Immigrazione: Regione Basilicata, fare chiarezza su Cie

11/06/2011 17:45De Filippo, “Da reportage espresso-Repubblica forte disagio”

BAS Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo (Pd), ha chiesto “agli organi competenti” di “fare la massima chiarezza su quanto riportato dal reportage giornalistico” pubblicato sui siti internet del gruppo relativamente al Cie di Palazzo San Gervasio (Potenza). “Se necessario”, ha aggiunto il governatore lucano, si dovrà “convocare una riunione urgente con la partecipazione delle istituzioni democratiche interessate”. Stamani – secondo quanto riferito in un comunicato dal portavoce di De Filippo – il reportage “ha provocato un’intima sofferenza e un forte disagio istituzionale in chi guida la Regione Basilicata”. “La nostra – ha sottolineato De Filippo – è da sempre terra di accoglienza e di grande ospitalità, soprattutto nei riguardi di chi fugge dai paesi africani sconvolti dalla guerra. Siamo stati tra i primi in Italia, nei giorni caldi della rivolta, a manifestare l’intenzione di accogliere i profughi provenienti dalla Libia. Per cui è inaccettabile che un campo di identificazione ed accoglienza (Cie) realizzato e gestito dal Ministero degli Interni, all’insaputa e senza alcun avallo da parte della massima Istituzione democratica lucana, getti – se fossero vere le cose denunciate – un’ombra infamante su un intero territorio e sulla sua popolazione”. A Palazzo San Gervasio, il campo per gli immigrati è stato allestito per 500 persone provenienti dal Nord Africa alla fine dello scorso mese di marzo, nel momento di maggior emergenza. La tendopoli è stata realizzata in una zona, che, durante l’estate, ogni anno, ospita centinaia di lavoratori stagionali impegnati nella raccolta del pomodoro. Per alcune settimane, il campo ha ospitato centinaia di extracomunitari, alcune decine dei quali hanno tentato la fuga prima di essere ricondotti all’interno dalle forze dell’ordine, mentre dallo scorso 22 aprile è stato trasformato in Cie. (ANSA).

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non posso che non essere d’accordo con quanto espresso dal presidente (caso del resto rarissimo che sia d’accordo con le sue affermazioni)…che faccia sentire la sua voce, se ne ha, presso il governo con cui intrattiene fin troppo amichevoli frequentazioni (vedi memorandum petrolio), ancorchè istituzionali…quel centro va chiuso ed impedito che il governo “usi” a proprio piacimento questa regione!!!