un’altra morte bianca

l’ennesima morte bianca allo stabilimento della fiat-sata di melfi, il più moderno d’europa a quanto si dice, ci rattrista enormemente, ricordandoci l’amara realtà dell’insicurezza sui luoghi di lavoro, insicurezza che continua a mietere vittime (ben due in pochi mesi) ed infortuni più o meno gravi…insicurezza che persiste persino in quelle fabbriche che in quanto ampiamente foraggiate da pubbliche contribuzioni per loro costruzione, per prime dovrebbero esprimere una cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro che, oltre ad essere un obbligo di legge, è un valore umano a se stante da ogni necessità di produzione, dai ritmi serrati che questa impone nella follia di una competizione globale senza alcun senso, dal semplice conto economico che monetizza come investimenti inutili la predisposizione di idonee misure di tutela del lavoro…occorre riflettere…quando la confindustria insorge perchè a suo dire i controlli massicci delle autorità preposte alla sicurezza sui luoghi di lavoro e le sanzioni agli inadempienti interferiscono con la produzione, sanno questi signori che dietro ad un controllo non eseguito, dietro ad una frettolosa o cattiva manutenzione, dietro ad una inefficiente attività di prevenzione, dietro una piccola negligenza che fa risparmiare pochi euro, troppo spesso c’è il valore di una vita umana che si spezza?…non può più esistere alcuna cultura d’impresa che non tenga conto della vita umana e della sua salvaguardia!!!

la fatalità di un incidente, quando ci si misura con il bollettino di guerra delle morti quotidiane sul lavoro in italia, non è una più una mera e tragica casualità, ma diviene il frutto della scelleratezza di una cultura del profitto ad ogni costo…crediamo che sia inutile ogni altro commento

esprimiamo tutta la nostra vicinanza alla famiglia dell’operaio domenico monopoli, 43 anni da cerignola (fg)