comunicato stampa congiunto

 Comitato “Diritto alla Salute” – EHPA (Environment Health Protection Association ) – Radicali Lucani 

– Comunità Lucana NO-OIL –   Matera Città Plurale 

La recente pubblicazione da parte dell’ARPAB dei dati sull’inquinamento delle falde acquifere nell’area dell’inceneritore FENICE-EDF, ha dimostrato quanto le nostre Comunità siano vittime ignare di un sistema che privilegia il “business” a discapito della salute pubblica.

Emergono, in queste ore, responsabilità gravissime da parte di soggetti che sono “consapevolmente” venuti meno al loro compito istituzionale di proteggere la salute dei cittadini lucani.

Il prezzo che questa Regione sta pagando e pagherà per i prossimi decenni in termini di deturpamento dell’ambiente, in nome dell’industrializzazione e delle opportunità lavorative, è troppo alto. La reputazione di Enti ed Istituzioni Regionali è stata “macchiata” da persone irresponsabili, senza scrupoli ed in molti casi colluse.

Per questo riteniamo essere necessario fare piena luce sulle responsabilità, le omissioni e le colpe di coloro che per anni hanno pensato (e pensano ancora oggi) che questa sia una regione di poveri mentecatti.

Le nostre Associazioni hanno appena inoltrato un “ESPOSTO – DENUNCIA” alla Corte di Giustizia Europea, alle Procure di Melfi e di Potenza, e rimesso per conoscenza  al Ministro dell’Ambiente, al Direttore Generale dell’Istituto Superiore della Sanità, , al Presidente della Giunta Regionale di Basilicata, al Direttore Gen. Dell’A.R.P.A.B.  di Basilicata,.

I reati contestati sono:  1) Violazione dell’art. 32 della Costituzione Italiana che tutela il diritto alla salute – reato di  Disastro ambientale – reato di Avvelenamento colposo     2) Omissione di atti d’ufficio    3) Disastro colposo.

Il testo  verrà inviato a tutti gli organi di stampa e pubblicato sui siti internet delle nostre Associazioni ai sensi della Convenzione di Aarhus.

29/09/2011