 20-24 giugno, come anticipato la scorsa settimana dal portavoce del governo nipponico, Yukio Edano. Le informazioni ricavate dalle indagini su cause e conseguenze del disastro di Fukushima, inoltre, serviranno per delineare la nuova strategia dell’Aiea per il potenziamento degli standard mondiali di sicurezza atomica.