Amministrative: Molinari (Pd), c’è volontà di cambiamento 31/05/2011 10:38

BAS   Il segretario provinciale potentino del Partito democratico, Antonello Molinari, rivolge ai nuovi sindaci di Melfi e di Pisticci un augurio per il risultato conseguito nei ballottaggi e per un buon lavoro nella futura attività amministrativa. Grande soddisfazione anche per i risultati delle elezioni amministrative che si sono svolte nel Paese, in particolare nelle città di Milano e di Napoli, che testimoniano la volontà di un forte cambiamento. “La concreta affermazione del Partito Democratico – commenta – in ogni realtà è la testimonianza della serietà delle azioni politiche messe in campo in questi anni dal PD e da tutta la coalizione. Si tratta, oggi, all’indomani di un simile risultato, non solo di prendere atto della sconfitta di Berlusconi e del Centro Destra, ma anche della necessità di costruire un’alternativa di governo, individuando nei programmi la base di un possibile allargamento del Centro Sinistra. Bisogna altresì prendere coscienza del fatto che il Paese ha mostrato la volontà di un cambiamento generazionale delle classe amministrativa e politica“.

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bene, rispondo a tanto entusiasmo con qualche frase del sottoscritto publicata su facebook tra ieri e stamane…

30/05/2011 

credo che non abbia vinto il centrosinistra e le sue idee decotte, ma la necessità del cambiamento..prova ne sia che a napoli de magistris vince praticamente da solo…nonostante ciò, viva il cambiamento se insegna a costoro che occorrono uomini e donne in grado di interpretarlo e non solo semplici funzionari di partito

30/05/2011 

dai commenti che ascolto sui media l’impressione è che le categorie di vittoria usate dai leader del csx non siano le stesse della gente comune, dove prevale il senso di liberazione e di attesa per progetti di là da venire…riusciranno i nostri eroi a trasformare le speranze in realtà?

31/05/2011

a cantar vittoria troppo presto si rischia di cantar di nuovo messa…per il momento il paese è ancora governato da una banda di lestofanti ignoranti e presuntuosi e ci sono ancora troppe sacche di pessima e collusa amministrazione di sinistra, tipo la regione da cui scrivo, per dire che l’italia sta cambiando, come recita uno slogan

…e mi pare potrebbe anche bastare, ma voglio dire qualcosa di più…come al solito se si guarda oltre la regione, tutto appare diversamente da come invece da noi tristemente funziona…inorgoglirsi per una riscossa civile del paese che finalmente comincia a reagire al torpore di troppi anni di “sonno della ragione” fa bene all’umore di tutti, compreso il sottoscritto che ancorchè pensi non sia quella sinistra a poter determinare un cambiamento reale (troppo ci sarebbe da fare in termini di ribaltamento degli assi di produzione in un senso più rispettoso sia dell’ambiente naturale che di quello sociale e via discorrendo in termini di rappresentanza e di democraticità delle scelte ancora troppo spesso prese sopra la testa dei cittadini in nome di qualche assurdo e malinteso principio del “fare”), comunque apprezza che un movimento cominci ad esserci in una direzione di marcia opposta a quella finora seguita da questo “governo televisivo di ballerine e puttanieri”…ma se il movimento lo apprezziamo altrove, quale è il movimento reale qui da noi?…possiamo individuare nella riproposizione dei vecchi schemi di potere del centrosinistra locale qualche cambiamento?…possiamo credere che lo stesso centrosinistra che amministra come tutti conosciamo sia o possa cambiare per la vittoria di pisapia o di de magistris?…crediamo che possa esserci una basilicata migliore perchè c’è una milano o una napoli migliore (ancora tutte da dimostrare, ma ci speriamo di cuore)?…crediamo che ancora una volta sia solo questione di bandiere o di tifoserie?…

…non lo crediamo affatto perchè conosciamo le stratificazioni di potere che operano da sempre in basilicata, i familismi e le politiche dei clan, conosciamo i personaggi e le loro logiche, conosciamo le strambe idee di consenso che costoro millantano per democrazia quando in realtà di esarcato o baronia post-feudale si tratta, conosciamo infine il tut’apposto di cui s’ammanta una intera regione per dire suadentemente che “non contate un cazzo, cari cittadini lucani (mi si perdoni la forzatura linguistica, ma come dico, quando ci vuole ci vuole!!!), qui vige solo e soltanto la legge del più forte”…

…conosciamo questa basilicata e da questa basilicata non vogliamo fuggire, ma cambiarla…e sappiamo che per cambiarla questa sinistra-centro non basta e non serve se non cominciamo da ora a praticare quanto questo movimento pratica da tempo, la possibilità di superare le filiere che ingabbiano una regione attraverso la libertà dalle bandiere, non certo dalle idee…