i parchi previsti dal regolamento urbanistico di potenza

Ricevo via mail da paolo baffari e pubblico:  

Dopo due giorni a scorazzare in lungo e largo per fotografare tutti i parchi e le aree verdi che questo Regolamento Urbanistico donerà alla città, trasformandola in una città verde, queste sono le riflessioni che scaturiscono in modo spontaneo e senza compromessi.I parchi indicati e previsti dal regolamento urbanistico sono :

  • ville storiche  già esistenti (S. Maria , Prefetto, Montereale);  
  • scarpate degne di alpinisti (Fornace Ierace);
  • montagne sperdute e ventose (Botte, Rio Freddo), anche già urbanizzate;
  • fasce di rispetto di strade a scorrimento veloce (Vallone S. Lucia), interrotte da edificazioni più o meno diffuse (lungo tutta la fondovalle), nuove edificazioni (lato Serpentone), nuova viabilità in viadotto o con alti muri di sostegno (lato Via Mazzini), forse per ricordare le antiche mura;  
  • parcheggi di cemento con sparute aiuole ed aree ricolme di rifiuti (Torre Guevara);
  • fossi e valli lungofiume (Gallitello) non fruibili e di impossibile gestione e manutenzione, in area extraurbana (direzione Li Foi di Picerno);
  • stretta fascia lungo fiume tra strade a scorrimento di aree industriali, con inquinamento da metalli pesanti (Basento).

Le aree verdi acquisite “gratuitamente” grazie alla concessione a privati di elevati diritti edificatori (si costruisce sulle scarpate) sono:

  • scarpate da arrampicata (collina  Murate), scarpata lato destro parcheggio Rione Mancusi;
  • colline impraticabili e fossi in area praticamente agricola (DUP Malvaccaro);
  • quadrato verde intercluso (Rione Mancusi).

Molte aree verdi, essendo presenti in quartieri già densamente edificati, dovrebbero già costituire standard delle edificazioni esistenti, però sono aree mai acquisite. Ciò significa che tali aree non vengono acquisire per creare nuovi standard, ma solo per rendere fruibili quelli già individuati per la vecchia edificazione.Ora alcune domande:

  • perché non lasciare ai privati aree verdi che non sono fruibili, avendo imposto il vincolo di tutela ed inedificabilità?
  • Perché acquisirle e gravare sul bilancio pubblico e sui cittadini?
  • Chi le gestisce?
  • Chi le controlla e ne assicura la manutenzione?

I parchi di Potenza sono già ridotti a discariche di ogni tipo, proprio per l’assenza di controllo e di manutenzione.

Infine una vergognosa segnalazione: è stato ricostruito un rudere all’interno del Parco di Montereale, in corrispondenza del belvedere semicircolare (tra piscina e monumento ai caduti), solo che il rudere è diventato una palazzina a tre piani, con terrazzamenti ottenuti sbancando un intero versante della collina e forse abbattendo parte della pineta!

villa-a-montereale3.jpg una foto dello scempio

 Non è un’allucinazione, è realtà: si consente di ricostruire con un incommensurabile incremento di volume, sbancando un versante senza alcun controllo: chiunque ha approvato e consentito un tale scempio andrebbe recluso come pericolo pubblico!Questo intervento è l’emblema di questa città… Ma parliamo ancora di Regolamento Urbanistico? Ripristiniamo prima un minimo di legalità, degna di un paese civile…

Lunedì prossimo, 31 marzo 2008, seconda riunione sul regolamento urbanistico, ore 18.00 sede wwf gradinata IV novembre potenza  

 

2 pensieri su “i parchi previsti dal regolamento urbanistico di potenza

  1. Cercherò di fare carte false per essere alla riunione di lunedi. Speriamo che l’argomento urbanistico diventi argomento di discussione di una cospicua parte dei cittadini di questa città…. che meriterebbe amministratori migliori di quelli che ci sono toccati per decenni! 😉

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